NewTuscia – VITERBO – “Tuscia in Pasolini: studio onnicomprensivo di un rapporto articolato” è il titolo dell’ultima opera del 24enne viterbese Simone Chiani, edita da Sette Città; il saggio è uscito a metà febbraio di quest’anno, a pochissimi giorni dal centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini che cade il 5 marzo 2022, tra pochissimi giorni.

Tra la moltitudine di eventi in programma, organizzati da associazioni e singoli studiosi, si segnala a tal proposito la presentazione del saggio appena nominato avvenuta al Palazzo dei Papi il 26 febbraio scorso, con un successo di pubblico notevole: oltre 60 persone sono passate dalla piccola Sala Ce.di.do., tra le quali anche figure importantissime come candidati sindaco, il prorettore dell’Università della Tuscia e dirigenti scolastici, oltre che figure letterarie note a livello dell’intera provincia; successo che ha costretto l’organizzazione a rispedire al mittente diverse prenotazioni.

Simone Chiani ha avuto modo di raccontare la struttura del libro e il suo potenziale apporto al turismo della Tuscia: secondo lo scrittore (alla terza pubblicazione individuale) un maggiore accostamento tra la figura di Pasolini e il nostro territorio, sottolineabile attraverso azioni come parchi o vie intitolati a lui, potrebbe apportare notevoli benefici al movimento verso i nostri borghi, soprattutto in occasione di questo centenario.

Insieme a lui c’era Carlo Serafini, docente dell’Unitus e critico letterario, il quale oltre a introdurre il libro ci ha tenuto a sottolineare l’importanza di rendere la Torre di Chia maggiormente fruibile al turista.

Il libro affronta il rapporto tra lo scrittore/regista/poeta e la provincia viterbese in tutte le sue declinazioni, ponendosi come obbligatorio punto di riferimento per tutti coloro che da ora in poi andranno alla ricerca di approfondimenti in merito al rapporto intercorso tra artista e Tuscia.