Matteo Menicacci

NewTuscia – VITERBO – Il Consiglio Comunale si è riunito oggi, in seduta straordinaria, per discutere e votare 4 punti all’ordine del giorno. Dopo il consueto appello, e prima di iniziare i lavori di presentazione, sono state presentate due interrogazioni. Chiara Frontini, rappresentante una lista civica, ha chiesto lo stato dell’arte dell’Ecocentro del Poggino e della sistemazione di Piazzale Gramsci. Seconda e ultima interrogazione, presentata questa volta dal consigliere Galati, si incentrava sulla riparazione dei danni, provocati dalla frana all’Acquabianca e sulla verifica della messa a norma delle condutture del gas metano, presenti nel centro storico. Sia il Sindaco Arena che l’Assessore Allegrini hanno risposto in maniera esaustiva, permettendo al dibattito, instauratosi su tali argomentazioni, di concludersi rapidamente.
Si passa ora alla presentazione degli ODG in merito all’annosa situazione “Talete”. Non è importante soffermarsi sui singoli contenuti dei vari ordini del giorno, vista la poca differenza tra essi, quanto sulla attuale situazione di Talete. La società di gestione delle acque del viterbese è chiaramente in sofferenza, ma non si riescono ad evincere i dettagli precisi sullo stato di salute della stessa. Lo stesso Arena ha dichiarato fermamente di voler prendere una posizione, di voler agire. Per il bene di tutti i cittadini viterbesi. Ma non potrà farlo finché non avrà perfettamente chiara la situazione in cui si trova Talete. Imponente e dissacrante è stato l’intervento della consigliera Ciambella, da sempre studiosa dello stato di salute dell’azienda. Un’azienda, questa, che sarebbe dovuta nascere dalla confluenza, in un’unica gestione, delle varie e diversificate gestioni comunali delle acque pubbliche. E se così fosse stato, ci raccontano i vari consiglieri, molto probabilmente ad oggi non avremmo avuto così tanti problemi. La Regione avrebbe assunto l’onere di spesa per la depurazione delle acque dall’arsenico. Avrebbe inoltre erogato fondi per la manutenzione di tutte le tratte dei vari acquedotti.

Appurato che l’attuale condizione non è quella prevista, è certo il bisogno di intervenire, discutendone nelle giuste sedi politiche, in merito. L’ordine del giorno, presentato dai consiglieri Frontini, Erbetti e Barelli, tiene conto delle dinamiche sopracitate e chiede al Sindaco di farsi garante che in Talete non entrino soggetti privati, e che la stessa non appalti la gestioni ad aziende private. Quello presentato dalla consigliera Ciambella, dopo un attento svisceramento della storia di Talete, chiede che venga presa in considerazione la possibilità di aprire un dibattito, sul ricalcolo della tassa idrica e sulla situazione debitoria. “È un soggetto capace e scelto tramite bando pubblico quello che serve a Talete”. Questo è il nocciolo centrale dell’ODG del consigliere Ricci, il quale vorrebbe che si trovasse, anche, un modo per far confluire in società tutti i paesi restanti. Forza Italia, rappresentata dal consigliere Giulio Marini, vorrebbe che il comune di Viterbo si facesse fautore della tariffa unica regionale. Questo, il cardine dell’ultimo Ordine Del Giorno.
Ma prima di giungere alla votazione, all’interno dell’acceso dibattito, si inserisce anche la rappresentanza di Fratelli D’Italia, con il consigliere Micci, il quale presenta un ODG all’ultimo momento. Questo non viene accettato e dovrà essere ripresentato in futuro. A sinonimo di coesione, anche FI ritira il proprio ODG, nella volontà di unificarlo e presentarne uno unico, insieme alla rappresentanza di FDI.
Il presidente del Consiglio Comunale porta i consiglieri alla votazione, cercando di spengere il focoso, ma inevitabile, dibattito che si era acceso.
Tutti gli ODG hanno esito negativo. Termina così questa seduta straordinaria del Consiglio Comunale di Viterbo.