Uno straordinario strumento di sinergie e di promozione del modello di sviluppo economico territoriale della Tuscia viterbese e del Reatino

di Stefano Stefanini

NewTuscia – VITERBO – Con l’elezione di oggi a presidente di Domenico Merlani, unitamente agli organi rappresentativi, ha preso ufficialmente corpo la nuova Camera di Commercio di Rieti e Viterbo. Per questo ci associamo agli auguri di buon lavoro, assicurando la nostra attenzione giornalistica alle attività che verranno intraprese a servizio dei Territori.

Questa unificazione rappresenta uno strumento potenziale di grande impatto per rinvigorire il servizio allo sviluppo dei territori, adeguandolo alle esigenze dei tempi, per promuovere presso imprese, associazioni e organizzazioni un modello di sviluppo territoriale competitivo per la Tuscia  e la provincia  di Rieti.

Negli ultimi anni questi territori hanno attivato processi di sviluppo investendo sulla valorizzazione delle identità locali, sull’attenzione per l’ambiente e per il patrimonio culturale e umano, rendendo evidente la propria componente estetica e relazionale.

Territorio e identità permettono di creare nuove reti di relazione che vanno oltre i luoghi, verso modelli di sviluppo locale, economici ed anche turistici che hanno bisogno di coesione sociale e autenticità ma che promuovono sviluppo e competitività.

Questi due fattori infatti, costituiscono quel patrimonio intangibile, capace non solo di incrementarne il valore aggiunto, la competitività e la visibilità, ma anche di promuovere il benessere della comunità locale.

PRODOTTI  E TERRITORIO  La Camera di Commercio, insieme agli attori economici, sociali ed istituzionali  nelle loro naturali competenze, hanno lo scopo di promuovere e sostenere le attività economiche, sociali, ambientali e culturali esercitate nei rispettivi territori e di tutelare e valorizzare il patrimonio naturale, rurale e storico-culturale custodito nei comuni, favorendo altresì l’adozione di misure in favore dei cittadini residenti e delle attività produttive, con particolare riferimento al sistema di servizi territoriali, in modo da incentivare e favorire anche l’afflusso turistico.

Sulle diverse AREE  dell’ ECONOMIA LOCALE  delle province di Viterbo e Rieti  sarebbe opportuno affermare un  concetto di crescita come esclusivo sinonimo di “sviluppo” ma anzi dalla sua ridefinizione attraverso la consapevolezza di un concetto di sviluppo più ampio e omnicomprensivo dove sono coinvolti la qualità della vita, gli aspetti umani, culturali e relazionali.

In questo ambito di discussione, ormai ad uno stadio avanzato, si matura la consapevolezza della diversità tra crescita quantitativa di indicatori quali appunto il PIL – Prodotto Interno Lordo dei Territori o comunque in generale di qualsiasi grandezza quantitativa, dal concetto di sviluppo in grado di individuare cambiamenti strutturali dell’economia e della società e che comporta l’utilizzo di parametri di misurazione nuovi e diversi in grado di misurare beni intangibili quali la fiducia, la coesione sociale, il grado di felicità e benessere, la qualità della vita.

Come suggeriva il collega giornalista Corrado Tocci in una recente intervista, si  tratta di utilizzare quindi strumenti di valutazione qualitativi e quantitativi dell’economia (valutazione multicriteriale) in grado di cogliere la natura multidimensionale dello sviluppo, inteso come sviluppo sostenibile, comprendendo gli aspetti economici, ambientali, sociali, culturali, umani e relazionali di cui sono particolarmente ricche le province di Rieti e di Viterbo.

L’approccio che si concentra sulla crescita è perciò un approccio limitato e imperfetto che ignora il carattere multidimensionale e plurale dei problemi legati allo sviluppo. Solo recentemente le contrapposizioni teoriche tra crescita/sviluppo, anche grazie alle nuove forme di green economy e soft economy, si sono ridimensionate, con la consapevolezza di un concetto di sviluppo più ampio non dimenticando la sostenibilità delle risorse del pianeta e dell’ambiente. Le CATEGORIE che ci auguriamo vengano  sempre di più valorizzare nel progetto promozionale della nuova Camera di Commercio potranno incentrarsi su: Imprese InnovativeProduzioni AgricoleImprese BiologicheRicettività e Reti  di Imprese.

