di Stefano Stefanini

NewTuscia – ORTE – Abbiamo volentieri pubblicato  la dichiarazione dell’ on. Silvia Blasi, consigliere regionale del Movimento 5Stelle: “Orte Civitavecchia, tutto da rifare. Ci pensa la Corte di Giustizia Europea a cassare lo scellerato “tracciato verde”, passante per la Valle del Mignone adottato in palese contrasto con la normativa comunitaria in materia ambientale.”

Silvia Blasi consigliere regionale del Movimento 5 stelle, in merito alla recente sentenza della Corte di Giustizia Europea chiamata in causa dal TAR del Lazio sui lavori di completamento della Orte Civitavecchia: “La recente sentenza afferma nello specifico che i progetti altamente pregiudizievoli dell’integrità di una Zona a Protezione Speciale (ZPS), qual è l’area della Valle del Mignone interessata dal cosiddetto “tracciato verde”, (ndr impugnato in opposizione al progetto elaborato da Anas) pur se giustificati da interesse pubblico economico, possono essere autorizzati solo in casi eccezionali e se sono realmente inevitabili. In altre parole ciò significa che in presenza di una alternativa, che nel nostro caso è rappresentata dal “tracciato viola”, tali progetti non possono essere autorizzati come invece è avvenuto”.

Il consigliere regionale M5S, Silvia Blasi

“È un pesante schiaffo alle scelte fatte sia dal governo a guida PD-Renzi nel 2017 da parte dell’Europa sia dalla Regione Lazio che sbaglia tutto avendo dato il proprio consenso al tracciato verde passante per la Valle del Mignone con DGR 112/2017. Prosegue Silvia Blasi.

Quest’ultimo è un atto meramente politico in cui non si tiene conto dei pesanti impatti ambientali su ZSC e ZPS della Rete Natura 2000 motivo per il quale invece la CTVIA del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare ha espresso parere negativo”, dichiara la consigliere regionale Silvia Blasi.

Purtroppo tutto questo si è tramutato fondi pubblici buttati, visto che il progetto preliminare è stato pagato circa 2 milioni di euro ad ANAS, e tempo perso che rallenterà ulteriormente il completamento di un’opera indispensabile ai trasporti del centro Italia e dell’Europa.

“Rimane ancora un nodo da affrontare in tempi celeri”, conclude Blasi, “ossia la messa in sicurezza di Monte Romano con il superamento del centro abitato troppo penalizzato dal traffico pesante in transito sull’Aurelia bis.

Il comunicato del consigliere regionale Silvia Blasi si conclude con  la  soddisfazione “che la Valle del Mignone, una porzione di territorio unica nel Lazio per scarsa antropizzazione e presenza di habitat, flora e fauna preziosi, sia salva grazie alla sostanziale bocciatura del cosiddetto “tracciato verde” da parte della Corte di Giustizia Europa. Il mio ringraziamento va inoltre alle tante associazioni ambientaliste e ai comitati di cittadini che col loro ricorso hanno evitato la devastazione della Valle”.

Ricordiamo che l’ultimazione della Orte – Civitavecchia era state recentemente inserita nella lista delle opere pubbliche finanziate per il Lazio, previste nel decreto approvato recentemente dal Governo

  1. SS 675 Umbro – Laziale, sistema infrastrutturale di collegamento del porto di Civitavecchia con il nodo intermodale di Orte, tratta Monte Romano est – Civitavecchia,
  2. completamento collegamento stradale A12 Tarquinia – San Pietro in Palazzi,
  3. collegamento autostradale Roma – Latina,
  4. collegamento stradale Cisterna – Valmontone e relative opere connesse
  5. strada statale 4 Salaria potenziamento a quattro corsie.

 Ora occorrerà rivalutare il progetto, armonizzandolo con il pronunciamento dei Giudici Europei, ci si augura in un tempo ragionevolmente rapido. Il completamento dell’arteria trasversale di collegamento dei Due Mari e’ atteso da troppo tempo.

