di Stefano Stefanini

NewTuscia – ROMA – Il presidente della Repubblica Mattarella è stato quanto mai chiaro nel messaggio inviato per i 60 anni dell’istituzione Ordine dei giornalisti con la Legge 3 febbraio 1963 n. 69 del “Il bene dell’informazione gode di esplicita tutela costituzionale. L’art. 21 della Carta, nell’affermare che “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione – questo riguarda ogni cittadino – sottolinea il valore della stampa come mezzo, indicando che “non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”.

Il presidente Sergio Mattarella In visita all’Università della Tuscia nel febbraio del 2019
“L’informazione – prosegue il presidente Mattarella nel messaggio – è un veicolo di libertà e non è un caso che la stessa Assemblea costituente volle approvare una legge in materia di disposizioni sulla stampa, che tracciava, dopo vent’anni di bavaglio, un percorso di ritorno all’indipendenza per i media. Il ruolo svolto dal lavoro giornalistico nel vivificare le norme costituzionali trovava poi tutela, con l’implicita definizione di professione intellettuale e il riconoscimento della funzione essenziale svolta dal giornalismo indipendente nel rendere effettivo l’esercizio delle regole della democrazia, nella legge Gonella ministro proponente, che regolamentava nel 1963 l’ordinamento della professione”.
I giornalisti hanno una “responsabilità enorme”. “Una responsabilità accentuata dalla moltiplicazione delle fonti di informazione offerta dalla rivoluzione del web. Alla professione giornalistica anzitutto viene affidato il ruolo di espressione della libera critica secondo doveri di lealtà e buona fede. Ai giornalisti, in questo contesto, è rimesso il compito rilevante, ai fini della libera formazione delle opinioni dei cittadini, del rispetto della verità sostanziale dei fatti”.

 

 

“Ecco il valore – sottolinea ancora il presidente Mattarella nel messaggio – della definizione dell’autonomia professionale di ogni giornalista e dell’autogoverno della categoria cui viene demandata, come per ogni altro ordine professionale, la essenziale e preziosa funzione di difesa della deontologia. Le sfide che il mondo dell’informazione è chiamato a raccogliere, a partire dalle applicazioni della intelligenza artificiale, non possono prescindere dal rispetto dei canoni fondamentali tracciati per la professione dalla legge Gonella”.
Per noi che ogni giorno forniamo ai lettori, agli ascoltatori ed ai telespettatori la descrizione dei fatti nella dimensione a loro più‘ vicina ed una chiave di lettura della cronaca, le parole del Capo dello Stato ci spronano a fare sempre meglio il nostro lavoro.