di Simone Stefanini Conti
NewTuscia – ORTE – Come di tradizione il 15 maggio, terza domenica del mese , torna ad essere solennizzata senza restrizioni la festa dei Santi Martiri, legata all’archeologia cristiana, con ghirlande di fiori sui portali ed i balconi dal XVII secolo: secondo le migliori tradizioni e la più radicata cultura popolare.

Cattedrale di Orte. Pala d’Altare dell’Assunta con i Santi Martiri opera del pittore Giuseppe Bottani 1782.
La terza domenica di maggio è dedicata, secondo la tradizione sorta tra il 1638 e il 1651, alla festività dei Santi Martiri, comprotettori, con Sant’Egidio, della città.
Il culto risale alla riscoperta delle catacombe dei martiri cristiani che a partire dal XVII secolo ebbe particolare sviluppo a Roma e nel Lazio.
Sull’onda della riscoperta delle catacombe della Roma cristiana, tra il 1638 ed il 1651 un religioso di origini ortane, Padre Giovanni Giannuzzi, seguace di San Filippo Neri, fece dono alla comunità di Orte dei resti prima di tre e poi di altri cinque martiri, che da una delle numerose catacombe allora riscoperte a Roma vennero traslate ad Orte con una solenne cerimonia. Furono inizialmente conservate in una chiesa fuori delle mura della città e successivamente trasferite nella Cattedrale.
Riprende la tradizione della Festa di maggio dopo due anni di sospensione a causa della pandemia, anni in cui non si è potuta svolgere neanche la processione della vigilia in onore dei Santi Martiri (Marco, Quirino, Dionisio, Aureliano, Timòteo, Apollonio, Faustina, Dorotea), che costituisce una partecipata manifestazione religiosa, nella quale dalla fine del Seicento ai primi del Settecento venivano condotte grandi croci di legno tutte infiorate di rose, con il trasporto dell’Urna contenente le reliquie dei Santi.
Altre ghirlande venivano apposte sui portali e sui balconi dei palazzi.
L’Urna dei martiri è conservata nella Chiesa Cattedrale sotto l’altare maggiore, mentre la pala d’altare eseguita nel 1752 dal pittore Giuseppe Bottani raffigura la Madonna Assunta in gloria con gli otto Santi Martiri.
Ovviamente quest’anno riprenderanno i tradizionali festeggiamenti curati della Pro Loco con l’immancabile concerto della Banda Città di Orte, fondata nel 1813, la tombola in Piazza della Liberta’, lo spettacolo di “Arte Varia” e la conclusione con i suggestivi fuochi artificiali che illuminano la Rupe Tufacea dell’Insula Aurea – allestiti dalla Pro Loco, in collaborazione con il Comune.