di Stefano Stefanini

NewTuscia – Con 812 eventi organizzati in tutta Italia, online e all’estero, il Festival si conferma la più grande manifestazione di sensibilizzazione e diffusione della cultura della sostenibilità.

La pandemia non ha fermato il Festival dello sviluppo sostenibile dell’ASviS. Con 812 eventi organizzati in tutto il Paese e nel mondo, grazie alla collaborazione del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale,  la manifestazione giunta alla sua quarta edizione ha coinvolto e sensibilizzato anche quest’anno decine di milioni di persone, soprattutto giovani.

Un successo che conferma l’importanza dell’iniziativa i cui risultati sono stati presentati stamane alle istituzioni durante il tradizionale evento conclusivo, che si è svolto al Ministero degli Esteri.

Durante l’incontro, il Presidente dell’ASviS Pierluigi Stefanini e il Portavoce dell’ASviS Enrico Giovannini hanno illustrato le novità dell’edizione del Festival di quest’anno, le riflessioni e le proposte emerse durante 17 giorni di manifestazione. L’evento di oggi ha coinciso anche con la presentazione del Rapporto ASviS 2020 “L’Italia e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile”, analisi con la quale l’Alleanza, grazie al contributo di più di 600 esperti delle oltre 270 organizzazioni aderenti, misura ogni anno l’andamento del Paese verso l’Agenda 2030, ne evidenzia i punti di forza e le criticità e avanza proposte concrete per politiche volte alla sostenibilità economica, sociale e ambientale.

“Il Festival dimostra ancora una volta il forte interesse della popolazione, delle imprese, dei giovani, delle reti della società civile per le tematiche che riguardano il futuro, il benessere e la protezione del pianeta”, ha commentato il Presidente dell’ASviS Pierluigi Stefanini.

 “La pandemia ha rafforzato il bisogno di risposte concrete e il successo che ha ottenuto ledizione di questanno ci incoraggia nel nostro lavoro di continua e costante sensibilizzazione. Le istanze che sono emerse da questa manifestazione, soprattutto quelle delle giovani generazioni, ci spingeranno a cercare sempre nuovi spunti per coinvolgere fasce sempre più ampie della popolazione”.

Nonostante lo spostamento del Festival in autunno a causa dell’emergenza sanitaria e le nuove modalità della manifestazione organizzata in forma “ibrida” (in presenza e online) nel rispetto delle regole di distanziamento, il Festival si è confermato anche quest’anno come la più grande iniziativa per diffondere la cultura della sostenibilità e la conoscenza dell’Agenda 2030: dal mondo imprenditoriale a quello accademico, dalle scuole di ogni ordine e grado agli operatori dell’informazione, dalle università alle organizzazioni della società civile, alle istituzioni culturali. Una mobilitazione riconosciuta dall’Onu come un unicum a livello internazionale.

Nel complesso, gli eventi principali del Festival trasmessi in diretta streaming hanno raggiunto 24,8 milioni di persone e le visualizzazioni sono state 1,6 milioni. Il concerto di Paolo Fresu e Daniele di Bonaventura organizzato in occasione del quinto anniversario dell’Agenda 2030 è stato visto da oltre 15mila persone solo sui canali ASviS. Gli hashtag ufficiali della campagna #FestivalSviluppoSostenibile e #ORADIAGIRE diffusi dai canali dell’ASviS hanno raggiunto complessivamente 50 milioni di impressions.

“Il Festival si è svolto nel pieno del dibattito sul futuro del Paese, che soffre la profonda crisi causata dall’emergenza pandemica”, ha sottolineato il Portavoce dell’ASviS Enrico Giovannini. “Tutti i nostri sforzi vanno nella direzione di misurare la sostenibilità attraverso strumenti analitici, di avanzare proposte e sollecitare azioni da parte delle istituzioni e della politica per non perdere le opportunità offerte dalla straordinaria mobilitazione di risorse economiche, europee e nazionali. Quest’anno i territori, le città, le regioni sono state particolarmente attive e propositive, sottolineando l’esigenza di politiche coordinate e sistemiche, che possano servire a realizzare quella transizione giusta” nella direzione del Green Deal e tutelare il principio di giustizia intergenerazionale posto alla base della definizione di sviluppo sostenibile”.

