A Quartieri dell’Arte in prima nazionale “L’asino” di Jon Jesper Halle
NewTuscia – VITERBO – Tra i castagni centenari dei Giardini di Ararat (Bagnaia – VT) è di scena l’anima di una donna in cerca di fuga, raccontata da uno dei più importanti autori del teatro norvegese contemporaneo: “Aiutatemi. Non posso più stare qui. Non ho mai chiesto di stare qui. Per favore, se riuscite a vedermi, aiutatemi.”
19/20 Settembre | ore 12.00 | Giardini di Ararat – Bagnaia
L’ASINO
di Jon Jesper halle
con Stefano Sabelli e Anna Paola Vellaccio
regia di Gianluca Iumiento
Una coproduzione Quartieri dell’Arte con KHIO Oslo, Florian Metateatro e Teatri Molisani
Kari si sente intrappolata nella propria vita, nel proprio passato, prigioniera di una società di cui non si sente parte e per questo vuole fuggire, andare in un altro posto. Ma è davvero possibile? Esiste un altro posto dove andare se noi rimaniamo gli stessi di prima? Cambiamento, mutazione, metamorfosi e trasformazione: è questo il viaggio della donna protagonista del dramma di Jon Jasper Halle, una delle firme più importanti del teatro norvegese contemporaneo. L’asino, con la regia di Gianluca Iumiento, è in scena a Bagnaia sabato 19 e domenica 20 settembre (ore 12), tra i castagni centenari dei Giardini di Ararat. Una coproduzione di Quartieri dell’Arte con KHIO Oslo, Florian Metateatro e Teatri Molisani. Il testo esplora il desiderio viscerale di immaginarsi rapiti, sradicati da tutto e da tutti, lontano dagli occhi della gente e in fondo anche dai propri. Nella commedia ci sono solo due personaggi, Kari (Anna Paola Vellaccio) e la Voce (Stefano Sabelli). L’azione nel testo è la fuga di Kari da una società della quale non vuol più far parte, verso una della quale non conosce ancora niente.
La piece inizia con Kari che urla: “Aiutatemi. Non posso più stare qui. Non ho mai chiesto di stare qui. Per favore, se riuscite a vedermi, aiutatemi.” Il personaggio della Voce le risponde e promette di aiutarla, a patto che lei racconti tutta la verità sulla propria storia. In questo modo i due si imbarcano in un lungo e difficile viaggio comune. La Voce sfida costantemente Kari con nuovi interrogativi, lei risponde raccontando e confidandosi. In questo modo viaggiano insieme e migrano di posto in posto. L’azione è un intreccio tra il piano narrativo realistico – la storia di Kari – quello satirico – una critica della claustrofobica società norvegese – e quello mistico e metaforico – dove la narrazione prende improvvisamente forme mitologiche. Kari sogna di fuggire, la voce l’aiuterà a farlo, ma il prezzo da pagare sarà molto alto.
L’asino è un testo polivocale, in cui il linguaggio è il vero motore del dramma, secondo le teorie di scrittura elaborate da Paul Castagno all’inizio del secolo (New Playwriting Syrategies, 20001). La realtà eterogenea nelle nostre società si riversa nel panorama drammaturgico e crea contaminazioni: un acquario linguistico che diventa anche uno zibaldone metalinguistico: un modus vivendi narrativo contaminato e plurilingiustico.
Jon Jesper Halle (1956) è scrittore, drammaturgo e professore di scrittura alla Oslo National Academy of the Arts. Dal suo debutto, nel 1984, ad oggi ha scritto quasi 40 testi per il teatro e la televisione. Tra le sue opere più famose “Dagenes Lys”, vincitrice del National Ibsen Award per la scrittura nel 1996 e “Lilleskogen”, vincitrice del premio Hedda nel 2004. Il suo lavoro di drammaturgo è di ispirazione per molti giovani scrittori.
In questi giorni è sempre aperta, nell’ex chiesa degli Andalami di Viterbo fino al 12 ottobre, la mostra “Vago Fiore”, con i pannelli di Francesco De Grandi su tappeto vocale-sonoro di Gian Maria Cervo (voci di Michela Andreozzi, Alessio Boni, Massimiliano Bruno, Viola Graziosi, Monica Nappo, Graziano Piazza, Claudio Santamaria e Francesco Scianna).