E’ stato ribadito più volte: uno dei presupposti per la ripresa economica del dopo coronavirus e’ costituito dall’apertura dei cantieri delle opere pubbliche, attraverso una poderosa iniezione di finanziamenti – l’Europa ha finalmente deliberato in tal senso- che assicurano migliaia di posti di lavoro e capacità di spesa per milioni di famiglie.

Già da alcuni mesi il governo,  la maggioranza di centro sinistra della regione Lazio (Panunzi) e molti esponenti dell’opposizione di centro destra (Rotelli, Battistoni, Fusco) si erano espressi per completare lopera che per ora è ferma a Monteromano. E’ disponibile  un investimento di oltre 460milioni di euro,  eh ora dovrà essere adeguato al nuovo tracciato alternativo al passaggio sulla pregevole  Valle del Mignone . Occorre individuare presto questo nuovo tracciato. Sarà il “tracciato viola” ? I cittadini e gli operatori economici attendono risposte esaurienti e rapide.

Facciamo un po’ di storia di questa opera per tropi decenni “incompiuta”.  Queste le indicazioni emerse a marzo scorso in un incontro tra la parte politica della regione Umbria ed i tecnici del Ministero delle Infrastrutture.

Gia’ a marzo scorso “Il ministro Paola De Micheli intendeva procedere, per quanto riguarda l’ultimo tratto della Orte-Civitavecchia, a un commissariamento ad hoc che consentirà di far partire in tempi brevissimi i lavori relativi al tratto Monte Romano Est-Civitavecchia ”.

Questa e’ la dichiarazione del capogruppo del Pd in consiglio regionale dell’Umbria, Tommaso Bori, e il portavoce della minoranza, Fabio Paparelli, che parlavano qualche mese fa anche della prospettiva di un commissariamento in vista per la Orte-Civitavecchia.

(Il nuovo tratto della superstrada Orte-Viterbo Civitavecchia. Fonte Anas)

La nota era stata diffusa dopo un vertice, tenutosi lo scorso  4 marzo, con i tecnici e politici del ministero delle Infrastrutture. Un confronto “per rappresentare le urgenze e le priorità per lo sviluppo dell’Umbria e che di riflesso  tocca anche la Tuscia e l’Alto Lazio”.

Nella nota si legge: Eintenzione della ministra Paola De Micheli procedere, per quanto riguarda lultimo tratto della Orte-Civitavecchia, e al fine di velocizzare la realizzazione dellopera, ad un commissariamento ad hoc, che consentirà di far partire in tempi brevissimi i lavori relativi al tratto Monte Romano Est – Civitavecchia per un investimento stimato di oltre 460milioni di euro”.

E ancora: Il commissariamento ministeriale, che è stato assicurato anchesso in tempi brevi – commentano Bori e Paparelli nella nota – è un grande segnale di attenzione al nostro territorio – l’Umbria per i consiglieri del PD umbro , ma anche il Lazio – che sconta ancora un deficit di collegamenti infrastrutturali e commerciali.

Tale opera – concludono – farà dellUmbria lelemento strategico del collegamento Tirreno – Adriatico dando respiro e prospettiva alle nostre industrie manifatturiere, a partire da AST, Acciai Speciali Terni, a tutto il comparto turistico regionale” e all’ Interporto Centro Italia di Orte.

Va nel contempo tenuto presente l’esito del pronunciamento del ricorso alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea e il ricorso al TAR del Lazio (deturpazione della Valle del Mignone in comune di Tarquinia) da parte degli ambientalisti, avverso il tracciato sinora preso in considerazione per la progettazione dall’Anas, concessionaria ed ente appaltante  dei lavori di ultimazione  dell’infrastruttura, ultimi 18 chilometri da Monte Romano a Civitavecchia, passando per il territorio del comune di Tarquinia.

Ripercorriamo il lungo iter approvativo, nel rispetto delle Valutazioni di Impatto Ambientale: aprire i cantieri crea  lavoro sul territorio, diretto e indotto.

Nell’aprile del 2019 per il completamento della Trasversale Orte Viterbo Civitavecchia si era registrato il parere dell’assessore regionale dei Trasporti del Lazio, a prescindere dai ricorsi degli ambientalisti, l’assessore regionale ai Trasporti, Mauro Alessandri, aveva espresso questo parere nel corso del convegno che l’Assotir aveva tenuto all’Autorità di sistema portuale di Civitavecchia, in cui si era parlato di logistica, porto e autotrasporto.

