NewTuscia-GROTTE DI CASTRO-La presunta vittima, la quale all’epoca aveva 93 anni, nonostante l’arrivo dei carabinieri del Nas, ha insistito per restare nella struttura, dove è poi vissuta fino all’età di 97 anni. Assolti invece pochi giorni fa con formula piena, a distanza di sei anni, i gestori di una casa di riposo di Grotte di Castro, finiti nel mentre sotto processo in quanto accusati di maltrattamenti aggravati e abbandono di incapaci. Nei guai finì anche un’assistente, che venne prontamente licenziata. Da poco rimasta vedova, se la sarebbe presa con gli anziani. 

Il processo sopracitato era quello relativo ai soli gestori. Due gli imputati, che oggi hanno 81 e 57 anni, entrambi difesi dall’avvocato Carmelo Ratano, rispettivamente: il presidente della casa di riposo e il titolare della società di gestione dei servizi, che, secondo la procura, avrebbero accolto anziani non autosufficienti nonostante l’assenza della dovuta autorizzazione.

Il 27 gennaio 2015 scattò il blitz dei carabinieri del Nas di Viterbo, intervenuti nella struttura assieme alla squadra  della stazione di Grotte di Castro, dopo alcune segnalazioni. La vittima, per l’appunto, sarebbe stata un’anziana che all’epoca aveva 93 anni. 

Oltre ai gestori, fu denunciata anche un’operatrice, una 48enne di nazionalità moldava, addetta all’assistenza degli anziani, per maltrattamenti, abbandono di incapaci e violenza privata. La 48enne, rimasta da poco vedova, fu subito sospesa dal servizio e nel giro di pochi giorni fu anche licenziata.