lLorenzo Vannucci
NewTuscia – ROMA – Il Governo si prepara nuovamente a sigillare il Paese. Lo farà in modo differente rispetto a quanto è avvenuto a Marzo, altrimenti “il rischio è quello di non garantire misure necessarie alle aree più a rischio” ha spiegato il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel corso del suo intervento alla Camera dei Deputati. L’Italia sarà quindi divisa in tre aree, ognuna delle quali avrà un proprio fattore di rischio e ognuna delle quali avrà restrizioni ad hoc, restrizioni che saranno ulteriori rispetto a quanto verrà disposto su tutto il territorio nazionale.
Non appena sarà promulgato il nuovo Dpcm infatti su tutto il Paese scatteranno le seguenti restrizioni: “in tutto il Paese – ha elencato il Presidente del Consiglio – si chiuderanno centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi. Intendiamo chiudere anche sale scommesse e sale per i videogiochi. Chiuderanno musei e mostre, ridurremo al cinquanta per cento la capienza del trasporto pubblico. Torneranno a distanza le scuole superiori. Interverremo in maniera ancora più restrittiva nelle aree dove l’indice di contagio sarà più alto”.
Oltre a questo si segnala come anche gli spostamenti subiranno delle limitazioni: non solo non sarà possibile spostarsi tra regioni che hanno un diverso coefficiente di rischio, ma non si potrà nemmeno uscire dalle proprie abitazioni “nelle ore più tarde” ha scandito il Premier. Il fatto che ancora non sia stato indicato un orario può dipendere dal fatto che verranno indicati differenti orari a seconda del tasso di rischio dell’area in cui si risiede. In ogni caso, come fu per il lockdown a Marzo, il divieto di spostamento e di circolazione decade nel momento in cui si presentino motivazioni lavorative, di salute o di chiara ed evidente necessità. Come detto a queste restrizioni se ne aggiungeranno altre, che ancora devono essere illustrate, che andranno ad interessare le aree in base al loro indice di rischio.
“La nostra priorità, oggi come in primavera, è – ha sottolineato il Presidente del Consiglio – garantire a tutta la popolazione la salute, elemento fondamentale per poter fruire di tutti i diritti fondamentali. Siamo consapevoli della frustrazione e della rabbia insite in parte della popolazione . Ma è bene sottolineare che tanto più saremo ligi alle nuove restrizioni, prima potremo allentare queste misure. Il Governo non intende arretrare di un millimetro nel suo proposito di garantire tutto il sostegno necessario per tutto il tempo necessario e per le quantità necessarie per superare questa crisi economica e finanziaria”.
“Anche in un momento così drammatico – ha concluso il Presidente del Consiglio – non possiamo permetterci di distogliere lo sguardo verso il futuro. Non conosciamo ancora il volto dell’Italia che verrà, ma sappiamo che sarà molto cambiata. Mi permetto di rivolgere un appello a tutte le forze del Paese: restiamo uniti, in nome di quei valori che sono alla base e a fondamento del nostro quadro costituzionale”.