I BENI AMBIENTALI E CULTURALI dovranno avere un’attenzione privilegiata nei  progetti del Modello di sviluppo di Rieti e Viterbo.

I territori considerati “lenti” non evidenziano una situazione di ritardo o arretratezza economica e sociale troppo marcata, ma semplicemente mostrano tassi di sviluppo non accelerati, orientati alla crescita e alla qualità della vita.

Questi territori per favorire il processo di sviluppo che li riguarda non hanno puntato solo la capacità del sistema produttivo di generare reddito e occupazione dal settore manifatturiero tradizionale, ma si affidano, anche, alla combinazione del patrimonio ambientale e artistico, del capitale umano e relazionale, strumenti locali di gestione in grado di generare crescita e ricchezza diffusa.

Generalmente questi tipi di territori si contraddistinguono per la bassa densità demografica, la presenza di un contesto rurale con una antica tradizione agricola e una significativa percentuale di addetti nell’agricoltura, con un patrimonio storico e artistico di qualità e una presenza diffusa di un sistema di piccole imprese nel settore artigianale tipico. Le CATEGORIE di intervento dei beni ambientali e culturali già curati dagli Enti camerali sono: Siti Da Visitare, Percorsi Naturalistici, Musei Territoriali, in particolare a carattere socio economico.

La  CULTURA e le TRADIZIONI sono parte irrinunciabile di un modello di sviluppo  futuro. Nella società post-moderna, spesso ci domandiamo: abbiamo bisogno ancora delle tradizioni? Che ruolo hanno nella nostra vita? E quale importanza rivestono? Quale è la loro evoluzione?

CHE COSA È LA TRADIZIONE? La tradizione è, delle volte, intesa come un’ampia schiera di vecchie credenze, pratiche ed usanze tramandate di generazione in generazione. Ogni cultura, ogni razza o gruppo di persone ha le proprie usanze e tradizioni. Riteniamo importanti le tradizioni perché la tradizione coinvolge un gruppo di persone: è collettiva e sociale per sua stessa natura; perché le tradizioni hanno dei custodi, come gli storici che hanno accesso alle conoscenze o alle verità dei sacri rituali della tradizione; perché la tradizione suscita emozioni negli individui, li sprona ad un maggior senso di consapevolezza di sé. In certe culture, questi rituali sono importanti per fondare e mantenere una propria identità nel contesto di una società più vasta. Le categorie di approfondimento sono Feste  e Ricorrenze civili e religiose Fiere e  Mercati.

MANIFESTAZIONI Sempre maggiore attenzione dovrà quindi essere rivolta nell valorizzazione della vita economica alla nozione di identità locale e di capitale sociale evidenziando lo stretto legame tra questi fattori che fanno riferimento ad ambiti relazionali presenti in un determinato contesto territoriale. Tali fattori possono essere le pre-condizioni in grado di generare innovazione e sviluppo in quanto il territorio non è solo il luogo in cui si accumulano e sedimentano conoscenze e capitale, ma nel quale dinamicamente si rinnovano, si riproducono e di espandono. Negli ultimi anni i nostri territori hanno attivato processi di sviluppo investendo sulla valorizzazione delle identità locali, sull’attenzione per l’ambiente e per il patrimonio culturale e umano.

L’INTERNAZIONALIZZAZIONE Territorio e identità permettono di creare nuove reti di relazione che vanno oltre i luoghi, verso modelli di sviluppo locale e anche turistici che hanno bisogno di coesione sociale e autenticità ma che promuovono sviluppo e competitività. Questi due fattori infatti, costituiscono quel patrimonio intangibile, capace non solo di incrementarne il valore aggiunto, la competitività e la visibilità, ma anche di promuovere il benessere della comunità locale.

Buon lavoro alla Camera di Commercio di Rieti e Viterbo!