NewTuscia – SORIANO NEL CIMINO – Arrivato il mandato di sottoporre il giovane Costantin Pomirleanu, compagno della cognata di Bramucci, Sabrina, e indagato per omicidio premeditato in concorso, con La Pietra, Bacci e altre persone al test del Dna; il risultato andrebbe comparato con quello rilevato su un mozzicone di sigaretta trovato sulla scena del crimine.

L’ipotesi degli inquirenti è che potrebbe essere il 32enne romeno il terzo componente del gruppo che ha teso l’agguato mortale al pregiudicato 58enne ucciso a bordo della sua macchina con cinque colpi di pistola alle 8,20 di domenica 7 agosto nei pressi della sua abitazione a Soriano nel Cimino. Due uomini avrebbero viaggiato su Smart bianca a noleggio, mentre il complice era alla guida di un’auto grigia rubata nel mese di giugno.

Sottoposta a perquisizione anche l’abitazione in cui il 32enne vive con la compagna, per cercare l’arma del delitto.

Stando sempre alle ricostruzioni degli inquirenti poi, i rapporti tra Bramucci e la cognata Sabrina Bacchio si sarebbero incrinati già dall’inizio della relazione di questa con Pomirleanu quando la vittima nel marzo del 2013 aveva sporto denuncia contro la donna in seguito ad un furto avvenuto in casa sua per un valore di circa 50.000 euro in gioielli e altri preziosi. Era abitudine del 58enne, sia prima che dopo il fatto, custodire in casa oltre al denaro, gli oggetti di valore.

Sabrina avrebbe avuto diversi contatti telefonici con uno dei due presunti killer, Tonino Bacci: tre chiamate sabato 6 agosto, il giorno prima dell’omicidio, e una senza risposta da parte della donna poco dopo la mezzanotte di domenica. Secondo il Gip i due uomini arrestati erano stati “reclutatati da terzi, vista anche l’assenza di contatti pregressi con la vittima, proprio per la loro indole delinquenziale al fine di portare a compimento il grave crimine eseguito su commissione per ragioni ancora in corso di accertamento”.