NewTuscia – LAZIO – È fissata per il prossimo 15 novembre la nuova udienza del processo nei confronti degli
ex vertici di Acea Ato 5, nove tra dirigenti, revisori dei conti, membri del collegio
sindacale e responsabili della Sto. Pesanti le accuse mosse dalla Procura di Frosinone,
che, per il periodo tra il 2014 ed il 2017, contesta una serie di reati in cui spicca il falso
in bilancio. In aula anche l’associazione Codici, che ha deciso di costituirsi come parte
civile per tutelare gli utenti del servizio idrico.
“Siamo in aula – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – ed
abbiamo avviato un’azione per difendere i consumatori. Troppo spesso il servizio
idrico si trasforma in disservizio, ci sono problemi di approvvigionamento, di bollette
‘pazze’ e magari la rete è anche un colabrodo. L’inchiesta della Procura su Acea Ato 5
fa emergere un quadro inquietante, perché in un contesto generale critico, basti pensare
al dato della dispersione idrica che nella provincia di Frosinone supera il 70%,si profila
il reato di falso in bilancio, di bollette ingiustamente salate. Abbiamo attivato i nostri
Sportelli territoriali per fornire assistenza agli utenti, per i quali chiediamo il
risarcimento delle somme pagate in più rispetto a quanto dovuto”.
Sul sito internet dell’associazione (www.codici.org) sono disponibili i moduli di
adesione all’azione, che riguarda il periodo che va dal 2014 al 2017. Per aderire o per
richiedere chiarimenti è possibile contattare lo Sportello Nazionale di Codici o gli
Sportelli di Alatri e Fiuggi telefonando al numero 06.55.71.996 o scrivendo
all’indirizzo e-mail segreteria.sportello@codici.org, oppure ci si può rivolgere allo
Sportello di Cassino telefonando al numero 327.23.61.923 o allo Sportello di Ferentino
telefonando al numero 339.14.12.489.
Codici: in aula per tutelare gli utenti di Acea Ato 5, chiediamo il risarcimento per le bollette “pazze”
