Stefano Stefanini
Il Biodistretto della Via Amerina organizza a Gallese il Convegno del 23 ottobre
NewTuscia – GALLESE – Riceviamo e pubblichiamo. E’ stato programmato per venerdì 23 ottobre prossimo il convegno “Verso le comunità energetiche” che si svolgerà presso il Museo Comunale di Gallese e vedrà la presenza di politici, amministratori locali, mondo dell’impresa e del settore della produzione dell’energia.
Il convegno è l’avvio di un percorso che il Biodistretto della Via Amerina e delle Forre vuole intraprendere per arrivare alla Comunità energetica ovvero la possibilità per cittadini, associazioni ed imprese di produrre energia da fonte rinnovabile e di auto consumarla.
Un percorso in cui il Biodistretto avrà al suo fianco Legambiente ed il Kyoto Club, avendo ben presente i miglioramenti della legislazione che andranno fatti a breve.
Oltre il 40% dell’elettricità prodotta in Italia proviene da fonti rinnovabili, ma questa percentuale va incrementata sostanzialmente se vogliamo affrontare la crisi climatica e gli obiettivi che l’Europa si è prefissata nei prossimi dieci anni.
Il Biodistretto è attore della transizione energetica del suo territorio e, a sostegno di questo percorso, si avvarrà del nuovo progetto ReDREAM, in cui i cittadini-consumatori renderanno ancora più efficiente l’uso delle energie rinnovabili.
ReDREAM è l’ultima iniziativa europea del progetto Bridge-Horizon2020 ed avvia le sue attività, in Italia, con questo convegno. Il progetto si basa sulla possibilità che i singoli consumatori, cambiando comportamento, possono utilizzare l’energia rinnovabile in modo più efficiente ed economico, contribuendo così a proteggere l’ambiente.
Anche se più del 24% dell’energia mondiale è ora prodotta in modo sostenibile, l’elettricità
originata da parchi solari o eolici non può ancora essere immagazzinata in grandi quantità. Questo limita il loro uso efficiente. Il progetto ReDREAM è ora destinato a rivoluzionare il modo in cui utilizziamo le energie rinnovabili.
ReDREAM è un progetto finanziato dall’UE e coordinato dall’Universidad Pontificia Comillas di Madrid, di cui il Biodistretto della Via Amerina e delle Forre è partner e responsabile dell’azione dimostrativa che si svolgerà in Italia, nel Comune di Gallese e con il coinvolgimento diretto di 200 consumatori. Nel progetto, a sostegno dell’azione nel Biodistretto, ci saranno due altri importanti partner italiani, CIVIESCO e RIMOND.
Come sottolineato dal dott. Francesco Ferrante, vice presidente del Kyoto Club e Responsabile Area Ricerca, sviluppo e relazioni internazionali e Coordinatore Comitato di Indirizzo del Bio-distretto della Via Amerina e delle Forre “L’obiettivo di ReDREAM è mettere il consumatore al centro della transizione energetica grazie a un radicale ripensamento del sistema elettrico che permetterà di guardare in un modo completamente nuovo l’uso dell’energia.
L’accento sarà posto sull’efficienza energetica, l’energia prodotta localmente e la flessibilità dell’utilizzo dell’energia da parte delle persone.
Per coinvolgere pienamente i consumatori, ReDREAM definirà un ecosistema di tutti i principali attori del sistema elettrico: mentre prima le società dettavano i prezzi e le quantità di acquisto, ora l’obbiettivo è che il consumatore deve avere voce in capitolo. Per raggiungere questo obiettivo, il progetto si basa su una tecnologia all’avanguardia – come Servizi cloud e intelligenza artificiale – che è alla base dell’ecosistema e che deve essere pronta per il mercato entro i prossimi tre anni. ReDREAM offre trasparenza, crea fiducia e dà potere all’utente finale.
Il nuovo ecosistema sarà progettato per gestire in modo ottimale le risorse energetiche e coinvolgere le persone più attive nella transizione energetica. Se le persone sono flessibili nell’uso dei climatizzatori, riscaldamento, congelamento ed elettromobilità, si potrà ottenere una maggiore efficienza energetica. I benefici al consumatore saranno bollette più basse, comfort migliore e tecnologia per la casa che la renderanno più bella ed efficiente.
Tutti gli attori che verranno coinvolti nel progetto come imprese, architetti, urbanisti, ingegneri e ricercatori potranno condividere la propria conoscenza ed esperienza dell'”ecosistema”, contribuendo a promuovere un uso più sostenibile di rinnovabili in futuro.
Il team internazionale prevede di implementare i primi test di comunità in Spagna, Italia (nel Comune di Gallese), Inghilterra e Croazia già nel 2021.