Stefano Stefanini

NewTuscia – ROMA – La Regione sostiene interventi in materia di spettacolo dal vivo negli ambiti:
- Produzione dello spettacolo dal vivo (progetti annuali);
- Centri di produzione teatrale (progetti triennali);
- Centri di produzione di danza (progetti triennali);
- Festival e rassegne di teatro, musica, danza e a carattere multidisciplinare (progetti triennali);
- Festival circensi (progetti triennali) Festival degli artisti di strada (progetti triennali) Circuiti regionali (progetti annuali);
- Orchestre ed ensemble musicali (progetti annuali);
- Progetti per favorire l’accesso dei giovani allo spettacolo dal vivo in collaborazione con le istituzioni scolastiche (progetti annuali);
- Educazione e formazione musicale, teatrale e coreutica (progetti annuali);
- Teatro di figura e iniziative di spettacolo dal vivo destinate ai bambini e all’infanzia (progetti triennali).
Le domande per il 2023, ai sensi del Regolamento per lo Spettacolo dal Vivo 16/2019, potranno essere presentate dalle ore 12 del 15 settembre alle ore 18 del 31 ottobre 2022 tramite la piattaforma del sistema GeCoWEB accessibile dal sito Lazio Innova, applicativo che richiede il preventivo accreditamento dei soggetti richiedenti, da effettuare seguendo le indicazioni ivi riportate (per i soggetti già accreditati in precedenza le credenziali di accesso rimangono le stesse).
Le domande, una volta finalizzate sulla piattaforma GeCoWEB, dovranno essere trasmesse, firmate digitalmente, dal proprio indirizzo di posta certificata all’indirizzo di posta certificata dedicato: regolamentospettacolodalvivo@regione.lazio.legalmail.it , entro le ore 23.59 del 31 ottobre 2022, unitamente alla copia del bollo annullato per tutti i soggetti non esenti dall’imposta di bollo. Per maggiori informazioni la regione Lazio invita a scrivere a: infobandi@lazioinnova.it specificando il codice fiscale.
Per Viterbo e la Tuscia nel giugno scorso e’ stata ammessa al finanziamento quale Progetto Triennale la rassegna teatrale itinerante Quartieri dell’Arte.
Ricordiamo che anche il segmento delle Rievocazioni storiche, particolarmente diffuse nella Tuscia, sono state inserite nelle disposizioni a favore dello Spettacolo dal vivo.
Le finalità fondamentali sono quelle di valorizzare e tutelare il grande patrimonio rappresentato dalle manifestazioni di culturali “dal vivo” che si svolgono nel territorio laziale, premiando le attività culturali svolte con carattere continuativo sul territorio, caratterizzando e promuovendo in tal modo città e peculiarità artistico ambientali.
Un segmento importante dello spettacolo dal vivo è costituito dalle Rievocazioni Storiche in costume di origine medievale e rinascimentale, valorizzate nella legge regionale vigente, presentata a suo tempo dal Consigliere regionale Enrico Panunzi, che intende impegnare la Regione Lazio ad incentivare l’organizzazione delle manifestazioni con carattere di rievocazione storica.
La regolamentazione delle Rievocazioni Storiche, intitolata “Riconoscimento e valorizzazione delle rievocazioni storiche della Regione Lazio”, è stata inserita nelle disposizioni della Legge sugli Spettacoli dal vivo e prevede la definizione di una serie di criteri di qualità dell’evento, l’istituzione di un Comitato Storico intercomunale, composto da esperti in storia e tradizioni locali, con compiti di consulenza, nonché la costituzione di un “Albo delle rievocazioni storiche”.
“Oltre ad essere numerose e sentite sul nostro territorio, questo tipo di manifestazioni hanno un importante valore culturale, sociale ed educativo, attirano il turismo e contribuiscono all’economia locale. E’ quindi giusto dotare l’Associazione regionale di strumenti normativi in grado di tutelare e preservare lo svolgimento di questo tipo di eventi che contribuiscono a mantenere viva l’identità di un territorio”. Viva soddisfazione per l’iniziativa legislativa è stata espressa dall’Associazione delle Rievocazioni Storiche del Lazio che ha sede ad Orte, in Palazzo Roberteschi.