NewTuscia – ROMA – Destini opposti, partenze differenti, cambiamenti estivi. La stagione di Roma e Lazio è partita sotto il segno delle grandi novità, rappresentate da due radicali cambi in panchina che hanno prefigurato tante modifiche sotto l’aspetto tattico, tecnico, nei tanti investimenti in sede di mercato, e nella percezione generale sulle due squadre da parte della stampa nazionale e internazionale.
Un cambiamento sostanziale, soprattutto in
questo ultimo senso, non può che essere quello proprio della Roma, passata da un abile allenatore come Paulo Fonseca a una delle leggende di questo sport: Josè Mourinho. Il tecnico portoghese ha ora un obiettivo ben preciso nel suo cammino che lo ha portato in Italia dopo ben dieci anni: riportare la Roma, che al momento le quote di calcio non riportano tra le favorite, nella corsa a raggiungere almeno il quarto posto, posizione che riporterebbe i giallorossi a calcare il palcoscenico della Champions League. La Roma ha infatti guadagnato soltanto un punto dagli scontri diretti per le primissime posizioni in classifica contro Napoli, Milan e Juventus, segnalando una certa mancanza in termini di personalità e organizzazione di gioco proprio quando si alza il livello.
La Lazio ha intrapreso, se possibile, un percorso ancor più tortuoso. Passare da Simone Inzaghi, ora approdato all’Inter, a Maurizio Sarri significa cambiare schemi, mentalità, abitudini e organizzazione. Un grosso salto che la Lazio sta provando ad affrontare con buoni risultati, alternati a esiti non così soddisfacenti sui campi di Bologna e Verona e, anche nel girone di Europa League, la squadra laziale sembra stia faticando. Anche per i biancocelesti l’obiettivo è quello del quarto posto, dopo che lo scorso anno erano riusciti ad arrivare addirittura agli ottavi di finale della massima competizione europea.
Questo inizio di stagione sta vedendo due squadre che stanno realizzando un cammino eccezionale: dopo undici turni di campionato, il Milan e il Napoli hanno infatti lasciato soltanto due punti per strada, con Atalanta, Juventus e le due romane che si ritrovano già con più di una decina di punti di svantaggio. La strada per la vittoria dello scudetto appare dunque delineata, eccezion fatta per un Inter a metà strada, che sta provando con le unghie e con i denti a difendere il titolo conquistato lo scorso anno.
Risultati altalenanti dunque, alla ricerca di identità. Nella Lazio, per un Pedro sugli scudi c’è un Luis Alberto che ancora sta cercando di amalgamarsi nel nuovo centrocampo costruito da Sarri, dove sta valorizzando anche un elemento spesso fuori dalle considerazioni generali come Danilo Cataldi. Allo stesso modo, per un Lorenzo Pellegrini che da capitano sta trascinando i giallorossi, ci sono un Tammy Abraham che sta tentando di inserirsi nelle dinamiche di squadra e uno Zaniolo che ancora si sta impegnando per dimostrare pienamente il suo talento.
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I lavori sono in corso e la strada sembra in salita per le due squadre laziali, soprattutto considerando che entrambe le compagini sono a un nuovo inizio e puntano a ritornare in Champions League: un obiettivo certamente difficile in Serie A, visti i grandi avversari con cui scontrarsi e considerato il fatto che il tempo non aspetta.