In sintesi i contributi  al dibattito politico e culturale presentati durante il Festival:

Il rinnovo del Patto di Milano – Le 11 organizzazioni imprenditoriali aderenti all’ASviS hanno rinnovato l’impegno per lo sviluppo sostenibile per promuovere, in linea con l’Agenda 2030, l’innovazione dei modelli di business, la partnership con i portatori dinteresse e luso della finanza etica e responsabile e hanno proposto al Governo una Agenda per la giusta transizione”:

Il documento di sintesi su Finanza e sviluppo sostenibile” – Realizzato dal Gruppo di Lavoro dell’ASviS sulla Finanza per lo Sviluppo Sostenibile, il documento fornisce un quadro di riferimento condiviso sui temi della finanza per lo sviluppo sostenibile per formulare proposte operative per il contesto italiano. Una guida per enti finanziari, imprese, organizzazioni e cittadini.

Il documento di posizione su Cibo, città, sostenibilità. Un tema strategico per l’Agenda 2030″- Realizzato sulla base di un’idea condivisa con i membri del Gruppo di Lavoro dell’ASviS sul Goal 2, il documento si pone l’obiettivo di fornire un quadro di riferimento condiviso sulle relazioni tra cibo e sostenibilità, nella convinzione che attraverso un’alimentazione sana e sostenibile si possa generare un impatto positivo sulla riduzione della fame, il raggiungimento della sicurezza alimentare e la promozione di pratiche agricole urbane e periurbane più sostenibili.

Il “position paper” su Salute e non solo sanità” – Realizzato dal Gruppo di Lavoro dell’ASviS sul Goal 3, il documento individua 10 aree nelle quali realizzare progetti e investimenti finalizzati alla ricostruzione innovativa del sistema della salute italiano per tre delle quali vengono esposte proposte concrete di progettualità verso le quali indirizzare gli investimenti.

Il documento di sintesi su Produzione e consumo responsabili” – Realizzato dal Gruppo di Lavoro dell’ASviS sul Goal 12 (Consumo e produzione responsabili), il documento fornisce un quadro condiviso sui temi della produzione, del consumo e della finanza responsabile, partendo da normative ed esperienze per formulare proposte operative per il contesto italiano. Una “guida” in continuo aggiornamento che declina i target del Goal 12, mettendo in evidenza le priorità di intervento.

La Carta di Roma 2020 – Durante il Festival è stata presentata la Carta di Roma, documento dedicato ai diritti culturali (come definito dallArt. 27 della Dichiarazione Universale di Diritti dellUomo) e al loro ruolo nello sviluppo di città e territori sostenibili evidenziando la necessità di considerare questa dimensione come essenziale e indispensabile per lo sviluppo di società eque e inclusive.

Tra le  altre novità del Festival 2020

I gemellaggi con altre iniziative e altri Festival che si sono svolti durante lo stesso periodo e che hanno stabilito delle importanti connessioni e forme di collaborazione: Urbanpromo Green 2020, Umbria green festival, Climbing for climate, Festival Francescano 2020, il Salone della Csr e dell’Innovazione sociale, Link festival del giornalismo, Mantova food & science festival, Settimana dello spazio 2020, Terra di tutti film festival, Regeneration 2030.

Significativa la partecipazione delle città e delle regioni all’iniziativa “Territori e ASviS per l’Agenda 2030”, in particolare le città di Bari, Padova, Parma, Roma, Taranto e le regioni Liguria, Puglia e Sardegna e le  illuminazioni artistiche a Roma, Torino e Taranto, rispettivamente della Piramide Cestia, della Mole Antonelliana e del Castello Aragonese.