NewTuscia – SUTRI – L’amministrazione viene a conoscenza delle parole della solerte e infaticabile dottoressa Martina Salza, apparse sul Corriere di Viterbo, in cui si manifesta la più grande gioia per il restauro della chiesa di San Francesco, finalmente posto in essere grazie alla Curia e non al Comune di Sutri, quell’insopportabile entità che, con la messa in scena dei Tableaux vivants di Caravaggio, ha fatto conoscere la chiesa in tutto il mondo, con un video del giorno della rappresentazione che ha totalizzato 35 milioni di visualizzazioni.

Il Comune di Sutri, quella pubblica entità composta da sconsiderati, che non attende altro, assieme ai sutrini, di vedere le confuse e lagnose bande della minoranza sparse in città, farsi maggioranza, in futuro, e portare Sutri oltre, sempre più su, sui giornali e in TV, nella Bellezza che diventa ricchezza per la comunità, nel prestigio di riconoscimenti che cambiano il volto e la storia dell’Antichissima Città, nel rendere questo luogo centro dell’arte e della cultura italiana. Sì, siamo sicuri accadrà…

vittorio sgarbi

Nel frattempo, alla luminosa dottoressa Martina Salza e ai cittadini tutti, vorremmo specificare alcune questioni in merito al restauro della Chiesa di San Francesco.

L’eroica dottoressa Salza si attribuisce meriti che non ha; la chiesa di San Francesco, difatti, non è stata restaurata grazie al suo essenziale intervento o grazie a quello del suo fantomatico “Comitato centro storico” (leggasi, “Comitato di una minoranza non riconosciuta che vuole solamente boicottare l’Amministrazione Sgarbi”) mai formalizzato, ma per mezzo dell’interessamento del FEC, della Soprintendenza Archeologica e della Curia, intervenuti subito dopo la fine della manifestazione “Christmas Village”.

La medesima, pregiata, dottoressa Salza, nonostante i ripetuti chiarimenti pubblici, insinua che i danni alla chiesa causati dalla società Caffeina in occasione del Natale sutrino, coinvolgano direttamente il Comune, dimostrando una sua responsabilità, che non avrebbe mai rilasciato autorizzazioni perché la chiesa di San Francesco non è  mai stata gestita dal Comune di Sutri come ella asserisce – nonostante l’illustre dottoressa abbia ricoperto per ben cinque anni il ruolo di assessore al Turismo – e come, per altro, confermato dalla Prefettura nella riunione del 22 u.s., ma sempre dalla Curia.

La riunione del 22 u.s., è stata convocata dal Prefetto Bruno per stabilire come il Comune possa utilizzare la chiesa stipulando una convenzione con la Curia, unica affidataria del bene, dopo che quest’ultima avrà firmato  la nuova convenzione con il FEC. Nella riunione si è stabilito, in risposta alle nuove disposizione del Ministero dell’ Interno che prevedono la restituzione dei beni mobili presenti nelle chiese di sua proprietà, la riconsegna delle opere attualmente custodite nel museo del Patrimonium  che verranno ricollocate nelle loro sedi originali. Dalla riunione è emerso, inoltre, che gli interventi  straordinari, come il rifacimento del tetto e delle facciate di San Francesco, non erano di competenza del Comune di Sutri e che, lo stesso, si riserva di valutare se sono stati autorizzati dal FEC.
Dopo quanto asserito da questa Amministrazione, esiste la chiarezza. Dopo quanto asserito dalla solare dottoressa Martina Salza, dovrebbe esistere il silenzio.
Il sindaco di Sutri
On.Vittorio Sgarbi