NewTuscia – VITERBO – Alessandra Troncarelli nella conferenza di questa mattina nella sede del comitato al Riello si è rivolta a Chiara Frontini invitandola ad un confronto pubblico per chiarire alcuni punti su cui la candidata alla carica di sindaco di Viterbo 2020 creerebbe “paure e insicurezze dicendo bugie. A partire dai rifiuti, come ha fatto ieri”..Quando abbiamo avuto modo di confrontarci, sui rifiuti da parte sua non c’è stata alcuna replica. Poi convoca una conferenza stampa davanti alla discarica di Viterbo.”

La candidata Troncarelli parte subito con la situazione dei rifiuti di Malagrotta, sottolineando come le 900 tonnellate dopo l’incendio, siano state dirottate ad Aprilia e Frosinone in base al principio di solidarietà e prossimità. “I rifiuti di Malagrotta a Viterbo non arriveranno. Sostenere il contrario significa solo dire bugie alimentando le paure visto che con le istituzioni occorre il dialogo: la regione ha come competenza la pianificazione della materia rifiuti che dipende da normative nazionali, può autorizzare gli impianti, ma è il comune che deve provvedere a realizzarli e a cercare il luogo adatto. La regione Lazio da parte sua sta lavorando per la messa a sistema del trattamento dei rifiuti.” Inoltre, ha continuato la candidata Pd, il nuovo piano rifiuti introduce il principio dell’autosufficienza e della compensazione, ossia  ogni territorio deve essere autosufficiente con i propri rifiuti che non si potranno smaltire in altre province, pena una tassa del 5%. “Chi dovesse accogliere un quantitativo di rifiuti da un altro territorio, poi, ha il diritto di restituire lo stesso quantitativo quando ne avrà bisogno”.

Un’altra questione contestata è quella della chiusura degli ospedali, a cui Alessandra Troncarelli ha ribattutoaffermando che le strutture non sono state chiuse ma rivitalizzate con le case e gli ospedali di comunità rendendole aperte e resi più vicine alle esigenze dei cittadini. “Per non parlare del completamento di Belcolle che ha posto fine a una situazione che andava avanti da 40 anni.”

Il termalismo poi, non sarebbe un progetto fermo in regione visto che l’ente ha dato i fondi per lo studio di fattibilità che deve essere terminato perché ci sono state delle lacune.