NewTuscia – VITERBO – In Tuscia i cavalli sono stati da sempre animali apprezzati fin dai tempi degli etruschi, che si servivano dell’animale non solo per il trasporto merci o personale ma anche per svolgere più agevolmente i lavori nei campi. Nei secoli la passione per i cavalli non si è esaurita, infatti attualmente sul territorio ci sono più di 40 centri ippici in cui i cavalli vengono accuditi, curati e addestrati per offrire ai fantini moderni il massimo delle prestazioni. Ma quali sono gli aspetti psicologici del nostro amico equino? Impariamo a conoscerli per relazionarci meglio con esso. Non tutti sanno che i cavalli adorano giocare, tanto è vero che fin da quando sono dei puledri iniziano subito a giocare divertendosi a dare piccoli morsi alla madre. Questi momenti che il puledro dedica al gioco o alla socializzazione con i propri simili sono molto importanti per la sua stabilità emotiva in quanto più si dedicherà al gioco più crescerà tranquillo e in salute. Spesso quando si diventa proprietari di un puledro si entra in uno stato di apprensione dovuta alla paura che il nostro piccolo amico possa in qualche modo farsi del male per cui si tende ad isolarlo dagli altri, ebbene, niente di più sbagliato! Il contatto tra puledri, che spesso giocano a lottare, saltano o si inseguono, è utile per imparare a ritagliare un ruolo nel branco, all’interno del quale si stabiliscono anche dei legami importanti e duraturi. Questo è uno dei motivi per cui bisogna favorire il più possibile l’incontro tra puledri quindi via libera a morsi, piccoli urti e graffi perchè costituiscono esperienze di crescita attraverso le quali l’animale diventa forte e sicuro. Inoltre è utile sapere che tutto ciò che il cavallo imparerà stando in branco, da puledro, sarà utile per stabilire il rapporto da adulto con un futuro addestratore. Anche per gli esseri umani il gioco rappresenta una tappa importante, il bambino inizia a giocare fin da subito con le dita e i capelli della mamma per poi iniziare a socializzare con altri adulti e con i bambini. I momenti di svago sono necessari anche da adulti, ecco perchè si coltivano diverse passioni come quella di giocare alle carte o tentare la fortuna alla lotteria attraverso le piattaforme online autorizzate dall’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato. Nell’epoca del coronavirus, che ha determinato la chiusura prudenziale di sale gioco e ricevitorie, la dea bendata viaggia online sul sito di Eurojackpot, la lotteria che con i suoi premi milionari consente agli europei di realizzare i sogni di una vita.
L’evoluzione del gioco nel cavallo adulto
Come avviene per gli uomini, anche per il cavallo adulto il gioco rimane un’attività fondamentale per controllare lo stress sebbene venga praticata in modo diverso. Visitando le scuderie non è raro vedere un cavallo adulto giocare dentro al recinto con delle palle di gomma dura di grandi dimensioni, che l’animale si diverte a spingere ottenendo come ricompensa una zolletta di zucchero. Nel presentare un gioco ad un cavallo adulto si dovrà per forza tenere conto del suo temperamento, di conseguenza se il nostro amico equino è tranquillo non ci sarà nessun problema ad interessarlo mentre se il suo spirito è ribelle bisognerà invogliarlo ponendosi nel modo più delicato possibile. L’addestramento è una sorta di gioco ad alti livelli che il cavallo compie da adulto quando incontra l’essere umano. Il compito primario dell’addestratore deve essere quello di non stressare l’animale e di mantenerlo in uno stato di benessere sia fisico che pisichico. Per raggiungere lo scopo con un allenamento sano e proficuo bisogna capire cosa si può e cosa non si può ancora fare, inoltre è necessario conoscere bene la struttura anatomica del cavallo per inquadrarne le possibili potenzialità. L’empatia che si viene a creare tra cavallo e addestratore è molto importante per portare a buon fine la missione.
https://pixabay.com/it/photos/cavalli-animali-natura-cavallo-1984977/