NewTuscia – ACQUAPENDENTE –  In contemporanea  con l’ultima serata della Festa della Gricia, la Sindaca di Acquapendente comunica le motivazioni che hanno indotto la Giunta a non organizzare la Festa della Civiltà contadina.

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Il “Viaggio nella civiltà contadina e artigiana”, come forse molti ricordano, nasce alla fine degli anni ’90 e via via prese le forme, negli anni a venire, della festa che tutti ricordiamo. La “Festa Contadina” ha riproposto le tradizioni, la musica, le abitudini di lavoro e di vita di quel mondo contadino e artigiano che, fino agli anni ’60 il primo, fino a tutto lo scorso secolo il secondo, ha popolato in modo preponderante le nostre campagne, forgiato i nostri paesaggi, dato vita a botteghe dove si imparava un mestiere e ci si preparava ad affrontare la vita.Un mondo che ci ha lasciato in eredità sapienza, cultura, saper fare e prodotti che oggi sono alla base, ad esempio, delle nostre tradizioni enogastronomiche. Tutto ciò che cerchiamo di valorizzare oggi nei nostri territori in termini di cultura e turismo trova la sua linfa, in gran parte, in quella civiltà contadina e artigiana che si scelse di rappresentare e di raccontare. Negli anni tante sono state le realtà associative, le attività commerciali e di ristorazione che insieme alle Amministrazioni comunali che si sono avvicendate, si sono dedicate alla organizzazione della Festa. Nel corso del tempo alcune associazioni hanno interrotto il loro impegno, altre sono subentrate. Gli ultimi anni prima della chiusura generalizzata imposta dalla pandemia la Festa Contadina aveva già perso molto di quello spirito che la aveva animata inizialmente. Il legame con il mondo contadino e artigiano cui la festa intendeva rendere omaggio, sembrava diventato flebile e sfilacciato. Ricostruire in modo solido quel legame, scavare ancora più a fondo nella cultura contadina e nelle tradizioni artigiane e ritrovare lo spirito originario della Festa senza perpetrare in una ulteriore edizione quelli che ormai erano diventati stanchi stereotipi, costituiscono le motivazioni che hanno spinto l’Amministrazione comunale a non proporre l’edizione 2022. Si rende necessaria la riattivazione di energie che siano in grado di progettare e programmare le edizioni future, che sappiano ricercare, scoprire e rendere, nella rappresentazione, l’autenticità di un mondo che comincia ad essere temporalmente distante: per questo motivo è stato chiesto ad un nucleo di persone di mettersi al lavoro. Il gruppo è aperto e potrà essere integrato su base volontaria e a partire da settembre si incontrerà e lavorerà alle nuove edizioni a partire da quella del 2023. Possiamo già comunicare che il “Viaggio nella civiltà contadina e artigiana” aspetta tutti noi dal 17 al 20 agosto 2023!”