Simone Stefanini Conti

NewTuscia – La   bomba d’acqua abbattutasi recentemente su Milano ripropone la questione della resilienza delle nostre città rispetto ai fenomeni estremi dei cambiamenti climatici, in particolare rispetto alla questione dell’eccesso di cementificazione e di consumo di suolo, fenomeno dolorosamente in espansione in Italia; il consumo di suolo procede in media in Europa a ritmi di circa 250 ettari al giorno. il consumo di suolo in percentuale in Italia è del 7,4% in media in Europa è del 4,3%. In Lombardia raggiunge un livello preoccupante del 17,3%.

Il Fondo per l’Ambiente Italiano FAI ha lanciato ormai da anni un rinnovato appello per “proteggere un bene comune, fondamentale per la vita sul pianeta: partecipa all’iniziativa “People4Soil”, volta a raccogliere almeno 1 milione di firme per richiedere alla Commissione europea un atto legislativo che tuteli il suolo europeo.

Il suolo – precisa il FAI – ospita gran parte della biosfera, è fonte di cibo, filtro e stoccaggio dell’acqua e del carbonio, custodisce la nostra memoria storica e culturale, è un elemento fondamentale dei paesaggi italiani e rappresenta un presidio per la prevenzione e mitigazione degli eventi di dissesto idrogeologico: il suolo è fondamentale per la vita sul pianeta.

“Proteggendo il suolo – ha sottolineato Luca Montanarella, Presidente dell’Intergovernmental Technical Panel on Soil e Senior Expert al Joint Research Centre of European Commission di Ispra (VA) – proteggiamo le nostre radici, la nostra cultura e il nostro benessere”. Troppo spesso però si dimentica che è una risorsa non rinnovabile, ormai a rischio a livello mondiale.

In Italia, il consumo di suolo viaggia con un ritmo di 3 mq al secondo e 5mila ettari sono già stati cementificati nei primi sei mesi dell’anno. Il fenomeno non accenna a diminuire, per questo una legge nazionale è urgente e non più rinviabile. Il percorso legislativo di questa norma è iniziato ormai nel 2012.

I cittadini italiani hanno mostrato grande sensibilità rispetto al tema: con la petizione “People 4 Soil” Legambiente insieme alla Coalizione “Salvailsuolo” ha  raccolto oltre 82.000 firme per chiedere interventi legislativi in materia.

Le associazioni unite nella coalizione “Salvailsuolo” tornano a chiedere alle forze politiche una legge per la tutela del suolo.

Non siamo all’anno zero: nella scorsa legislatura il Parlamento, dopo un lungo lavoro di ascolto e analisi, era quasi riuscito ad approvare un testo e, dall’inizio di questa, nei due rami del Parlamento sono state presentate ben 12 proposte di legge per il contenimento del consumo del suolo.

La coalizione “Salvailsuolo” chiede che la discussione della proposta di legge venga inserita in cima all’agenda dei lavori delle Commissioni competenti nel più breve tempo possibile per dotare anche l’Italia di una legge per la tutela del suolo attesa ormai da troppo tempo.

Le funzioni del suolo

 La petizione mira a sollecitare una Direttiva europea e contro il consumo e la cementificazione indiscriminata del suolo.

In Europa ogni ora 11 ettari di suolo “muoiono”, ricoperti da asfalto e cemento. Il suo crescente consumo e depauperamento minacciano la produzione di cibo, l’approvvigionamento di acqua, la biodiversità naturale e gli equilibri climatici, che tutti dipendono dal suolo. Se il suolo è a rischio, è a rischio la nostra stessa sopravvivenza. E’ per questo che il FAI, insieme a più di 400 associazioni, aderisce all’iniziativa “People4Soil”, promossa dai cittadini per chiedere all’Unione Europea norme specifiche, fino ad oggi assenti, per tutelare il suolo.

Ad oggi, infatti, il suolo non è soggetto a un insieme coerente di norme nell’Unione Europea: la proposta di Direttiva Quadro sul suolo è stata ritirata nel maggio del 2014 dopo otto anni di blocco da parte di una minoranza di Stati Membri e le politiche comunitarie esistenti in altri settori non sono sufficienti a garantire un adeguato livello di protezione per tutti i suoli in Europa.