NewTuscia  ORTE – Riceviamo e volentieri pubblichiamo il Comunicato pervenutoci  dall’Associazione  Partigiani d’Italia Sezione “Tito Bernardini” di Orte.

Domani, domenica 25 aprile  in occasione del 76° Anniversario della Liberazione, appuntamento alle 10.30 al Monumento a Tito Bernardini ai Campi sportivi (appuntamento 10.20 presso il bar Tizio). In rappresentanza delle Istituzioni, il Commissario M. Virginia Rizzo invierà i suoi saluti attraverso il Segretario comunale. Tutto nel più assoluto rispetto delle norme su sicurezza e distanziamento. Mascherine obbligatorie.

A cura dell’Associazione Partigiani d’Italia Sezione “Tito Bernardini” di Orte .

A integrazione del comunicato dell’Anpi di Orte sottopongo ai lettori una sintesi dell’attività dell’Anpi, estratta da miei precedenti articoli,  nel ricordo delle figure del partigiano Tito Bernardini, ucciso alle Fosse Ardeatine e di Salvatore Federici, combattente nella Seconda Guerra Mondiale, deportato nei lager tedeschi e per anni presidente dell’Associazione Combattenti e Reduci di Orte e provinciale di Viterbo.

 

Stefano Stefanini

L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia ANPI “Tito Bernardini” di Orte ha ricordato il 24 marzo scorso il 77 Anniversario dell’Eccidio delle Fosse Ardeatine, rammentando le violenze  incalcolabili e sommamente ingiuste subite da 335 esseri umani innocenti, tra cui il concittadino Tito Bernardini, a cui è stata intitolata la locale Sezione ANPI.

Ricordiamo che il 28  ottobre 2016  si svolse  la cerimonia di intitolazione della Piazza limitrofa alla pista di pattinaggio nei pressi degli impianti sportivi di Orte  a Tito Bernardini, ferroviere e partigiano ortano, martire delle Ardeatine.

Da più parti era lemersa lesigenza di intitolare una Via o una Piazza della Città di Orte alla figura sino ad  allora dimenticata del ferroviere Tito BERNARDINI nato ad Orte il 24 aprile 1898, barbaramente torturato in Via Tasso a Roma e poi fucilato alle Fosse Ardeatine il 24 marzo 1944.

In precedenza erano state programmate per sabato 27 e domenica 28 febbraio le Giornate Nazionali del Tesseramento 2021  presso la sede sede della Sezione di Orte dell’A.N.P.I., in Corso Garibaldi 17 ad Orte Scalo, intitolata a Tito Bernardini, in ricordo del suo sacrificio tra i 335 Martiri delle Fosse Ardeatine.

Il presidente dell’Associazione comunale di Orte dei Partigiani d’Italia Massimo Recchioni, insieme al prof. Antonino De Francesco,  invitano tutti i cittadini all’iniziativa, che intende sensibilizzare la popolazione sulle radici di tolleranza e ripudio di ogni violenza su cui si fonda la nostra Repubblica.

L’appuntamento dell’Anpi di Orte ha fornito la possibilità di ricordare la figura del Cav. Salvatore Federici, “memoria storica” di Orte, classe 1925, per decenni presidente dell’Associanzione Combattenti e Reduci di Orte  che sci ha lasciato il 3 agosto  2020. Dopo l’8 settembre 1943 era stato arrestato dai nazifascisti e deportato nei campi di prigionia in Germania, da dove tornò solo due anni dopo.

Iscritto  alla Sezione Associazione Nazionale Partigiani d’Italia di Orte fin dall’inizio, ha più volte partecipato, nelle scuole e altrove, a iniziative dell’Associazione, Istituzionali e di altro tipo in tutta la provincia di Viterbo.Non ti dimenticheremo, grazie per quello che ci hai insegnato. Onore a Te, Salvatore!” Questo il comunicato Con il quale la  Sezione ANPI “Tito Bernardini” di Orte ha reso omaggio all’ultimo testimone delle atrocità dei campi di prigionia nazifascisti.

Ricordiamo che Salvatore Federici e’ stato per anni presidente dell’Associazione Combattenti e Reduci di Orte e successivamente di Viterbo, a cui ha dedicato tutto il suo entusiasmo per la diffusione e salvaguardia dei valori della democrazia e la testimonianza commossa degli orrori dei Campi di prigionia nei confronti dei giovani delle scuole di ogni ordine e grado della nostra provincia.

Lo ricordiamo sempre presente con la sua divisa e il berretto di Marinaio, con quale aveva servito giovanissimo la Patria ed era andato incontro alla dolorosissima esperienza  dei  campi di prigionia, ad ogni Celebrazione  pubblica per le ricorrenze della Repubblica: il 4 Novembre, il 25 aprile, il 2 Giugno, il 29 agosto in ricordo del Bombardamento che distrusse nel 1943 L’abitato  e la stazione ferroviaria di Orte, sempre orgoglioso di condurre la Bandiera Italiana dell’Associazione dei Combattenti e Reduci.

La Carta fondamentale afferma – a tutela dei diritti e dei doveri dei singoli  cittadini -elettori e delle formazioni sociali come i partiti politici e movimenti alla partecipazione alla  vita politico amministrativa  del Paese – che la tolleranza, lo spirito democratico, una  concordia a tutela dell’Unita Nazionale, la lealtà e la trasparenza, il rispetto delle diversità, la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza, la lingua, le fede religiosa, l ‘orientamento politico siano alla base dell’azione dei partiti e di chi si pone davvero (e non falsamente) al servizio della collettività.

I principi di tolleranza, rispetto, solidarietà democratica nelle diversità delle opinioni politiche, che informano da 70 anni la Costituzione repubblicana dovrebbero essere ormai assimilati nella vita personale e sociale di tutti i cittadini, ma spesso i fatti di aggressioni violente tra giovani di diverse “ispirazioni ideologiche” danno l’idea di come i principi di tolleranza e concordia non siano ancora stati integralmente recepiti da alcuni singoli cittadini e da formazioni politiche estremistiche.

Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha più volte affermato che la partecipazione democratica dei cittadini alla vita politica, con i nuovi strumenti di comunicazione sociale, e degli elettori, specie giovani, agli appuntamenti elettorali  comunali, regionali e nazionali o referendari, dipenderà dalla capacità degli attori politici di svolgere una rispettosa campagna elettorale, ove ogni forza politica che si richiama alla Costituzione ed ai suoi principi fondamentali possa dialogare con la base elettorale e le altre liste in competizione democratica con argomentazioni realistiche e concrete per convincere alla partecipazione al voto come strumento primario di scelta di uomini, donne e programmi in grado di ben amministrare la Cosa Pubblica.