In primo luogo lo ringraziamo per aver replicato, laddove molte interrogazioni avanzate in consiglio comunale, anche sull’argomento, da anni attendono ancora risposta, ma ci corre l’obbligo rettificare alcune affermazioni quantomeno affrettate.
Prima fra tutte nessun componente la lista “Noi per Vetralla”, eccezion fatta per il candidato sindaco, ha mai partecipato ad alcuna attività amministrativa di questo od altro comune, quindi risulta falso affermare di essere stati bocciati dall’elettorato in virtù di una scarsa capacità amministrativa, certamente ci ricorderemo di questo filosofico pensiero a giugno prossimo.
Interessante anche l’ammissione di orgogliosa colpa nel sovrattassare arbitrariamente i cittadini, in conto di una “diligenza del buon padre di famiglia”, venendo però meno alla legge 147/2013, la legge della Ta.Ri., che vieta esplicitamente accumuli sul capitolo di spesa e che eventuali avanzi o disavanzi, debbano essere compensati entro il triennio successivo, e questi sono fatti! Altro passaggio interessante e che merita approfondimento è la ragguardevole cifra di 1.300.000 euro dovuta alla società che gestisce la discarica di Casale Bussi.
Anche qui il racconto è diverso dalla realtà, in quanto, sebbene a conoscenza delle richieste della società gestrice dell’impianto, vi era un ricorso al Tar di tutti i comuni che conferivano rifiuti presso la discarica di Casale Bussi ritenendo inique tali richieste. A porre fine alla questione, prima che il TAR si esprimesse e durante il vostro attuale mandato, ci ha pensato questa cara (e non in senso affettivo) amministrazione regionale, che ha riconosciuto _tout court_ le ragioni della società. Ora, sarebbe lecito aspettarsi, viste le molteplici competenze di questa amministrazione, avviare un’auspicata trattativa bilaterale che possa giungere a contenere le richieste iniziali piuttosto che impressionare gli animi locali con annunci catastrofici, perchè la politica è il coraggio di arrivare la dove non arriva un amministratore di condominio, ma al contrario, sembrerebbe proprio questo il destino di questa amministrazione. In ultimo, ma non ultimo, non ci è ancora chiaro chi pagherà i mancati introiti Ta.Ri. dovuti dalla delibera dell’ARERA, il comune mediante tutti i soldi recuperati dall’alienazione di “inutili” immobili oppure, come sempre, da tutti noi cittadini?