NewTuscia – VITERBO – E’ entrato nel vivo il processo a carico del promoter finanziario di Nepi, il 62enne Angelo Soldatelli, accusato di avere truffato per milioni di euro almeno 18 risparmiatori.

Tutte le vittime, a loro insaputa, sarebbero state profilate come “investitore intraprendente”. In 18 avrebbero ricevuto dal promotore false informazioni e falsi rendiconti in merito ad investimenti effettuati, ma le parti civili sono 8; queste persone avrebbero subito complessivamente perdite per oltre 5 milioni di euro.

L’indagine sarebbe iniziata dai reclami al call center della banca quando diversi clienti  che avevano incontrato personalmente dagli ispettori della banca tra il 19 novembre e il 6 dicembre 2013 avevano notato movimenti anomali. Banca Mediolanum Spa ha segnalato alla Consob le presunte irregolarità con due note del 22 novembre 2013 e dell’11 aprile 2014.

L’imputato è accusato di truffa aggravata dall’abuso delle relazioni derivanti dalla prestazione d’opera e dalla rilevante entità del danno patrimoniale e accesso abusivo a sistema informatico, tramite i codici e le password dei clienti.

Ieri sono stato ascoltati due coniugi, insegnante lei e dentista lui, che a causa sua avrebbero smarrito 800mila euro su una somma complessiva di due milioni di euro che gli avevano affidato.

Secondo la testimonianza della donna, un amico che si era trovato bene aveva presentato l’imputato alla coppia. “A me, che oltre a Bot e Btp avevo una piccola gestione patrimoniale a capitale garantito che rendeva il 5 per cento, ha proposto la medesima cosa con una rendita del 7 per cento. Veniva a casa all’ora dei pasti, per trovare anche mio marito quando usciva dal lavoro e il rapporto è diventato amicale.” Alla telefonata della banca con la quale li si avvertiva che c’erano dei problemi è caduto loro il mondo addosso.