Simone Stefanini Conti
NewTuscia – VITERBO – Tra le numerose centinaia di associazioni ed enti locali che hanno aderito al comitato organizzatore della Marcia della Pace Perugia Assisi e’ adeguatamente rappresentata la Tuscia: il Tavolo per la pace di Viterbo, l’associazione Italia Nicaragua di Tuscania, il comune di Montalto di Castro, la School year abroad di Viterbo e l’associazione Take off di Viterbo.
Pace, diritti umani, uguaglianza, democrazia, solidarietà, dignità, libertà, giustizia, fraternità,… sono ancora oggi sotto attacco in tante parti del mondo.
Dal 1961, centinaia di migliaia di persone provenienti da ogni parte del mondo hanno marciato da Perugia ad Assisi per promuovere il rispetto dei più importanti valori e diritti universali.
Così sarà ancora domenica 10 ottobre. Ritrovarsi assieme sarà bello e importante. Ma non basta. In un tempo così carico di incertezze e paure ti chiediamo di fare una cosa in più per riaffermare la centralità dei valori che ci stanno a cuore. Firma l’appello! Marcia dopo Marcia, la PerugiAssisi è diventata simbolo dell’impegno fattivo dell’umanità per la pace, la dignità e l’uguaglianza, la solidarietà, i diritti umani, la libertà, la giustizia, la democrazia, la fraternità.
L’appello degli organizzatori della Marcia Per questo vogliamo che questo patrimonio dell’umanità venga riconosciuto dall’Onu.
La pandemia è ancora in pieno corso; la crisi sociale ed economica è molto pesante, specialmente per i più poveri e vulnerabili; la crisi climatica sta peggiorando; malgrado questo – ed è scandaloso – non cessano i conflitti armati e si rafforzano gli arsenali militari.
E’ tempo di ricominciare a lavorare per la Pace.
I prossimi 10 anni saranno decisivi. Per fermare il cambiamento climatico. Per impedire una nuova guerra mondiale. Per uscire dalla crisi sociale ed economica. Per effettuare la transizione ecologica. Per democratizzare la rivoluzione digitale. Per prevenire nuove grandi migrazioni…
Per affrontare e risolvere questi grandi-problemi-comuni-glocali, c’è bisogno dell’impegno di tutti gli abitanti della terra, cittadini, cittadine e istituzioni di ogni livello.
Il “prendersi cura” è il nuovo nome della Pace.
Dobbiamo sviluppare una mentalità e una cultura del “prendersi cura” capace di sconfiggere l’indifferenza, lo scarto e la rivalità che purtroppo prevalgono. Cura delle giovani generazioni, cura della scuola, cura degli altri, cura del pianeta, cura del bene comune e dei beni comuni, cura dei lavori di cura, cura della città, cura dei diritti umani, cura della democrazia,… C’è bisogno di una politica e un’ economia della cura.