La kermesse ha dato ufficialmente il via alla XXIV edizione del Festival Internazionale Quartieri dell’Arte, che prosegue fino a giovedì 5 novembre, con spettacoli, installazione e eventi in tutta la Tuscia, con un programma sempre molto attento alla cultura e alla memoria del territorio, e alla pluralità dei linguaggi. “Con drammaturgie barocche su fatti e figure dell’epoca barocca risuonano drammaturgie barocche e polivocali contemporanee” – dichiara il direttore artistico – “Mentre personaggi caravaggeschi come lo stesso Merisi, Cecco Boneri, e Artemisia Gentileschi vengono, attraverso varie opere programmate al Festival, accostati a figure che li hanno preceduti o che sono loro succedute, da Giulia Farnese a Ipazia, da Santa Caterina ai fratelli Veber, da Sebastiano del Piombo a Alejandro Moreno, protagonista della stagione barthesiana del teatro di drammaturgia che produsse anche i capolavori di Sarah Kane.”
Tra le proposte offerte citiamo lo spettacolo di Laura Curino, diretta da Consuelo Barilari in Caterina, Artemisia, Ipazia… e le altre (25 settembre a Viterbo), The way it sounded (27/28 settembre a Bomarzo), installazione sonora site specific curata da Arturo Annecchino e altri compositori, che con la partecipazione di artisti visivi, performer, modelli e attori rievocherà la storia secolare di Palazzo Orsini. L’arte figurativa torna protagonista con Gianni Politi, in un allestimento dedicato al Cecco di Caravaggio: I morti non muoiono. L’amico di un mio amico è mio amico, in scena (18 ottobre / 25 ottobre) a Bomarzo e a Bagnaia, dove è custodito un prezioso affresco del pittore allievo di Michelangelo Merisi. Berlino Non è Tua di Alejandro Moreno, rivisitata da Gian Maria Cervo e Alberto Pichardo y Gallardo per la regia di Alessio Pizzech, con Turi Moricca (14/16 ottobre a Tuscania). Si chiude il 5 novembre con l’allestimento – diretto dal norvegese Martin Thomas – dell’ultimo testo del giovane autore turco Rasim Erdem Avşar, già vincitore della “Eu Collective Plays Playwriting Competition in Memory of Matteo Latino”: Dark Pink.
Info e prenotazioni
+39 347 8874694
ufficiostampaquartieridellarte@gmail.com
CALENDARIO
2 settembre / 5 novembre 2020
02 Settembre/15 Ottobre | Ex-Chiesa degli Almadiani – Viterbo PRIMA ASSOLUTA
Dal Martedì al Venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00 Sabato e Domenica dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00
VAGO FIORE. Ri-immaginando il Trasporto della Macchina di Santa Rosa del 1690.
Mostra-Installazione-performance (Dance & Theatre Version).
Impianto visivo e disegni: Francesco De Grandi. | Drammaturgia del tappeto vocale-sonoro: Gian Maria Cervo | A cura di Loredana Parrella e Marcello Carriero
Una coproduzione del Festival con Cie Twain, La Dramaturgie e Sound design Fox Sound. In collaborazione con il Centro Studi Santa Rosa
10 Settembre | ore 17.00 | Diretta Streaming tramite la pagina Facebook Quartieri dell’Arte
FREETIME
Di Gian Maria Cervo e i Fratelli Presnyacov | Regia di Pierpaolo Sepe | Con Cesare Ceccolongo, Chiara Degani, Gregorio De Paola, Riccardo Festa, Noemi Francesca, Martina Galletta, Giorgia Masseroni, Giuseppe Orsillo.
