NewTuscia – CORCHIANO – Anche in un anno particolarmente complesso e difficile come il 2020, il tradizionale appuntamento con la storia del nostro territorio si rinnova, con l’inizio del XXVIII° Campo di Ricerca Archeologica ”Via Amerina” a Corchiano.Da lunedi 20 luglio e sino al 16 agosto 2020 avrà luogo a Corchiano (VT) la campagna di ricerca e valorizzazione del Progetto Amerina, condotto dai volontari dei Gruppi Archeologici d’Italia e del Gruppo Archeologico Romano in collaborazione con il Comune di Corchiano e sotto la guida della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Roma, la Provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale.Per il 13^ anno consecutivo i volontari, provenienti da varie parti d’Italia e dall’estero, in estrema sicurezza e nel rispetto delle norme anti Covid-19, avranno la loro base operativa nell’antica Stazione FS e lavoreranno fianco a fianco, con passione e determinazione, per riportare alla luce le testimonianze storiche e archeologiche di epoca falisca e romana del territorio dell’antica Corchiano, attraverso il recupero del sito rupestre di San Giovenale.Dopo tanti anni di abbandono e numerosi scavi clandestini, l’intervento iniziato nel 2016, sta lentamente riportando alla luce, lungo le sponde del Rio della Tenuta, non lontano da uno dei più importanti centri della cultura falisca, le tracce di un piccolo avamposto ricavato direttamente nel masso tufaceo.
Grazie a queste indagini scientificamente accurate, stanno emergendo importanti tracce della vita quotidiana prima e dopo la conquista romana, quando la collina subisce una profonda trasformazione. Il tratto distintivo e maggiormente interessante di questo sito infatti, tanto distante dalle ricche necropoli scoperte attorno a Corchiano a fine Ottocento, è costituito proprio dalla possibilità di indagare questi due aspetti sino ad oggi ancora sconosciuti e misteriosi: la vita quotidiana e il passaggio dal periodo falisco a quello romano. Il recupero del sito di S.Giovenale si inserisce pertanto all’interno di un più ampio e ambizioso progetto promosso dal Comune chiamato “Museo Diffuso di Corchiano”, che ha l’obiettivo di valorizzare le tantissime bellezze naturalistico-ambientali, archeologiche e storico-artistiche, racchiuse all’interno di un straordinario percorso ad anello che mette in connessione i due Monumenti Naturali, l’Oasi WWF di Pian S. Angelo e il Parco delle Forre, la Via Amerina e l’antico Borgo, dove in pochi chilometri si possono ammirare le testimonianze reali e indelebili della storia evolutiva dell’uomo, a partire dalle caverne paleolitiche sino ai giorni nostri. Al termine dei campi di ricerca i risultati della campagna scavi verranno illustrati e discussi attraverso una conferenza all’aperto e con un’escursione guidata presso i siti archeologici. Buon lavoro ragazzi!!!
L’Amministrazione Comunale