NewTuscia – Viterbo. Consueto appuntamento con l’analisi del giorno dopo.

Il pareggio ottenuto ieri da parte della Viterbese firmata Boccolini, restituisce un minimo di serenità all’ambiente.
Chiunque sarà il mister che siederà in panchina Sabato 21 Novembre per Juve Stabia-Viterbese, gradirà sicuramente la settimana di pausa che la squadra si appresta a vivere, data l’esclusione del Trapani. Potrebbero essere infatti giorni decisivi, sia per ritrovare alcuni giocatori, sia per inculcare i propri dettami tattici alla squadra. Perché sarà sicuramente 3-5-2, la rosa sembra strutturata per quel modulo, ma i moduli possono avere interpretazioni diverse.

 

Intanto la piazza “si gode” questo punticino ottenuto ieri che fa morale. Prestazione sufficiente per una squadra che nei primi minuti del primo tempo ha provato ad essere più artefice del proprio destino, alzando il baricentro e cercando di costruire trame dal basso.
La prima cosa che salta all’occhio nel match di ieri, è la posizione di Bezziccheri in fase di non possesso palla : il centrocampista ex Lazio si alzava rispetto agli altri due compagni di reparto, al fine di sporcare il giro palla avversario e pressare i portatori di palla. Non a caso, al decimo minuto, la prima ammonizione se l’è presa proprio quest’ultimo, su un tentativo di recuperare un pallone precedentemente perso.

Questa idea tattica, per quanto non abbia portato la squadra ad avere grandissime azioni da gol (ricordiamo che la rete del pareggio è avvenuta con un azione “Mauriziana”, con lancio lungo di Mbende) ha costretto dall’altra parte al lancio lungo da parte dei nero-verdi.
Oltre a ciò, avere un giocatore costantemente tra le linee (anche Palermo lo può fare), può aiutare anche la coppia d’attacco, che troppe volte in questa stagione è apparsa isolata. Può altresì portare i centrocampisti gialloblù a provare più spesso il tiro dalla distanza, considerando che ne Palermo, ne Bezziccheri sembrano carenti sotto questo fondamentale. Di quest’ultimo si può portare ricordare la rete al Rende nella precedente stagione, tanto per fare un esempio.

In questo calcio moderno, dove ormai quasi tutte le compagini hanno il “vizio” di partire dal basso, l’idea di pressare alti può essere decisiva. Nel match di ieri infatti, soltanto un passaggio sbagliato di Rossi ha impedito i suoi di passare in vantaggio, proprio su un appoggio sbagliato del portiere avversario.
Mister Maurizi ha sempre dichiarato di volere molta pressione in quella porzione di campo, purtroppo tra infortuni vari e motivazioni che ovviamente non possiamo conoscere, l’idea è rimasta soltanto teorica.

Probabilmente non sarà Alessandro Boccolini il prossimo allenatore della Viterbese, ma un possibile punto di svolta potrebbe proprio essere questo, a prescindere da chi firmerà il contratto stilato dal Presidente Romano : avere una squadra corta e aggressiva, che non subisca passivamente la squadra avversaria e che attacchi la porta anche con gli esterni, finora mai in gol.
Non crediamo che alla coppia Rossi-Tounkara interessi molto apparire come due dispersi nella metà campo avversaria.

(Foto presa dal sito “Us Viterbese 1908”)