Prodotta dal Festival Quartieri dell’Arte per il Teatro Reale di Zetski Dom – Cettigne- Montenegro in coproduzione con la Dramaturgie
19/ 20 Settembre | ore 12.00 | Giardini di Ararat – Bagnaia
L’ASINO
Di Jon Jesper Halle | Regia di Gianluca Iumiento | con Stefano Sabelli e Anna Paola Vellaccio
Una coproduzione del Festival con KHIO Oslo, Florian Metateatro e Teatri Molisani
PRIMA NAZIONALE ASSOLUTA
25 Settembre | ore 20.30 | Piazza San Lorenzo – Viterbo – PRIMA ASSOLUTA
LA GENTE DI MONTMARTRE TIRA IL DIAVOLO PER LA CODA
Una performance di Yoris Petrillo
Una produzione Associazione Culturale Twain
25 Settembre | ore 21.00 | Piazza San Lorenzo – Viterbo
CATERINA ARTEMISIA IPAZIA…E LE ALTRE
Di Laura Curino e Patrizia Monaco / Regia Consuelo Barilari / Con Laura Curino Openwork del progetto omonimo di drammaturgia collettiva
27 Settembre | ore 21.00 | PRIMA ASSOLUTA
28 Settembre | ore 00.30 | Palazzo Orsini – Bomarzo
THE WAY IT SOUNDED
Installazione e performance di Arturo Annecchino | Con Elisabetta Mazzullo | Musica dal vivo: Arturo Annecchino
02/04 Ottobre ore 17.00 | Borgo/Bassano in Teverina PRIMA NAZIONALE
I VEBER
Un ciclo drammaturgico dedicato ai fratelli Jean e Pier rispettivamente pittore e drammaturgo | a cura di Gabriele Paupini | ALT QVM in collaborazione con il Festival
3 Ottobre | ore 19.00-19.30-20.00 | Palazzo Orsini – Bomarzo
LO STUFATO
Scritto e diretto da Flavio Murialdi | Con Flavio Murialdi e Massimo Risi
05/10 Ottobre, 12 e 13 Ottobre 2020 | Tutti i giorni alle 13.00 | Sabato 10 Ottobre alle ore 20.00 Vari Locali di Viterbo – PRIMA MONDIALE
THE WAY IT SOUNDED
Una co-realizzazione del Festival con Haiku e La Dramaturgie | Guest Artist: Federico Paris
11 Ottobre | ore 12.00 | Castello Farnese – Carbognano
MOLLY BLOOM
Da Joyce | Diretto e interpretato da Diana Höbel | Produzione Trento Spettacoli
14/16 Ottobre | ore 21.00 | Teatro Pocci – Tuscania PRIMA NAZIONALE
BERLINO NON È TUA
Di Alejandro Moreno | Traduzione di Gian Maria Cervo e Alberto Pichardo y Gallardo |
Regia di Alessio Pizzech | con Turi Moricca | Produzione Sicilia Teatro
17 Ottobre 2020 ore 17.00 – Piazza Umberto I – Bassano Romano PRIMA ASSOLUTA
CARAVAGGIO E IL TEATRO
Di e con Gianni Papi
18 Ottobre 2020 a partire dalle ore 12.00 | Piazza Umberto I – Bassano Romano PRIMA NAZIONALE
CECCO DEL CARAVAGGIO
di Gian Maria Cervo e Francesco Di Mauro
THE CECCO CYCLE Poesie di AlbertOstermaier
CARAVAGGIO E IL TEATRO
23 Ottobre ore 21.00 Palazzo Gallo – Bagnaia PRIMA ASSOLUTA
24 Ottobre ore 23.30
25 Ottobre ore 20.30
I MORTI NON MUOIONO. UN AMICO DI UN AMICO È UN MIO AMICO
Di Gianni Politi | Regia di Riccardo Festa | con Cesare Ceccolongo Luigi Cosimelli e Massimo Risi |
ANNA OSSO | Una coproduzione del Festival con Urteatro e La Dramaturgie
A partire dalle ore 18.00 | Palazzo Gallo – Bagnaia
CECCO DEL CARAVAGGIO
di Gian Maria Cervo e Francesco Di Mauro
CARAVAGGIO E IL TEATRO
24/25 Ottobre | a partire dalle ore 16.00 | Palazzo Gallo – Bagnaia
CECCO DEL CARAVAGGIO
di Gian Maria Cervo e Francesco Di Mauro
THE CECCO CYCLE
CARAVAGGIO E IL TEATRO
5 Novembre | ore 21.00 | Teatro Pocci – Tuscania PRIMA ASSOLUTA
DARK PINK
Di Erdem Avsar | con Cesare Ceccolongo Luigi Cosimelli e Massimo Risi | Una coproduzione del Festival con Galleria Toledo di Napoli, Associazione Culturale Twain