NewTuscia – VITERBO – Emma Saponaro presenterà il suo nuovo romanzo, “Se devo essere una mela” (Les Flâneurs Edizioni, prefazione di Marina Pierri, copertina realizzata da Alessandro Arrigo), a Viterbo, l’11 marzo, alla Libreria dei Salici, ore 17.30.
Dialogherà con l’autrice Patrizia Berlenghini. Lorena Paris leggerà brani del romanzo.
L’incontro è organizzato in collaborazione con l’Associazione Binario 7.
“Se devo essere una mela” racconta in chiave ironica e divertente il percorso di liberazione di una giovane donna da un matrimonio rivelatosi solo una macchina capace di stritolare ogni possibilità di crescita personale.
Nel suo viaggio Rebecca, questo il nome della protagonista, incontrerà le grandi possibilità offerte dal web, diventando affermata e ricercata blogger di ricette che lei stessa inventa, soprattutto si avvarrà dei consigli e degli spunti di riflessione offerti da una divertente galleria di personaggi che altri non sono se non la reincarnazione dei principali filosofi della storia.
“Se devo essere una mela” deve il titolo alla celebre metafora di Platone, secondo la quale gli esseri umani sono delle mezze mele che vivono irrisolte alla ricerca della metà mancante. Secondo Rebecca, invece, ogni essere umano è una mela intera e può incontrare l’amore solo quando trova partner capaci di rispettare la sua interezza.
“Se devo essere una mela” fa seguito a “Come il profumo” (Castelvecchi Editore), un noir psicologico sul tema del doppio ispirato dal grande amore di Emma Saponaro per il mondo dei profumi e delle fragranze.
“Devo molto a Marina Pierri, perché proprio mentre scrivevo questo romanzo ho incontrato lei e le sue riflessioni su “Il Viaggio dell’Eroina”, dice Emma Saponaro, “Sono riflessioni che mi hanno aiutato a focalizzare al meglio i temi che stavo trattando”.
“L’idea dei filosofi reincarnati che sono idraulici, fruttivendoli, informatici non saprei proprio dire come mi è venuta”, prosegue Emma Saponaro, “Però mi sono molto divertita scrivendo di questi buffi personaggi, e spero che allo stesso modo si divertano i miei lettori”.
“Invece per il blog mi sono riferita a mie esperienze personali”, dice ancora Emma Saponaro, “Non nel senso che ho avuto un blog di cucina, però ho gestito e gestisco diversi blog, quindi conosco l’argomento. Invece le ricette le ho tutte inventate cercando di assecondare lo spirito della protagonista. Non credo che siano utilizzabili, a meno che non avete un partner come quello di Rebecca”.
“Al di là della chiave comica”, conclude Emma Saponaro, “Il romanzo parla di temi molto seri, perché troppe persone si fanno ancora schiacciare in rapporti di coppia che opprimono invece di aiutare a crescere. Ecco, il messaggio vorrei che fosse: mele di tutto il mondo, svegliatevi e guardatevi bene, non siete a metà, siete intere”.
Emma Saponaro, romana, è laureata in pedagogia ed esperta nelle tematiche dell’adozione, su questo tema ha tenuto cicli di lezioni. È stata coordinatrice del Comitato di redazione della rivista semestrale Famiglia e Minori, per la quale ha pubblicato articoli a carattere psico-giuridico sulle tematiche legate all’adozione, all’abbandono e sulle violenze sulle donne. È stata co-ideatrice e co-curatrice di Parole di Pane conclusosi con la pubblicazione di due antologie omonime (Farnesi Editore, 2013; Giulio Perrone Editore, 2014), i cui proventi sono stati interamente devoluti in beneficenza. Suoi racconti sono stati pubblicati in riviste online e in diverse antologie raccogliendo un buon successo di critica e di pubblico. Prima di Se devo essere una mela ha pubblicato Come il profumo (Castelvecchi, 2017).