NewTuscia – VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo.

Incontro tra ASL, Organismo provinciale di coordinamento dell’attivitá di vigilanza e sindacati alla Cittadella della Salute; una riunione “carbonaresca” tra pochi intimi culminata in un flusso inesorabile di ‘belle parole’ sulla prevenzione nei LUOGHI DI LAVORO da dietro le scrivanie, quando va bene. Noi non abbiamo fatto parte degli eletti, ma vorremmo sollevare alcuni leciti interrogativi, alieni da polemiche. E ci rivolgiamo al dottor Augusto Quercia, il più titolato in merito, che al momento riveste una triplice e cruciale funzione: è il trentennale Direttore dello SPRESAL (organo che ha il suo mandato nella TUTELA della SICUREZZA e della SALUTE dei lavoratori attraverso la capillare applicazione del D. Lgs.81/08), é Capo Coordinamento Provinciale (con INAIL, VV.FF., INPS ed Ispettorato del Lavoro) ed è tornato da poco ad essere anche il Capo Dipartimento Prevenzione in ASL.

Egregio dottore, perché non ha invitato a questo incontro i RLS (rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza) territoriali dei comparti individuati (edilizia, ceramica, agricoltura)? Magari suggerendolo a chi ha organizzato questo prezioso vertice, nel caso!!

Ed a proposito di RLS, come medico sa benissimo che alla ASL tutti i dirigenti (medici in primis ma anche biologi, Psicologi, ingegneri, ecc) non hanno i loro rappresentanti in conseguenza di un patto scellerato (quanto non lecito) per la nomina a tavolino dei RLS siglato dalla direzione aziendale e la Triplice + FIALS.

Quale medico anziano di ruolo ben conosce questa discrepanza, ancor di più perché in prima persona è stato espropriato di questo diritto. Cosa pensa di fare? E perché sono state estromesse anche le rappresentanze dei datori di lavoro? In fin dei conti la normativa affida proprio a costoro la gestione della salute e della sicurezza dei lavoratori. E poi, dottor Quercia, sul sito della ASL Viterbo i dati relativi ad infortuni del lavoro e malattie professionali sono stranamente fermi al primo semestre 2012. È normale che per conoscere dati più “freschi” si debba consultare siti alternativi, come VEGA Engineering, che ci notizia su un elemento capace di catturare l’attenzione: glielo ricordiamo soltanto, poiché sa bene che Viterbo ha il vanto di occupare il 29 esimo posto in Italia, rapportato agli occupati, circa gli infortuni mortali (esclusi quelli in itinere). Almeno in questo siamo effettivamente i primi nel Lazio, che si trova al 12esimo posto nazionale.

Egregio Dottor Quercia, sarà il caso di aggiornare il sito aziendale, fermo da quasi un decennio? A proposito di dati, nella riunione è stata affrontata la discrepanza tra i dati di attività dell’ispettorato del Lavoro con quelli SPRESAL? Stando ai dati pubblicizzati dal superiore Ministero, il primo effettua sanzioni almeno nello 80/90% delle ditte visitate, mentre il Suo servizio si ferma al 20%.? Qualcuno è troppo “intransigente” e qualcun altro non lo è altrettanto oppure i controlli effettuati sotto le sue direttive sono straordinariamente pochi?

Ed allora: escludendo il 2020/2021 flagellato dal COVID-19, ci può ragguagliare sul numero di ispezioni/sopralluoghi effettuati da personale SPRESAL nel 2017/2018/2019. In particolare, ci interessa (ma la risposta la conosciamo già) il dato sulle attività SPRESAL svolte nella sanità privata rispetto a quella pubblica (quella del suo Datore di Lavoro, per intenderci).

Ci risulta che lei abbia organizzata attività di formazione addirittura nelle Marche: ottimo, ma la sua attività sul territorio della ASL Viterbo? Ancora, dottor Quercia, non ce ne voglia (sarebbe stato più ‘umano’ un confronto collegiale, ma è mancata l’occasione): siamo in attesa di conoscere le conclusioni dell’indagine per il decesso di Carlo Leonardi, evento tutelato dall’INAIL con tanto di istituzione della rendita ai superstiti. È intuibile che l’inchiesta sia scattata, visto che ha fatto intervenire per “terzietá” (chiamiamola così..!!) personale SPRESAL da Tarquinia in occasione degli altri infortuni COVID-19 correlati a Viterbo,  vedremo se per gli infortuni di Tarquinia andrà il personale di Viterbo e se quello di Tarquinia andrà a Civita Castellana.

A proposito di sicurezza, inchieste interne (rarissime), CI RASSICURI sull’assenza di falle nel sistema di tutela dei lavoratori; CI RASSICURI che tutto il personale esposto a rischi professionali viene effettivamente visitato secondo scadenze dall’unico Medico Competente Aziendale e dal Medico Autorizzato (allo SPRESAL ci sono 8 Medici del Lavoro, più lei, più una dermatologa professionale???); ci rassicuri che per queste due figure c’è sempre stata continuità di presenza in organico (forse per il Medico Autorizzato potremmo parlarne?) e continuità nella relativa attività (Carlo Leonardi era in regola con le visite del Medico Competente?) . Ecco, ai tavoli ci penseremo in seguito e, se ci invitate, non ve ne pentirete, ci penseremo noi a portare i dati di cui non avete discusso!!!

    Egidio Gubbiotto                                  M. Filippo Perazzini                                        Pagani Antonella