NewTuscia – SUTRI – Il sindaco di Sutri, Vittorio Sgarbi, alle osservazioni sulla sua ordinanza risponde in questo modo:
“Non è obbligatorio essere spiritosi . Resta il fatto che la comunicazione ha leggi che non prevedono commenti meschini. E la mia difesa dei sani a Sutri è arrivata in tutto il mondo, a vantaggio della città come prova il crescente turismo.
Le meschinità in barella servono a legittimare gli evasori fiscali, contro i quali il vicesindaco Lillo Di Mauro ho tentato una risposta con l’incremento dello 0,2% della addizionale IRPEF. Certo chi non pagava continuerà a non pagare, ma i servizi i cittadini lì pretendono. In ogni caso, io non ho condiviso le decisioni del vicesindaco, che ha agito in autonomia e in buona fede. E sono convinto che se tutti pagassero il dovuto non sarebbero necessari provvedimenti come questo”
Vittorio Sgarbi, sindaco di Sutri
