Stefano Stefanini
NewTuscia – ORTE – La trasmissione Fatti e Commenti di questa settimana sara‘ dedicata alla festività di San Valentino patrono di Terni e dell‘Amore, in tutte le sue manifestazioni.
In studio con noi la responsabile dell‘Ufficio per le Comunicazioni Sociali della Diocesi di Terni, Narni e Amelia, Elisabetta Lomoro, il presidente della Pro Loco di Terni, Bruno Minelli e Simonetta Melinelli, docente e corrispondente per la provincia di Terni per www.newtuscia.it.
La diocesi celebra solennemente la festa del santo patrono, Valentino, primo vescovo di Terni e patrono principale della Città e della Diocesi. La festa del Santo patrono è in programma dal 28 gennaio al 26 marzo con varie manifestazioni religiose, culturali, musicali, artistiche, sociali legate dal tema: “Dall’amore, alla vita, alla pace”.
Le manifestazioni prevedono le celebrazioni del solenne pontificale in Cattedrale a Terni, la festa della Promessa dei fidanzati, la festa delle Nozze d’argento e delle Nozze d’oro nella basilica di San Valentino. Inoltre, ci saranno concerti, presentazioni di libri, convegni sul tema della vita nascente, degli anziani e dei giovani.
Link trasmissione Fatti e Commenti in onda su TeleOrte e su www.teleorte.it
Il messaggio del vescovo Francesco Soddu per la festa di San Valentino 2023
“Il momento che stiamo vivendo è carico di preoccupazioni e tensioni, con all’orizzonte una guerra che ferisce le relazioni e mette a repentaglio il valore della pace. Pertanto, intendiamo caratterizzare le festività in onore di San Valentino, attraverso un percorso orientato a riconsiderare l’amore, la vita, la pace. Un buon approccio all’amore, che viene da Dio, ci fa comprendere il senso vero della vita e quindi della pace.
L’amore che da San Valentino passa alla considerazione della vita così come dovrebbe essere vissuta nella famiglia, nelle scuole, nella società, per poter essere costruttori, artefici e artigiani di pace.
Manifestazioni che vedono le persone come collaboratrici nell’accolgiere questo messaggio e il servizio che le associazioni e movimenti fanno, per sentirci tutti parte integrante della società. Auguro alla città e alla diocesi di poter fare tesoro di queste occasioni; la festa sia soprattutto per la comunità un motore propulsore per vivere sempre meglio la fede cristiana e la fede in una vita e in una pace che ha spessore diverso se ci si rende compartecipi”.