NewTuscia – CALCATA – Sono 6 i boschi tutelati da Gran Cereale attraverso la campagna Mosaico Verde di Legambiente, alla quale ha aderito. Aree boschive che hanno subito danni a causa di calamità naturali, incendi e dissesto idrogeologico, per un totale di 13 ettari di terreno. Le aree interessate sono la Val di Sella in Trentino Alto – Adige, il Parco Naturale Regionale di Portofino in Liguria, il Parco Nazionale Foreste Casentinesi in Toscana, il Parco Regionale Valle del Treja nel Lazio, il Parco Nazionale del Gargano in Puglia e il Parco Nazionale del Pollino in Basilicata.
Scopriamo quali sono gli interventi di Gran Cereale e le aree boschive coinvolte!
PARCO REGIONALE VALLE DEL TREJA (LAZIO)
Nel Lazio, l’area selezionata per essere sottoposta agli interventi di salvaguardia è il Parco Regionale Valle del Treja, una zona compresa nei territori del comune di Calcata (VT) e Mazzano Romano (RM).
Il territorio è caratterizzato da numerosi problemi di dissesto dovuti alla scarsa qualità delle rocce di tufo, al ruscellamento incontrollato delle acque superficiali e alla presenza di vegetazione infestante, la quale contribuisce ad accelerare i fenomeni di fratturazione delle rocce vulcaniche.
Per ripristinare l’area boschiva sono previste diverse operazioni: come l’eliminazione della vegetazione infestante, il contenimento dello scorrimento delle acque piovane superficiali e la messa a dimora di giovani piantine che consentiranno la riforestazione del suolo.

Cascate di Monte Gelato a Mazzano Romano nel Parco Valle del Treja
IL PARCO NAZIONALE FORESTE CASENTINESI (TOSCANA)
In Toscana, presso il comune di Londa, gli interventi di tutela riguardano due aree boschive danneggiate da una forte nevicata nel novembre 2017: Acquereta e Prato Dormi. Le superfici individuate si trovano all’interno del Parco Nazionale “Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna”, una zona di 420 ettari che ricade nel complesso forestale regionale di Rincine certificato FSC® (Forest Stewardship Council) e PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes). In queste aree verranno effettuate la pulizia del sottobosco e la rimozione della vegetazione danneggiata e successivamente verranno messe a dimora nuove piante forestali.
VAL DI SELLA (TRENTINO ALTO-ADIGE)
La Val di Sella è una vallata alpina del Trentino sudorientale, situata sulle Prealpi Vicentine, che in seguito alla tempesta Vaia di fine ottobre 2018 ha subito numerosi danni ambientali.
Per ripristinare questo patrimonio forestale, Gran Cereale ha avviato diverse attività di riforestazione e di gestione sostenibile. Ad esempio, in quest’area saranno eliminati tutti gli alberi piegati e identificati come instabili e sono previsti ulteriori interventi di pulizia generale dell’area per la messa in sicurezza e per il rinnovamento naturale del bosco.
PARCO NATURALE REGIONALE DI PORTOFINO (LIGURIA)
Nel Parco Naturale Regionale di Portofino, l’area boschiva è situata presso il Comune di Portofino (Genova) e Gran Cereale ha previsto interventi finalizzati al ripristino ecologico della zona forestale danneggiata dalla tempesta dell’ottobre 2016. Il progetto, in quest’area, prevede l’eliminazione delle piante abbattute, malate e infestanti e la colonizzazione del suolo da parte delle specie già esistenti – lecci, carpini neri, ornielli, roverelle, e pini marittimi – per consentirne il rinnovamento naturale. Inoltre, verranno effettuati interventi per ridurre il rischio di incendi.
PARCO NAZIONALE DEL GARGANO (PUGLIA)
Il Parco Nazionale del Gargano, situato presso il Comune di Monte Sant’Angelo – Foggia – è una delle aree protette più estese d’Italia: comprende la Comunità Montana del Gargano, la riserva marina delle isole Tremiti, la Foresta Umbra e, grazie alla sua conformazione morfologica, offre un habitat ricco di biodiversità.
I boschi interessati dalle attività di tutela e gestione sono a prevalenza di conifere risalenti agli anni Sessanta e di leccio. La necessità principale di questo ecosistema è la prevenzione degli incendi ed assumono particolare rilevanza dal momento che l’area si trova in prossimità della Foresta Umbra, patrimonio dell’Unesco.
Ulteriori interventi previsti presso l’area boschiva pugliese riguardano in particolare l’eliminazione degli alberi pericolanti e la reintroduzione delle specie autoctone tipiche della macchia Mediterranea.
PARCO NAZIONALE DEL POLLINO (BASILICATA)
In Basilicata, l’area scelta per la riqualificazione territoriale è il Parco Nazionale del Pollino, proprietà del Comune di Latronico, in località Malboschetto, presso il Monte Alpi.
In questa determinata area, infatti, l’intervento è finalizzato alla reintroduzione di specie autoctone per favorirne il ripopolamento naturale attraverso la messa a dimora di giovani piantine tipiche di questo territorio, come ad esempio il Pino Loricato e l’Abete Bianco dell’Italia Centro Meridionale.