NewTuscia – ROMA – Riceviamo e pubblichiamo.

*Detenuto da quando apprendiamo con problemi psichiatrici.*
Purtroppo registriamo sovraffollamento nelle carceri e le situazioni di maggiori criticità si registrano a Regina Coeli e Civitavecchia Nuovo Complesso (che presentano tassi di affollamento rispettivamente del 158% e del 154%). Accanto a questi vi sono altri quattro Istituti: Cassino, Latina, Rebibbia (R. Cinotti), e Viterbo che presentano tassi effettivi di affollamento superiori a 130%.
La problematica più grande che si registra è la presenza negli istituti di detenuti psichiatrici, alcuni di essi sono in attesa di essere inviati per essere curati nelle residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza, in acronimo REMS. Tali detenuti ” internati” non devono e non possono stare in carcere ma curati nelle REMS, perché necessitano di cure che certamente in carcere non sono garantite e, tantomeno, custoditi dalla polizia penitenziaria, poiché non si ha competenza su tali tipi di utenza – Il problema delle REMS non riguarda l’Amministrazione Penitenziaria e tantomeno il personale dato che le competenze sono esclusivamente delle ASL . Occorre intervenire e modificare la legge sulle REMS perchè, cosi come scritta, a rischiare sono solo il personale di Polizia Penitenziaria e i dirigenti , occorrono interventi urgenti per le carceri non solo paliativi .
IL SEGRETARIO GENERALE FNS CISL LAZIO
Massimo Costantino