Si ipotizza reato di corruzione per un funzionario della Regione Umbria

NEWTUSCIA/UMBRIA – PERUGIA – Nei giorni scorsi, è stato depositato l’avviso di conclusione delle indagini da parte della Guardia di Finanza, contestando il delitto dl corruzione ad un funzionario della Regione Umbria ritenendo che il predetto, in cambio di utilità varie corrisposte da imprese operanti nel settore estrattivo delle cave, avrebbe agevolato l’iter amministrativo per il rilascio delle autorizzazioni ambientali.

Gli accertamenti iniziali, effettuati dal Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale dei Carabinieri di Perugia, grazie al supporto anche di intercettazioni telefoniche, avevano portato, nel mese di aprile del 2021, a11’arresto in flagranza dl reato del funzionario pubblico e di un’imprenditrice, colti nel momento della dazione di denaro (3.000 euro in banconote di vario taglio).

Il predetto sentito dal pubblico ministero titolare dell’indagine aveva sostanzialmente ammesso di aver percepito un’illecita remunerazione per aver istruito e facilitato le procedure per il rilascio della prescritta autorizzazione nei confronti di un’1mpresa perugina.

Le successive indagini sono state delegate ai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Perugia che — attraverso la puntuale ricostruzione dei rapporti economici e dei flussi finanziari effettuata sulla base della copiosa documentazione, informatica e cartacea rinvenuta in sede di perquisizione ed acquisita nel corso delle attività investigative — hanno ricostruito il modus operandi con cui il dipendente pubblico avrebbe messo stabilmente a disposizione di soggetti privati la sua funzione ed i suoi poteri.

Nel dettaglio, il funzionario regionale, da una parte, avrebbe garantito ai privati il proprio apporto professionale per la redazione degli atti tecnico-progettuali, dall’altra, come “istruttore” dei conseguenti procedimenti amministrativi incardinati presso il “Servizio sostenibilità ambientali, valutazione e autorizzazioni ambientali” della Regione, avrebbe consentito agli stesi di concludere favorevolmente ed in tempi rapidi i procedimenti amministrativi avviati.