NewTuscia – ROMA – La campagna itinerante Clean Cities organizzata da Legambiente è arrivata questa mattina a Roma per presentare le performance locali sui principali indicatori di mobilità urbana rispetto all’obiettivo di neutralità climatica al 2030.
“No allo smog. Io non Traffico”, “Ci siamo rotti i polmoni”. Con questi slogan, cittadini e associazioni si sono dati appuntamento a Piazzale Appio, luogo nevralgico per il traffico veicolare, con un flash mob per sostenere l’iniziativa d’istituzione della Congestion Charge, promossa dall’assessorato alla Mobilità per ridurre la circolazione dei veicoli inquinanti nel centro cittadino. I partecipanti hanno esposto cartelli con la scritta “Divieto di transito per inizio congestion charge” e hanno indossato caschetti gialli per questo importante cantiere della transizione ecologica di Roma.
Infatti, nonostante non si siano superati i livelli di emergenza, l’aria che i romani respirano è ancora inquinata. Dal 2011 al 2021 Roma ha visto una riduzione solo del 3% delle concentrazioni di PM10 e del 6% di quelle del biossido di azoto. L’inquinamento atmosferico diminuisce, quindi, ancora troppo lentamente: di questo passo nel 2030 non si potrà sperare di rientrare nei nuovi valori limite che stanno per essere adottati dall’Europa. Il PM10 dovrà essere ridotto del 20% per rientrare nuovi target europei previsti al 2030, il PM2.5 del 29%, ma soprattutto gli ossidi d’azoto (NO2) di ben il 39%.
Inoltre, l’analisi di Legambiente relativa alla Capitale mostra una mobilità cittadina ancora troppo legata all’uso dell’auto privata. I romani usano molto anche il trasporto pubblico, ma la qualità dell’offerta non è sufficiente, in particolare l’offerta di Trasporto Rapido di Massa (TRM, treni, metropolitana) per una grande capitale (Roma ha 2 linee metro, Madrid 12). Inoltre, il servizio di tram è irrisorio e vecchio: le 164 vetture che servono la città hanno in media 36 anni, sono le più vecchie d’Italia.
“Si devono moltiplicare gli sforzi per aumentare la qualità dell’aria, liberare le strade dalla morsa del traffico, aumentare il servizio pubblico, dar vita a una poderosa cura del ferro, a zone a emissioni zero, nuova sharing mobility, ciclabilità, mobilità dolce”, dichiara Roberto Scacchi, presidente Legambiente Lazio. “L’introduzione della ‘Congestion o Pollution Charge’ prevista per il giubileo, rappresenta una grande iniziativa nella giusta direzione. L’area fermerebbe di fatto l’accesso libero ai veicoli a motore endotermico con sistemi di gratuità limitate e pedaggi (ecopass) per tutti coloro che con il proprio mezzo privato vogliono accedervi. Includerà il centro storico e molti dei quartieri limitrofi, come Prati, Trionfale, Testaccio, San Giovanni, Ostiense, Gianicolense e Monteverde, fino a Castel Sant’Angelo. Sosteniamo e sosterremo il percorso della Congestion Charge nella certezza che, come insegna il modello delle ULEZ londinesi (Ultra Low Emission Zone), questa sia una misura strategica per migliorare la qualità dell’aria, la sicurezza e la fluidità dei mezzi pubblici di superficie su strade liberate dalle auto”. Il Cigno Verde, inoltre, sottolinea l’importanza che l’attuazione della misura sia accompagnata da un percorso graduale, che preveda la definizione di zone a basse emissioni e, soprattutto, un’ampia campagna di comunicazione e informazione rivolta ai cittadini. L’obiettivo è far comprendere pienamente la validità e le finalità della misura, prevenendo così conflitti e resistenze.
“L’introduzione della Pollution Charge a Roma rappresenta un importante passo verso l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2030”, dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente. “Questa misura si inserisce in un contesto più ampio di promozione della mobilità sostenibile, che prevede il potenziamento di infrastrutture e servizi di mobilità alternativi all’auto, a partire dal trasporto pubblico, cura del ferro e dei servizi di sharing. La politica deve assumersi la responsabilità di promuovere un modello di sviluppo urbano basato sulla sostenibilità ambientale, sociale ed economica. La Pollution Charge è solo uno dei tanti passi che devono essere compiuti in questa direzione, ma rappresenta un segnale forte e positivo per la transizione ecologica e inclusiva di Roma e del Paese intero”.
Ricordiamo, infatti, che Roma è una delle nove città italiane incluse nella Missione europea “100 climate-neutral and smart cities by 2030”, un’iniziativa che coinvolge ben 100 città dell’UE impegnate in un percorso per raggiungere le zero emissioni entro il 2030.
Al Blitz mob di oggi, oltre a Roberto Scacchi e Stefano Ciafani, hanno partecipato anche Eugenio Patanè, assessore alla Mobilità di Roma Capitale; Anna Becchi, portavoce della Clean Cities Campaign Italy e Alessandra Grasso, NO2nograzie.
Inoltre, durante il passaggio della campagna itinerante, lo scorso 17 febbraio, gli studenti dell’Istituto Magistrale Giordano Bruno hanno partecipato a un incontro sul progetto MOB della Fondazione Unipolis in partnership con Legambiente. L’iniziativa ha come obiettivo l’engagement dei giovani tra i 16 e i 21 anni, che si sfideranno in un grande torneo nazionale dove vincerà chi si muoverà in modo sostenibile e saranno poi impegnati nella definizione di interventi per rendere la mobilità della propria città più sostenibile ed efficiente.
La campagna itinerante Clean Cities è un viaggio in 18 capoluoghi italiani, da Nord a Sud, per promuovere con forza una nuova mobilità urbana: più sicura, più efficiente, meno inquinante. L’iniziativa rientra nell’ambito della Clean Cities Campaign, un network europeo di associazioni ambientaliste e movimenti di base che ha come obiettivo una mobilità urbana a zero emissioni entro il 2030. Dopo Roma, il tour di Legambiente proseguirà a Padova (22 febbraio), Perugia (23 e 24 febbraio), Trieste (25 febbraio), Palermo (25 febbraio), Catania (27 febbraio), Prato (27 e 28 febbraio) e Firenze (1 e 2 marzo).
In allegato, la scheda “Roma 2030” – un focus sui principali indicatori urbani di mobilità, strumenti (in primis, la Città dei 15 minuti e l’indice di prossimità) e proposte per trasformare il capoluogo laziale in una vera clean city entro il 2030. Inoltre, Legambiente invita a firmare la petizione on line “Ci siamo rotti i polmoni. No allo smog!” per chiedere al Governo risposte urgenti nella lotta allo smog, a partire dagli interventi sulla mobilità e l’uso dello spazio pubblico e della strada >> attivati.legambiente.it/malaria
Prossimo appuntamento sulla mobilità a Roma, domenica 26 febbraio con il Flash Mob “Città 30 Subito”, #bastamortinstrada. Appuntamento alle ore 11 in Via Tripoli (angolo Via Tripolitania).
Legambiente Lazio