Intervista a Famiano Crucianelli presidente del Biodistretto della via Amerina e delle Forre e ad Antonella Litta di Medici per l’Ambiente sull’andamento della pandemia, della campagna di vaccinazione e gli sviluppi della “ripartenza”.
di Stefano Stefanini
Chi scrive ed il collega Gaetano Alaimo, abbiamo dedicato la trasmissione Fatti e Commenti, in onda questa settimana sugli schermi di www.teleorte.it e su www.newtuscia.it all’intervista concessa dalla dott.ssa Antonella Litta, referente dell’Associazione Medici per l’Ambiente per la provincia di Viterbo e responsabile nazionale della stessa per il settore delle acque e dell’inquinamento aereo e, in collegamento telefonico con il presidente del Biodistretto della Via Amerina e delle forre, on. Famiano Crucianelli.
Devo precisare che l’intervista e’ stata registrata prima della pubblicazione del Documento sui Siti idonei ad ospitare le scorie radioattive nucleari, e pertanto non ci sono riferimenti a questo fatto rilevantissimo per l’ambiente e la salute pubblica.
La campagna vaccinale, le misure di salvaguardia ambientale e un nuovo umanesimo integrale per lavoro, ambiente,

Il dott. Famiano Crucianelli: foto Altrapagina
formazione e giovani e qualità della vita nelle nostre città.
Questi i temi approfonditi nella nostra intervista di Fatti e commenti.
Un accenno finale e’ andato alla costituzione del Coordinamento “ Addio Pesticidi” recentemente avviato con ottime prospettive.Il presidente del Biodistretto dott. Famiano Crucianelli ha approfondito con noi le non soddisfacenti prospettive della programmazione della PAC apolitica Agricola Comunitaria per il 2021- 2027, che, così e’ stata delineata, non valorizzerebbe le colture e produzioni agricole biologiche. L’on. Crucianelli ha auspicato una revisione di tali indirizzi agricoli comuni, mettendo la qualità della produzione biologica al centro della programmazione futura. Un accenno e’ andato alla prospettiva di costituzione di un nuovo Biodistretto del Lago di Bolsena, sottolineandone l’assoluta validità, come ricondotto alla tutela richiesta per le acque del Lago di Vico minacciate da rischi dell’eccesso delle colture intensive.
Con la dott.ssa Antonella Litta di Medici per l’Ambiente abbiamo approfondito in primis la costituzione del Coordinamento “Addio Pesticidi” e in particolare la situazione socio sanitaria della Tuscia e del Lazio , in questo periodo di campagna vaccinale, e di ancora aperta lotta al Virus, con uno specifico riferimento alla salute pubblica da tutelare dall’abuso di inquinamento, dall’ utilizzo eccessivo della chimica in agricoltura e nell’industria, in relazione a scelte spesso solo di mercato e non di tutela della salute e del benessere della collettività .
Nella parte finale dell’intervista ho invitato la dott.ssa Litta a formulare un ricordo di mons. Dante Bernini, vescovo emerito di Albano e vice presidente dal 1983 al 1986, della Commissione delle Conferenze Episcopali Europee.
Il riferimento e’ andato alla sensibilità e profondità culturale e umana del vescovo nativo della Quercia di Viterbo, al contatto che mons. Dante ebbe con San Giovanni Paolo II, essendo vescovo di Albano, nella cui giurisdizione ricade la sede papale estiva di Castel Gandolfo e alla testimonianza e aiuto morale e umano che “don Dante” ha saputo donare con assiduità e impegno nel suo lungo servizio episcopale.
Nella fase di ripartenza dalla crisi sanitaria e a sei anni anni dalla pubblicazione dell’enciclica Laudato si’, indirizzata ai Fedeli da papa Francesco il 24 maggio 2015, la “riflessione insieme gioiosa e drammatica” che ha segnato una svolta nella storia della Chiesa, non meno che nel pensiero ecologista.
Hic et nunc, qui ed ora, quando la vaccinazione appare ridimensionare, ma non ancora definitivamente vinto il virus ci ritornano al pensiero ed all’azione le parole cruciali della Lettera Enciclica che caratterizzerà universalmente l’epoca che stiamo vivendo:
“Non c’è ecologia senza giustizia e non ci può essere equità in un ambiente degradato”, così scriveva allora il pontefice, esponendo in modo potente e chiaro la necessità di un nuovo inizio, di una cura scrupolosa della Natura come casa comune e delle periferie umane, urbane ed esistenziali, degli ultimi, affermando i principi di un’ecologia integrale, spirito e umanità, contro un’economia fondata spesso caratterizzata da un consumismo esasperato e la cultura dello scarto, dei beni materiali e, ancora più grave degli emarginati, degli ultimi della società e dell’economia.
La nostra intervista sine’ conclusa con l’augurio di una sconfitta definitiva di questi ed altri virus, Vittoria che dipende dai singoli e dalla collettività impegnati in un nuovo Umanesimo.
Buona visione !!!