Gaetano Alaimo
NewTuscia – VITERBO – Dopo mesi di trattative andate a vuoto sembra (il condizionale è d’obbligo) che Roma abbia “surrogato” Viterbo per la scelta del candidato del centrodestra unitario a sindaco. Ossia Claudio Ubertini della Lega. Ubi maior… Solo che parliamo di un centrodestra minimale, senza FdI (che candida Laura Allegrini) e con pezzi da novanta di Fi e Lega moderati, Arena in primis (gli altri sono Micci, Lotti e Bugiotti) che hanno deciso di varcare il Rubicone (pardon, l’Urcionio) e appoggiare con una lista civica la candidata del Pd Alessandra Troncarelli. Da parte sua, Claudio Ubertini, intervistato da noi una settimana fa a “Luce Nuova sui fatti” su Tele Lazio Nord (in cui si disse disponibile al dialogo con gli altri partiti del centrodestra, malgrado gli impasse continui) ha le idee chiare e ce le ha date in tempo reale, sentiamolo!
Ubertini, ieri a Roma sembra si sia sciolta quella che ormai era una telenovela. Lei sarà il candidato sindaco per Lega, Fi, Fondazione e Udc. Pensa che finalmente si riesca a ragionare in ottica di coalizione?

“È il mio auspicio e quello dei partiti e liste civiche che sostengono la mia candidatura”
La Lega ha detto no ad appoggiare Laura Allegrini come candidato sindaco di coalizione per divergenze sui contenuti o proprio per non esprimere un proprio candidato?
“Nessun veto sul nome di Laura Allegrini, sicuramente autorevole, le divergenze sono state sulle modalità e i tempi di come è stata avanzata la candidatura”.
Ora il programma. Quali saranno le priorità?
“Al programma si sta lavorando con tutta la coalizione. L’obiettivo è pochi sogni ma progetti e idee concrete partendo dai tanti atti deliberativi che sono in corso di progettazione e in alcuni casi prossimi alla pubblicazione delle gare. Le priorità: centro storico con progetti a medio/lungo termine, sviluppo del termalismo e conseguentemente turistico, revisione della viabilità, decoro urbano e sicurezza”.
Come pensate di evitare un rischio com’è stato per Arena? Intendo il rischio di crisi continue e mancanza di omogeneità di azione amministrativa per attuare il programma elettorale.
“Pensare di vivere una nuova riedizione dell’amministrazione Arena sarebbe folle. Vogliamo partire con il piede giusto, siamo partiti forse in ritardo ma l’obiettivo è quello di avere da subito unità di intenti”.
Come imposterà la sua campagna elettorale?
“Parlare con gli elettori, confrontarci sui temi, programmare e non raccontare favole”.
Quale candidato considera più forte?
“I candidati sono tutti credibili e seri, saranno gli elettori a scegliere quello giusto. Ho stima per tutti e credo che tutti hanno le qualità per governare Viterbo, però chi vincerà dovrà dotarsi di una grande squadra altrimenti sarà dura. Non è più tempo di una persona sola al comando”.