In una dichiarazione riportata dal quotidiano Il Messaggero «La superstrada Civitavecchia-Orte non è bloccata – aveva specificato Alessandri – perché il Tar, nel rimandare il giudizio alla Corte europea, non ha proceduto con la sospensiva. Questo significava che si sarebbe potuto andare avanti, in attesa del pronunciamento dell’Europa».

L’assessore aveva evidenziato: «Lavoro e produttività sono tematiche che non possono aspettare. Quello dello sviluppo da e per l’Est Europa – ha ribadito – è un aspetto imprescindibile che lega il Lazio ai porti adriatici, e a quelli balcanici, ma serve una viabilità privilegiata».

Quello della Trasversale verso Viterbo e Orte e’ stato un argomento  trattato anche dal deputato del territorio di Civitavecchia, Alessandro Battilocchio (Forza Italia) aveva manifestato  una certa preoccupazione per i 472 milioni di euro già stanziati, destinati a completare i 18 km che mancano da Monte Romano est alla autostrada A12.

«Come deputati del territorio ha detto Battilocchio, insieme al collega Mauro Rotelli e al senatore Francesco Battistoni, stiamo facendo pressioni sul Governo, affinché solleciti la soluzione di questa vicenda a livello europeo. Non siamo esperti o appassionati dei colori del tracciato, la scelta la lasciamo ai tecnici, ma siamo sicuri dell’importanza strategica di quest’opera».

Ricordiamo, inoltre, che nel maggio 2016 erano stati stanziati 485,5 milioni di euro per il completamento della Superstrada Orte-Civitavecchia – interventi per il completamento di un’arteria – sempre ribadito – come fondamentale per la mobilità delle persone e delle merci dall’Autostrada del Sole, principale arteria di collegamento viario Nord-Sud del Paese, verso il Porto di Civitavecchia.

Una vera e propria trasversale che consente di evitare ai mezzi su gomma di raggiungere l’A1 da Civitavecchia, e viceversa, passando per il nodo autostradale della Capitale ed in particolare sul GRA.

D’altro canto anche il naturale prolungamento dell’attuale superstrada Orte-Mestre, la Trasversale Orte-Civitavecchia dovrà compiere progressi nella fase realizzativa. La Trasversale si pone infatti come cerniera tra Tirreno e Adriatico perché, una volta ultimata, collegherà il porto di Civitavecchia ad Ancona, passando per l’Interporto di Orte.

Una volta portato a termine, il collegamento Mestre-Orte-Viterbo Civitavecchia avrà effetti di grande sviluppo. Gli effetti sul Porto di Civitavecchia e sull’Interporto Centro Italia di Orte. Le strutture intermodali su gomma sono in fase di ultimazione per la realizzazione dell’ hub ferroviario ed il collegamento strategico con il porto di Civitavecchia.

Non va sottovalutato come la realizzazione del collegamento-direttrice  Civitavecchia-Orte-Ancona-Ravenna-Mestre produrrà gli sperati, benefici effetti sull’ulteriore sviluppo del Porto di Civitavecchia e sulla piena funzionalità dell’Interporto Centro Italia di Orte, la cui localizzazione strategica nell’intersezione degli assi viari e ferroviari nord-sud ed est –ovest  vedrebbe valorizzata la sua natura di punto di interscambio delle merci.

Le strutture intermodali sono in fase di ultimazione per accogliere nella prima fase nel piazzale lato autostrada le merci trasportate su gomma per poi, nel  breve periodo,  operare anche nel piazzare rilevato a  distanza dell’ansa del Tevere per ricevere  e scambiare le merci anche su ferro, tramite un Terminal ferroviario interno all’Interporto, raccordato alla rete nazionale di RFI.

Questo hub ferroviario si sta realizzando in prossimità del nodo che vede incontrarsi da un lato  la linea Orte-Falconara e dall’altra la linea AV e AC (alta velocità e alta capacità) Napoli-Milano che coincide con l’asse viario europeo TEN-T1 Berlino-Palermo.