Stefano Stefanini

NewTuscia – ORTE – In questi giorni l’amministrazione  comunale di Orte, in primis il sindaco Angelo Giuliani, ha riaffermato che il Recovery Plan costituisce uno strumento straordinario per i Paesi dell’Unione, che avranno un’opportunità irrinunciabile per migliorare il loro futuro sotto molti aspetti, come la promozione di fonti alternative di energia pulita e di sviluppo di nuove tecnologie nei trasporti.

A questo proposito, dopo aver presentato al Consiglio dei Ministri, alla Camera dei Deputati e al Presidente della Regione Lazio, lo scorso ottobre, un piano nazionale per l’utilizzo dei fondi provenienti d al Recovery Plan, che pone Orte e il suo territorio al centro di un progetto di riqualificazione dell’intero sistema infrastrutturale del centro Italia, il Sindaco si è rivolto anche al Presidente della Repubblica e al Presidente della Commissione Europea, certo che l’intervento volto alla realizzazione di un nuovo tracciato viario tra la stazione ferroviaria e la superstrada Orte-Civitavecchia, soddisfa ampiamente diversi requisiti delineati dalla Commissione europea e che per questo venga inserito nella progettualità nell’ambito di intervento del Recovery Plan.

Un nostro commento. Fin dalla campagna elettorale del 2016 – ed anche precedentemente in più’ occasioni – lopera  pubblica infrastrutturale che le forze politiche locali e che sul nostro giornale e’  stata   valutata più urgente per migliorare la qualità della vita della città di Orte – insieme allultimazione del Centro Salute Residenza Sanitaria Assistita di Petignano Borgo San Lorenzo per cui la regione Lazio eintervenuta con un cospicuo finanziamento – è sicuramente  la variante stradale di collegamento tra il parcheggio di Molegnano Stazione FF.SS. e larea interportuale e autostradale.

In questo senso, nell’ottica delle opere infrastrutturali finanziabili dal Recovery Plan  il  sindaco Angelo Giuliani si attiva e  scrive a Governo, Camera e Regione: “Una nuova infrastruttura a beneficio di tutto il Centro Italia”. Il collegamento tra stazione ferroviaria, Autostrada e Superstrada dei Due Mari sul tavolo dei progetti per l’utilizzo dei fondi europei.

Leggiamo nella missiva di presentazione del progetto da parte del sindaco Giuliani: “ Una nuova arteria che colleghi gli snodi della Città di Orte con tutto il Centro Italia. O più precisamente, per dirla con il Sindaco Angelo Giuliani, “Un progetto di ampio respiro che, cogliendo l’occasione fondamentale del recovery plan e dell’Alta Velocità, restituisca a Orte il ruolo fondamentale di centro strategico nazionale per la mobilità e la logistica”

Ricordiamo che il 6 ottobre scorso lAmministrazione comunale di Orte è stata ricevuta dal Capo di Gabinetto del Presidente della Regione Lazio, al quale ha fatto pervenire una ipotesi progettuale, inviata anche al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Presidente Commissione Bilancio della Camera dei Deputati.

Il progetto prevede la realizzazione di una nuova arteria viaria, da sottoporre in sede di piano nazionale per l’utilizzo dei fondi del recovery plan, che unitamente alle altre proposte pervenute dovrà essere valutato dal governo nazionale ai fini dellinserimento nel piano entro Aprile 2021.

“Si tratta di una rete infrastrutturale complessa, che si propone di unire tra loro gli snodi ferroviari e autostradale, che caratterizzano la viabilità della Città di Orte e attraggono ogni giorno decine di migliaia di persone. La prospettiva è chiaramente strategica per il Paese, coinvolgendo l’utenza dell’Umbria, del Reatino e del Viterbese, ma anche il traffico veicolare da e per la Capitale, oltre al bacino di utenza, di forte crescita potenziale, proveniente dalla direttrice di Civitavecchia, fondamentale polo turistico con la Superstrada con la superstrada in via di ultimazione.

L’inserimento di tale opera nel pacchetto di misure del recovery plan costituirebbe la naturale conseguenza della realizzazione della fermata del Treno Alta Velocità presso la stazione di Orte, con impegno in tal senso ribadito anche nell’incontro tra  il sindaco Giuliani e  il Capo di Gabinetto, cUn obiettivo, rilevante per tutto il Centro Italia, da perseguire in ogni forma e sede possibile.

“E’ un’opera di importanza strategica a prescindere dal colore dell’amministrazione – conclude il Sindaco – A tal fine, in vista dei prossimi incontri in programma con la Commissione Bilancio della Camera dei Deputati e, auspichiamo, con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, rivolgo un appello a tutte le forze politiche operanti sul territorio affinchè vogliano condividere l’iniziativa, ciascuno con i propri mezzi, per consentire a tutta la Comunità di poter contare su un’opera infrastrutturale che migliorerà sensibilmente le condizioni di vita”.

