Il gesto della statua che, la leggenda narra, essere irriverente nei confronti di Sant’ Agnese in Agone, progettata dal Borromini, è più che mai, attuale, alla luce di questo evento. Gli operai del comune di Roma hanno ripulito la fontana dai resti di carbone vegetale che era stato versato, usando taniche, in forma di liquido scuro, nella vasca di marmo bianco, dal sedicente gruppo ecologico Nuova Generazione per chiedere , attraverso un gesto eclatante, provvedimenti contro l’utilizzo degli idrocarburi ed incentivi a favore dello sfruttamento delle fonti di energia pulite, rinnovabili, biocompatibili.
Bisognerebbe spiegare a questi ragazzi che non esiste un’automobile ad impatto ambientale pari a zero. Per costruire la batteria di un’auto elettrica servono innumerevoli litri di idrocarburi e lo smaltimento delle batterie esauste è complesso, costoso e porta, esso stesso, un grave danno ambientale. Ogni essere umano è sensibile all’argomento della sostenibilità ambientale e della tutela del bene ambiente. Non serve imbrattare opere d’arte per richiamare attenzione su questo argomento. Si rischia di ottenere l’effetto contrario. Come critico d’arte, presente al momento dell’insano gesto, penso che esso sia stato dannoso oltreché inutile. Il messaggio che giunge alla popolazione è un altro, di insensibilità verso le poche cose belle e sane prodotte dall’uomo, di fanatismo piuttosto che di consapevolezza. Auspico che in futuro non ci si accanisca più, in questo modo, contro l’arte e che si ricerchino altri strumenti, più efficaci che riescano a togliere potere ai rei del malgoverno, piuttosto che aumentarlo.