di Diletta Riccelli

NewTuscia – ROMA – Chiara Colosimo è stata eletta Presidente della Commissione Antimafia. La deputata di Fratelli D’Italia era finita nell’occhio del ciclone per la sua presunta amicizia con l’ex esponente dei Nar, Luigi Ciavardini. Rapporto prontamente smentito dalla Colosimo che ha dichiarato: “Conosco Ciavardini, esattamente come conoscono moltissimi altri eletti di altre appartenenze politiche, poiché lui è in un’associazione che si occupa, come da articolo 27 della Costituzione, del reinserimento di altri detenuti nel momento in cui hanno scontato le loro pene”.

Con ben 29 voti a favore si è aggiudicata un posto di rilievo nella Commissione che indaga su moltissime piaghe italiane. In primis tutti i reati collegati alle associazioni di stampo mafioso, le “zoomafie” (i reati contro gli animali gestiti dalla criminalità organizzata) ma anche dell’infiltrazione di organizzazioni straniere come quella nigeriana. La nuova commissione Antimafia è composta da 50 membri, 25 senatori e 25 deputati.

L’elezioni di Chiara Colosimo è arrivata in un giorno storico della lotta contro la mafia: 31esimo anniversario della strage di Capaci. L’attentato, avvenuto nel 1992, in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
Ed erano stati proprio i parenti delle vittime di mafia a contestare la candidatura della Colosimo con una lettera invita al Fatto Quotidiano: “Grazie a Report sono ormai pubblici i rapporti tra la suddetta deputata di Fratelli d’Italia e il terrorista dell’eversione di destra Luigi Ciavardini. Ciavardini, esponente – assieme ad altri criminali come Giuseppe Valerio Fioravanti e Francesca Mambro – del gruppo eversivo neofascista dei Nar, è stato condannato definitivamente per l’omicidio del poliziotto Francesco Evangelista e del magistrato Mario Amato (che aveva preso in mano le indagini del collega Vittorio Occorsio, assassinato dal terrorista neofascista Pierluigi Concutelli, sui legami tra destra eversiva, P2 e apparati dello Stato) e ovviamente per la strage della stazione di Bologna, dove morirono 85 persone. Inoltre, sempre grazie a Report sono emersi i legami tra Ciavardini, Fioravanti e Mambro e alcune associazioni che, da anni, stanno chiedendo a gran voce l’abolizione del 41-bis e dell’ergastolo ostativo per i reati di mafia e terrorismo”.
A firmare la missiva moltissime famiglie vittime della crudeltà della criminalità organizzata: Pasquale Campagna (fratello di Graziella Campagna), Giovanni Impastato (fratello di Peppino Impastato) e Angela Gentile Manca (madre del medico Attilio Manca ucciso proprio a Viterbo).