NewTuscia – VITERBO – A chi non piace vincere? Anche i non appassionati di sport, giochi e quiz non riescono a non provare quella traboccante e piacevole sensazione di fierezza quando capita loro di vincere, anche se avviene per caso.
Un’emozione ben nota agli esperti del digital marketing, che da anni hanno introdotto nei propri piani commerciali la cosiddetta gamification. Cioè, un espediente che mutua concetti propri del gioco e li traspone in altri contesti, e non solo in quello commerciale e promozionale.
Non si tratta di una novità introdotta dalla rivoluzione digitale, ma di una realtà in cui siamo immersi da molti anni, ben prima che fosse consuetudine effettuare acquisti sugli e-commerce dal proprio smartphone.
Ognuno di noi conserva nel portafoglio almeno una (ma spesso più di una) tessera fedeltà tramite, ad ogni acquisto effettuato presso un determinato supermercato, una precisa catena di elettronica o di estetica, la quale colleziona punti che permetteranno di ricevere premi o sconti.
E quante volte, insieme agli scontrini, ci vengono consegnati dei buoni rivestiti di patina argentata da rimuovere con una monetina, tramite i quali scoprire se siamo i fortunati destinatari di una promozione speciale. Un tentativo in cui si lancia chiunque si ritrovi in mano quei buoni, anche quella stessa persona non ha neppure mai acquistato uno dei biglietti della lotteria ad estrazione istantanea emulati dal ticket promozionale.
Si tratta di piccoli incentivi di cui siamo portati ad approfittare, senza alcuna perdita se non qualche secondo del nostro tempo, mentre il nostro negoziante, in questo modo, sa di aver conquistato ancora un po’ di fiducia del cliente e spera che possa fare un’efficace azione di passaparola per conquistarne altri.
L’universo informatico non ha fatto altro che perfezionare questa tipologia di offerta e consentire promozioni più mirate e precise, grazie a strumenti tecnologici che sono oramai di comune utilizzo.
Il principale mezzo per acquisire informazioni precise sui gusti e sulle abitudini degli utenti è certamente l’intelligenza artificiale, una materia vastissima che è oggetto di continui studi ed evoluzioni e che si staglia all’orizzonte come un impareggiabile strumento in diversi ambiti lavorativi. Tanto da esser stata oggetto di un recente dibattito all’Università della Tuscia, sia di carattere formativo sia orientativo per i giovani intenzionati ad approfondire la materia nell’ambito del proprio corso di studi.
L’obiettivo di questa branca del digital marketing è riuscire a individuare tutti i fattori essenziali per la profilazione degli utenti, e potenziali clienti, al fine di poter intraprendere la corretta strategia e capire quale declinazione della gamification scegliere. Età, gusti, preferenze, zona di provenienza, tutti dati fondamentali per capire quale potenziale ricompensa potrebbe essere più appetibile per un preciso target di clienti.
L’idea innovativa che hanno avuto moltissime piattaforme di gioco online, rimanendo perfettamente in tema col proprio target, è stata quella di erogare giri gratis ai nuovi utenti. Questa formula di acquisizione consente agli utenti, ancora prima di dover versare denaro, di giocare per alcuni turni e testare diversi titoli, valutando se il palinsesto prescelto possa davvero offrire loro quanto stavano cercando.
In questo modo, il gioco comincia ancora prima dell’inizio vero e proprio e si configura quella che viene definita una strategia win-win, in cui vincono tutti: l’utente perché può provare gratuitamente i prodotti di suo interesse, il fornitore di servizi perché ha guadagnato l’interesse di un utente che sta fattivamente testando la sua proposta commerciale.
Un fascino, quello della gamification, che ha conquistato anche le banche e i servizi fintech, non troppo divertenti per loro stessa natura. Ed ecco che sono comparsi concorsi gratuiti riservati ai clienti con premi di diverso tipo e ricompense in gadget, anche nelle app di società come Intesa Sanpaolo, Satispay, Fineco, Nexi, per citarne solo alcune.
Insomma, in un mondo in cui siamo circondati da pubblicità e messaggi promozionali, la gamification ci offre una possibilità di intrattenimento decisamente meno invadente rispetto a tante altre forme di marketing.