NewTuscia – VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo.
ORA METTETEVI COMODI CHE VI RACCONTO UNA STORIA:
Il bello del calcio è che permette a tutti di improvvisarsi allenatori o esperti in materia.
Ne ho lette tante in questi anni, forse troppe. Commenti di una superficialità disarmante scritti con una presunzione che tante volte mi ha lasciato interdetto.
Avete sicuramente ragione quando dite che nella mia posizione dovrei fare finta di niente ma a volte è più forte di me: forse perché piace anche a me guardare le partite con gli occhi del tifoso, oppure perché mi diverto anch’io a criticare mio fratello ricordandomi di come interpretavo io il ruolo davanti a quelle 200 persone occasionali.
Commenti tecnici degni del miglior Adani che però almeno sa di cosa parla.
“Non adatto alla difesa a 4”, “Scarso nell’1 contro 1”, “Sempre sovrastato di testa”, “La sua fortuna Chiellini e Barzagli”.
Chissá quante ne dimentico ancora…
Adesso mi tolgo per un attimo i panni del fratello protettivo e indosso quelli del tifoso, o del giocatore di pallone che ancora ricordate per quell’esordio con goal con la maglia della Viterbese: Leonardo Bonucci è stato pazzesco in questo Europeo e ha spazzato via, uno a uno, ogni vostro illustrissimo pensiero.
Chissà se avete esultato ieri sera quando Sterling è stato sbattuto letteralmente fuori dal campo quando ha puntato Bonucci in area di rigore. Quando Kene più di una volta ha rinunciato a saltare di testa visto che non la prendeva mai. Quando guidava due ragazzi(Spinazzola e Di Lorenzo) che non si sono mai affacciati a palcoscenici così importanti a giocarsi una finale di un campionato Europeo o quando solo a guardarlo trasmetteva sicurezza e tranquillità.
Ora però mi raccomando continuate eh!!!
Non smettete, vi prego.
Del mio passato da calciatore ricordo che la scaramanzia regnava padrone e magari con la vostra saccenza portate bene.
Mi basta sapere che vi ricordiate che il calcio è un’altra cosa e che giocare qualche partita tra i professionisti o al campetto dell’oratorio non è il lasciapassare per “sparare” la prima cosa che vi passa per la mente.
Come è possibile criticare un calciatore che ha vinto:
– 9 Campionati italiani;
– 5 Supercoppe italiane;
– 4 Coppe Italia;
– 1 CAMPIONATO EUROPEO.
I premi individuali ve li risparmio perché le vere vittorie sono di squadra.
Questo era il commento da tifoso e da ex “pallonaro”, ora ritorno ad indossare i panni del fratello maggiore: grazie Leo per averci resi orgogliosi di essere parte di te.
La Viterbo NOSTRA ti porta in trionfo e ti rende onore…??.
Grazie agli amici, quelli veri. Quelli che ci sono sempre stati e che ci saranno sempre e comunque.
Riccardo Bonucci