di Stefano Stefanini

NewTuscia – ROMA – “Buona e Santa Pasqua” e’ il tradizionale  l’augurio che ci scambiamo oggi.  Il nostro Vescovo, mons. Romano Rossi, formula nella lettera Pastorale per la Santa Pasqua, l’augurio Pasquale nella dimensione di “Una Chiesa in ascolto: di ciò che dice lo Spirito alla Chiesa, della Parola di Dio, dei compagni di viaggio e anche in ascolto del mondo “per individuare opportunità e agganci attraverso i quali riproporre l’annuncio di sempre.” L’obiettivo è concretizzato in tre parole usate da Papa Francesco: comunione, partecipazione, missione. Dalla comunione col Signore e con i fratelli scaturisce la partecipazione e la missione dove non è importante preoccuparsi di come presentare il Vangelo, ma cercare di avere il Signore dentro di noi.

L’augurio Pasquale si associa quest’anno all’invito incessante  di pace,  per fermare subito la guerra scatenata dal governo russo in Ucraina, invito pressante formulato da papa Francesco: la proposta di una “tregua pasquale” che facendo tacere le armi e cessare le stragi avvii un autentico negoziato che ponga fine a questo indicibile orrore.

Tutti i governi coinvolti nella guerra dovrebbero fermare immediatamente il massacro, accogliendo la proposta di papa Francesco sull’adozione di una “tregua pasquale” alle azioni di guerra.

Ricordiamo che il Lunedì dell’Angelo, 18 aprile, papa Francesco incontrerà migliaia dì ragazzi convenuti a Piazza San Pietro per  il Pellegrinaggio degli adolescenti.

L’incontro avrà il suo momento clou nel dialogo tra gli adolescenti e il Santo Padre, seguito da una Veglia di preghiera con l’ascolto e la meditazione del capitolo 21 del Vangelo di Giovanni.

“Dopo questi mesi di vita incerta, sarà il primo ritorno di un incontro del Papa in Piazza San Pietro e mi sembra particolarmente bello che questo possa avvenire con i ragazzi di quella fascia d’età che molto hanno patito. Abbiamo bisogno di segni di speranza”, afferma il Cardinale Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e Presidente della Cei.

E’ opportuno, altresì’,  riflettere sull’Augurio Pasquale  che Papa Francesco ha rivolto in modo particolare  ai giovani: “coltivare  e testimoniare la speranza, la generosità, la solidarietà di cui tutti abbiamo bisogno in questo tempo difficile”.

Le parole del Pontefice si inquadrano nella prospettiva della “ Trentottesima Giornata Mondiale della Gioventù” rinviata per la pandemia  a Lisbona dal 1 al 6 agosto 2023 – con riferimento ai simboli della croce che san Giovanni Paolo II nel 1984 affidò ai giovani e l’icona di Maria Salus Populi Romani, che sempre Wojtyla consegnò ai giovani nel 2003.

Papa Francesco ha ribadito  il desiderio della Chiesa impegnata nel cammino del Sinodo,  di “mettersi in ascolto” della  voce dei giovani, per questo li ha invitati  a  “far sentire il loro grido”.

Sia nell’Esortazione   Apostolica  “Christus vivit” che nell’Enciclica Fratelli tutti, Papa Francesco  invita a prendere sul serio la gioventù, vivendola come “una gioia, un canto di speranza e una beatitudine”.

La definizione di Papa Francesco dei giovani come “l’adesso di Dio”,  esorta i giovani a puntare in alto non aver paura di cercare amore, intensità e passione nella propria vita.

Papa Francesco rivolgendosi ai giovani si serve efficacemente di  un’immagine evangelica: Giovanni che corre avanti, arriva prima al sepolcro vuoto di Cristo,  ma attende Pietro per entrare.

Lo Spirito Santo vi spinga in questa corsa in avanti,  conclude il Pontefice. La Chiesa ha bisogno del vostro slancio, delle vostre intuizioni, della vostra fede. Ne abbiamo bisogno! E quando arriverete dove noi non siamo ancora giunti, abbiate la pazienza di aspettarci.

Ancora un’esportazione di papà Francesco ai giovani:

  • Alzati e difendi la giustizia sociale, la veritàe la rettitudine, i diritti umani, i perseguitati, i poveri e i vulnerabili, coloro che non hanno voce nella società, gli immigrati.
  • Alzati e testimonia il nuovo sguardo che ti fa vedere il creato con occhi pieni di meraviglia, ti fa riconoscere la Terra come la nostra casa comune e ti dà il coraggio di difendere l’ecologia integrale.
  • Alzati e testimonia che le esistenze fallite possono essere ricostruite, che le persone già morte nello spirito possono risorgere, che le persone schiave possono ritornare libere, che i cuori oppressi dalla tristezza possono ritrovare la speranza.
  • Alzati e testimonia con gioia che Cristo vive, e’ Risorto. Diffondi il suo messaggio di amore e salvezza tra i tuoi coetanei, a scuola, all’università, nel lavoro, nel mondo digitale, ovunque.
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Nutrite il coraggio della speranza. Scegliere è una sfida. È affrontare la paura dellignoto, è uscire dalla palude dellomologazione, è decidere di prendere in mano la vita”.  

Equesto il miglior augurio Pasquale per i nostri giovani e per tutti noi!