NewTuscia – CASTEL SANT’ELIA – Si tratta proprio del bassorilievo in marmo di epoca romana scolpito su entrambi i lati, rubato da una chiesa di Castel Sant’Elia. Un manufatto che a detta funzionari archeologi che lo hanno visionato, rappresenta un’opera di straordinaria rilevanza storico-artistica, con un valore di svariate centinaia di migliaia di euro.
Durante le indagini dei carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale dell’Umbria, durante un controllo mirato finalizzato a contrastare l’illecito commercio di beni culturali provento di reato nel febbraio 2020, hanno sequestrato il cippo votivo in un esercizio commerciale del settore antiquario a Foligno.
Il l’opera, databile al II secolo d.C., era stata rubata nel 1973 e censito fotograficamente all’interno della banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti.
Una persona è stata denunciata in stato di libertà per la ricettazione di un bene culturale.