di Stefano Stefanini
NewTuscia – ORTE – Sant’Egidio 2020 sarà onorato con una settimana di cultura, e aggregazione sociale : dal 29 agosto al 6 settembre si terranno iniziative rievocative, teatro, mostre di pittura, abiti, rappresentazioni in costume.
Non sarà un’Ottava di Sant’Egidio tradizionale, senza le manifestazioni che richiamano migliaia di visitatori incompatibili con le precauzioni antiCovid, ma verra’ rispettato lo spirito rievocativo che da 49 edizioni caratterizza le feste in onore del santo patrono della città sul Tevere.
Nei mesi scorsi i responsabili dell’Ente Ottava di Sant’Egidio, in particolare il rettore Giovanni Primavera, avevano anticipato che, per ragioni di sicurezza e salute pubblica, la quarantanovesima edizione della Rievocazione Storica dell’Ottava di Sant’Egidio di Orte non si sarebbe tenuta nella sua naturale organizzazione.
La precauzione per la salute pubblica di evitare assembramenti incontrollabili con i rischi derivati, ha sollecitato gli organizzatori ad offrire momenti “sicuri” di aggregazione e di rievocazione che la manifestazione ha sempre incarnato, in particolare nei “contradaioli”, nei cittadini e nei numerosissimi ospiti che hanno apprezzato da decenni la qualità e la quantità delle iniziative allestite in otto e spesso più giornate in onore del patrono di Orte, Sant’Egidio.
Fortunatamente in questi giorni la popolazione, i contradaioli e i tanti affezionati alla rievocazione hanno visto diramare i manifesti di un “Sant’Egidio 2020”, una serie di manifestazioni che si terranno dal 29 agosto al 6 settembre, per onorare il Santo patrono di Orte, ovviamente senza iniziative che creino assembramenti, quindi senza spettacoli, Palio, Corteo Storico e cene in taverna, ma con eventi che senza creare contatti ravvicinati tra gli ospiti, comunque offrano di vivere l’atmosfera magica delle Rievocazioni Medievali
LA VITALITA’ DELLE RIEVOCAZIONI ED I GIOCHI A MISURA D’UOMO
L’Associazione delle Rievocazioni Storiche del Lazio – che ha sede in Orte presso Palazzo Roberteschi – annovera le città di Anagni, Bomarzo, Carpineto Romano, Civita Castellana, Cori, Leonessa Magliano Sabina, Montefiascone, Nepi, Orte, Palestrina, Piansano, Rieti, Roccantica, Soriano nel Cimino, Tarquinia e Velletri .
Le gare, i palii, le giostre, le regate, che dalla primavera alla tarda estate si rincorrono nelle piazze e nelle vie delle grandi città e dei piccoli centri, testimoniano la grande dinamicità di questo importante segmento del Turismo Culturale in Italia.
UN SIGNIFICATIVO SEGMENTO DEL TURISMO CULTURALE ITALIANO
La cultura della rievocazione storica spazia in Italia dal Palio marinaro dell’Argentario di Porto S. Stefano, alla Corsa della Spada di Camerino, dal Calcio Storico Fiorentino alla rievocazione della Caccia al Cinghiale di Mondavio. La Quintana di Ascoli e di Foligno, al Giuoco dell’Oca di Cagli, al Palio delle Botti di Corropoli, il Palio degli Asini di Alba, gli Sponsalia di Acquaviva Picena o il Palio degli Arcieri di Orte.
I giochi che fanno capo alla Federazione Italiana Giochi Storici – F.I.G.S., unica Associazione esistente in questo campo in Italia, rappresentano le migliori e più antiche tradizioni popolari del nostro Paese. L’associazione ha la sua sede ”naturale” a Firenze.
Dell’Associazione nazionale fanno parte alcune delle più belle città d’arte d’Italia che ospitano eventi straordinari e unici nel loro genere. Tali giochi e rievocazioni storiche hanno conservato le loro matrici sportive e competitive tale da implicare, per coloro che vi partecipano in prima persona, una preparazione impegnativa almeno quanto per le moderne, più conosciute e praticate discipline.
Ma è nella ricostruzione dell’ambientazione storica che si sviluppa per ciascun gioco la massiccia partecipazione attiva di persone di ogni ceto sociale senza distinzione alcuna.
Nella cornice degli splendidi centri storici delle città, centinaia e talvolta migliaia di cittadini in costume rinascimentale o medioevale diventano attori creando scenografie irripetibili. Eventi che costituiscono una ricchezza enorme, autentici giacimenti culturali da coltivare e sviluppare razionalmente.
LA REGIONE LAZIO CON LA LEGGE SUGLI SPETTACOLI DAL VIVO RICONOSCE, VALORIZZA E SOSTIENE LE RIEVOCAZIONI STORICHE
Riconoscere, valorizzare e tutelare il grande patrimonio rappresentato dalle manifestazioni di culturali “dal vivo” che si svolgono nel territorio laziale, premiando le attività culturali svolte con carattere continuativo sul territorio, caratterizzando e promuovendo in tal modo città e peculiarità artistico ambientali.
Un segmento importante dello spettacolo dal vivo è costituito dalle Rievocazioni Storiche in costume di origine medievale e rinascimentale, valorizzate nella proposta di legge presentata dal vice Presidente della commissione regionale Urbanistica del Pd, Enrico Panunzi, che ha inteso impegnare la Regione Lazio ad incentivare l’organizzazione delle manifestazioni con carattere di rievocazione storica.
La proposta di regolamentazione delle Rievocazioni Storiche, intitolata “Riconoscimento e valorizzazione delle rievocazioni storiche della Regione Lazio”, è stata inserita nelle disposizioni della Legge sugli Spettacoli dal vivo e prevede la definizione di una serie di criteri di qualità dell’evento, l’istituzione di un Comitato Storico intercomunale, composto da esperti in storia e tradizioni locali, con compiti di consulenza, nonché la costituzione di un “Albo delle rievocazioni storiche”.
“Oltre ad essere numerose e sentite sul nostro territorio, questo tipo di manifestazioni hanno un importante valore culturale, sociale ed educativo, attirano il turismo e contribuiscono all’economia locale. E’ quindi giusto dotare l’Associazione regionale di strumenti normativi in grado di tutelare e preservare lo svolgimento di questo tipo di eventi che contribuiscono a mantenere viva l’identità di un territorio”. Viva soddisfazione per l’iniziativa legislativa è stata espressa dall’Associazione delle Rievocazioni Storiche del Lazio che ha sede ad Orte, in Palazzo Roberteschi.
LE RIEVOCAZIONI STORICHE COME PATRIMONIO CULTURALE DELL’EUROPA. I DATI ECONOMICI DEL FENOMENO DI AMPIA PARTECIPAZIONE POPOLARE.
La Federazione Italiana Giochi Storici è associata alla Confédération Européenne des Fêtes et Manifestations Historiques. Una recente ricerca effettuata da Federculture, svolta in collaborazione con la Federazione Italiana Giochi Storici, mette in rilievo la capacità imprenditoriale nella gestione dei giochi da parte dell’organizzazione (no-profit) composta per la quasi totalità da volontariato; con un volume di affari annuo di circa 160 miliardi, un investimento pubblico di 25 miliardi con un affluenza di pubblico di un milione di persone – dati rilevati su un campione di 25 eventi con una proiezione di 250 manifestazioni.