Tribunale di Viterbo

NewTuscia – VITERBO – 4 anni e 4 mesi di reclusione per maltrattamenti aggravati in famiglia, condanna comminata dal collegio presieduto dal giudice Elisabetta Massini; mal’uomo dovrà anche versare cinquemila euro ai tre congiunti, che si sono costituiti parte civile.

Nella casa si era stabilito un clima di paura che avrebbe spinto la moglie e i figli a chiudersi a chiave in camera per sfuggire la presenza del marito/padrone, mentre questi cercava di buttare già la porta con calci e pugni.

I fatti risalgono all’11 settembre 2019; nel pomeriggio la moglie ha chiamato il 113 dato che il marito, spesso propenso anche a bere, stava dando in escandescenze. L’uomo, nonostante la presenza del figlio piccolo della coppia avrebbe aggredito la compagna, coprendola di insulti e strappandole il cellulare dalle mani, secondo l’accusa per impedirle di chiedere aiuto. L’altro figlio più grande, sarebbe invece accorso sentendo le grida, spaventato che potesse succedere qualcosa alla madre e al fratello.

All’arrivo dei soccorsi, i tre erano in stato di shock, tanto da non essere in grado di sporgere denuncia nell’immediato.

Al processo sono stati mostrati e messi agli atti intercettazioni e reperti audio di messaggi vocali su Whatsapp inviati alla donna.