“PROTOCOLLO D’INTESA ZEUS – QUESTURA DI VITERBO E CENTRO PER GLI STUDI CRIMINOLOGICI, GIURIDICI E SOCIOLOGICI DI VITERBO”

NewTuscia – VITERBO – IL 22 febbraio 2022, la Questura di Viterbo, nella persona del Questore Dr. Giancarlo Sant’Elia, ha ratificato con il Centro per gli Studi Criminologici, giuridici e sociologici di Viterbo, nella persona del suo Presidente Marcello Cevoli, il Protocollo d’Intesa “ZEUS”.  Il Protocollo dà seguito al dettato dalla Legge n. 69/2019 (Codice Rosso) e alle disposizioni della Direzione Centrale Anticrimine del Dipartimento della Pubblica Sicurezza in materia di “Violenza di genere – Nuove Prassi Operative”, con specifico riferimento agli atti persecutori e di violenza domestica.

L’intento precipuo, ha dichiarato il Presidente Marcello Cevoli,  è quello di creare una rete di intervento primario che agisca direttamente nei confronti dei soggetti maltrattanti, offrendo loro mirati, specifici e specialistici percorsi di recupero personalizzati.

Questi interventi non dimenticano le vittime, ma sono mirati a proteggerle e non hanno certamente lo scopo di attenuare la disapprovazione sociale per la violenza di genere o perorare una riduzione della pena se prevista, ma quello di comprendere che la repressione nella gestione di questo tipo di fenomeni non è sufficiente e che è necessario realizzare interventi diretti sui soggetti maltrattanti, sugli autori delle violenze, andando a sviscerare l’origine di questi comportamenti violenti per poterli correggere e limitare.

Il Centro per gli Studi Criminologici è impegnato continuamente in tal senso, affinché la prevenzione sia messa al primo posto nel contrasto alla violenza di genere e non solo. “

Gli esperti del  “CSC”, infatti, ha proseguito Marcello Cevoli, portano avanti con determinazione e costanza, ormai da un decennio, attività e interventi specifici legati al fenomeno della violenza di genere, atti non solo a favorire l’acquisizione delle conoscenze sull’origine delle cause dei comportamenti devianti e criminali, sulle motivazioni che innescano comportamenti antisociali, sulle correlazione tra vittima e autore dell’atto vittimizzante, ma anche a mettere in campo azioni di prevenzione primaria, secondaria e terziaria che consentano efficaci meccanismi di elaborazione del proprio vissuto, di comprensione delle scelte operate ed agite da parte del soggetto deviante o autore di reato.

La ratifica del Progetto ZEUS è quindi un ulteriore passo che il Centro muove per provare a fronteggiare le molteplici problematiche con le quali siamo chiamati a convivere giorno dopo giorno, ed in particolare quelle connesse alle trasformazioni, anche in senso multiculturale, dei fenomeni sociali e criminali, mettendosi così a completa disposizione della comunità in cui opera e non solo.

Il Presidente del Centro per gli Studi Criminologici, Giuridici e Sociologici

Marcello Cevoli