Stefano Stefanini

NewTuscia – ROMA – Tra il 2020 e il 2021 la crescita del Pil di Confcooperative è stata nettamente più alta di quella dell’intera Regione Lazio.

Il fatturato, gli  occupati ed i  soci sono in continuo aumento: segno che l’economia sociale è una delle migliori risposte per uscire dalla crisi.

L’economia sociale è, comunque, caratterizzata dalle attività senza scopo di lucro e di utilità sociale,  realizzate dalle organizzazioni di terzo settore che nel loro agire sono mosse da principi di reciprocità e democrazia.

Le cooperative a guida femminile sono decisamente di più rispetto alle aziende “tradizionali” per via delle misure di welfare offerte.

Per conto di Confcooperative Lazio Mirko Giustini, collaboratore del    Corriere della Sera, Avvenire, Osservatore Romano e blogger per Huffington Post, ha delineato i lusinghieri risultati conseguiti dal sistema cooperativo del Lazio, associato in Confcooperative.

Questo  ’ultimo aggiornamento sintetico del bilancio 2022 delle  attività svolte da Confcooperative nell’ambito del Terzo settore regionale.

Gli enti associati sono passati dai 710 del 2021 ai 721 del 2022 (+ 1,54%).

Gli occupati sono saliti dagli 27.787 del 2021 agli attuali 30.655 (+10,32%).

Il fatturato aggregato è cresciuto 1,764 miliardi del 2021 a 1,917 miliardi di fine anno (+ 8,67%).

Il 66,4% degli addetti è dipendente con contratto a tempo indeterminato e il 67,9% è anche socio. Il 9,6% del totale dei dipendenti  proviene da paesi extra Ue.

Il 48,4% delle cooperative aderenti attive è localizzato nel Comune di Roma, il 15% nelle aree interne.

Il 45,5% delle imprese sociali sono cooperative femminili (con maggioranza di soci donne), il 46% dei soci e il 62,5% degli occupati sono donne. In più il 33,1% delle aziende è a guida femminile.

Il 9,5% dei soci delle cooperative ha meno di 30 anni di età. Il 12,7% è a guida “under 40”. In particolare tra  il 2007 e il 2022 sono state cancellate 37 cooperative perché fuse con altre imprese. Quasi il 20% delle associate è di dimensioni medie o grandi. Il  patrimonio netto aggregato delle aderenti attive ammonta a quasi 1,5 miliardi di euro, una  cooperativa su tre ha oltre 30 anni di età anagrafica.

“Il momento socio economico che stiamo vivendo e’ caratterizzato da crisi di varia natura, ma anche da grandi opportunità. Una fase storica in cui la cooperazione può rappresentare la risposta migliore a domande da troppo tempo irrisolte, perchè è radicata ovunque, perchè ha a che fare con le persone, perché ha capacità di innovazione e, quindi, perché sa integrare questi tre aspetti in un unico modello di sviluppo” ha recentemente ribadito  Marco Marcocci,  presidente di Confcooperative Lazio.