 

Un nostro commento alliniziativa del Comune di Orte per il Ponte sul Tevere.

L’ attuazione del programma da parte della maggioranza sulle cose da fare, anche nell’imminenza della scadenza elettorale comunale dei prossimi mesi di maggio-giugno, si  basa su una realistica programmazione con risorse da reperire rapidamente  in ambito regionale, governativo ed ora con il Recovery Plan europeo, oltre che tramite una gestione attenta della struttura comunale e, se necessario con consulenti “concludenti” in merito al reperimento di fonti di finanziamento certi e di rapida acquisizione, per opere pubbliche strategiche e servizi sociali, scolastici, di verde, arredo urbano e di pratica sportiva di accettabile livello.

A partire dalle prime battute della scorsa campagna elettorale comunale avevamo auspicato per la nuova amministrazione ed il nuovo consiglio comunale la creazione di un vero laboratorio responsabile ed esigente che programmasse le cose da fare, con risorse certe su cui sensibilizzare la regione Lazio con risorse europee e, se necessario, il Governo centrale e su cui avviare efficaci iter di reperimento di fondi in sede di programmazione europea.

In particolare per la variante stradale di collegamento tra il parcheggio di Molegnano FF.SS. e linnesto con la superstrada Orte-Viterbo, lInterporto e la stazione autostradale – opera prevista già nel Piano Regolatore degli anni Settanta del Novecento –  fondamentale per la viabilità e la conseguente qualità della vita non soltanto dello Scalo ferroviario, ma di tutto il sistema viario della città, con ricadute sulla viabilità provinciale, interregionale e nazionale – avevamo auspicato unintesa ampia tra le forze politiche rappresentate in Consiglio Comunale, oltre che di condivisione con i cittadini, tramite le Consulte, come testimonianza di compattezza e di necessario valore di irrimandabilità dellintervento nei confronti degli organi regionali e governativi ed europei, a cui richiedere fondatamente i necessari finanziamenti.

Peraltro da decenni – posso testimoniarlo per il periodo di assessorato alla Cultura e all’Istruzione negli anni ’90, vissuti insieme all’attuale sindaco Giuliani, allora assessore all’Urbanistica – si auspicava un necessario coinvolgimento organizzativo di consultazione e compartecipazione della provincia e dei comuni del comprensorio ,  come organismo sovraordinato di coordinamento e di sinergia tra i comuni del territorio, nella realizzazione di opere in qualche modo “complementari” e di collegamento, di interscambio con il servizio ferroviario e stradale, per cui le infrastrutture e la popolazione di Orte incontrano pesanti oneri e gravami in termini di intensificazione di traffico, di inquinamento e di negativa incidenza sulla qualità della vita.

Cosa che purtroppo non e’ stata praticata, in particolare e con la vicenda dell’aumento delle tariffe di sosta presso  il  parcheggio di servizio alla stazione ferroviaria in località  Molegnano.

Eravamo e siamo del parere, che, nel rispetto dei tempi tecnici di approntamento degli iter delle pratiche amministrative, vadano fortemente perseguite le opportunità di investimento pubblico su opere, manutenzioni ordinarie e straordinarie su strade ed edifici pubblici che incidono sulla Qualità della vita dei cittadini – la variante stradale dal parcheggio  di interscambio a servizio della stazione ferroviaria all’Area interportuale e autostradale non è più rimandabile e lo ribadiamo, dovrebbe essere perseguita con una vigorosa strategia condivisa da tutto il territorio – nel rispetto dei ruoli – da tutti i gruppi presenti a Palazzo Nuzzi, per agevolare quanto prima l’apertura di cantieri che generano occupazione imprenditoriali e di lavoro sul territorio, aree verdi e decoro urbano, opportunità di spazi di maggiore aggregazione sul territorio, con un agevolato sviluppo dell’area artigianale-piccolo industriale e con l’ avvio di opere  manutentive che mirino a risollevare la qualità della vita, da recuperare con gli strumenti messi a disposizione

Ricordo che, da quanto a noi noto, da anni la variante stradale che dovrebbe oltrepassare il fiume Tevere e collegare lo Scalo alla località Caldare  con l’Area Interportuale e autostradale era stata inserita tra le opere complementari dell’Interporto Centro Italia, dovrebbe essere opportunamente servita – nelle previsioni progettuali – anche da una pista ciclo-pedonabile, che costituirebbe il naturale prolungamento a beneficio della popolazione della pista già in parte realizzata nei pressi del Tevere.

I cittadini  si augurano una soluzione positiva e dei cantieri di questa variante stradale da tanto tempo attesa !