Si fa di nuovo vivo l’incubo delle restrizioni: condizioni “non conciliabili con una serata in discoteca” obbligano i proprietari a chiudere
NewTuscia – VITERBO – “Mai avremmo voluto comunicare una cosa del genere, specie dopo quasi due anni di fermo”: comincia così l’ennesima struggente comunicazione da parte di alcune delle principali organizzazioni di eventi di ballo notturno del viterbese, Nova Club, Thierra, The Family, Theatro costretti ad annullare le prossime serate a causa delle “nuove ordinanze del Ministero della Salute” ritenute “non conciliabili con una serata in discoteca”. Le norme imposte dal Governo per bloccare sul nascere la ripresa dei contagi da COVID-19 sembrano così tornare a tarpare le ali a tutti i lavoratori già stroncati dalle restrizioni degli ultimi due anni.
“La cosa che fa male è che questa volta non siamo stati ‘legalmente’ costretti alla chiusura, ma semplicemente impossibilitati a fare il nostro lavoro” sostengono, e per questo “verranno annullate le serate” dei giorni a venire, almeno fino all’11 dicembre e chissà poi per quanto ancora. In conclusione, con un velo di rabbia polemica di chi è professionalmente stremato: “La voglia di ballare e di stare insieme è propria dell’essere umano, speriamo che non verrà negata ancora a lungo”.
In particolare il riferimento dell’organizzazione è alle cosiddette “Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali”, rese ufficiali da un’ordinanza del 2 dicembre 2021 a firma del ministro della salute Roberto Speranza e diffuse da Silb; in esse, in particolare a pagina 34 e dunque alla quattordicesima e ultima sezione, si trova uno specifico riferimento a sale da ballo e discoteche, nel quale, dopo aver ribadito la possibilità di accedervi solo tramite il super green pass, vengono elencate alcune nuove norme da applicare obbligatoriamente, delle quali una sintesi viene riportata qua di seguito:
- L’attività è obbligata a fornire un’adeguata informazione sulle misure preventive da rispettare.
- L’attività deve definire un numero massimo di presenze contemporanee di persone (attualmente, al chiuso, il 50%).
- L’attività deve organizzare gli spazi per garantire l’accesso ai locali in modo ordinato.
- L’attività deve privilegiare sistemi di prenotazione e pagamento online.
- L’attività deve conservare per 14 giorni l’elenco delle persone presenti.
- L’attività deve dotare receptionist e cassieri di barriere fisiche per proteggere dal contagio diretto.
- L’attività deve fornire prodotti per l’igienizzazione delle mani.
- La distanza tra le persone che ballano deve essere di almeno 2 metri.
- La mascherina va tenuta o meno in base alle disposizioni vigenti.
- È obbligatorio mantenere aperte porte, finestre e vetrate per favorire il ricambio d’aria, a meno che le condizioni meteorologiche non lo consentano. Per gli impianti di condizionamento è vietato utilizzare la funzione di ricircolo dell’aria.
- Non è consentita la consumazione di bevande al banco.
- I posti a sedere devono essere regolati per garantire almeno 1 m di distanza interpersonale tra un cliente e l’altro punto.
- Qualsiasi oggetto fornito al cliente dovrà essere disinfettato.
Non resta che attendere le prossime settimane e scoprire se anche altre organizzazioni viterbesi decideranno di interrompere per l’ennesima volta il proprio lavoro o se nuovi adeguamenti a queste linee guida porteranno condizioni lavorative maggiormente favorevoli per i professionisti della notte.
Ciò che è certo è che si prospettino ancora mesi difficili per l’intero settore.