NewTuscia – PERUGIA – In avvio di seduta del Consiglio comunale, è stata fatta la richiesta di sospensione dell’atto da parte della capogruppo M5S Francesca Tizi, per un ulteriore approfondimento in commissione. Secondo la consigliera pentastellata, infatti, nella procedura seguita dal progetto vi sono state irregolarità e criticità che non permettono ai consiglieri di avere una piena consapevolezza di ciò che vanno a votare. “Resterò presente alla votazione -ha spiegato Tizi- ma non parteciperò al voto per protesta, in quanto non sono stata messa in condizione di esprimere un voto consapevole. Per questo, chiedo formalmente che l’atto sia rinviato in commissione.”
Stessa richiesta anche da parte della capogruppo Blu Renda, che ha sollevato alcune criticità rispetto alla relazione tecnica urbanistica, a suo avviso incompleta, e alla non rispondenza della procedura all’art. 3 comma 4 del DPR 382/94.
La non partecipazione al voto è stato annunciato anche dalla consigliera M5S Morbello, per le stesse ragioni indicate dalla sua capogruppo.
Al contrario, sia il presidente del Consiglio Arcudi, che la presidente della III Commissione Casaioli hanno ribadito la correttezza e la completezza della discussione sia in termini di audizioni che della documentazione a disposizione dei consiglieri. “Dagli approfondimenti fatti -ha spiegato Arcudi- gli uffici garantiscono che l’iter amministrativo della pratica nelle tre commissioni e nella valutazione complessiva è stato svolto correttamente, riteniamo di poter discutere l’atto in piena legittimità nella seduta odierna.”
Anche il Segretario Generale Vichi e il dirigente Marini sono intervenuti a spiegare le varie tappe dell’iter del progetto e la trasparenza dell’operato degli uffici.
Rispetto alla richiesta di rinvio della pratica in commissione si è espressa favorevolmente la capogruppo Pd Bistocchi, che pur sottolineando che il centro sinistra non ha una posizione ostativa al progetto, che anzi considera un’opportunità, ha detto di ritenere opportuno il rinvio richiesto da alcune consiglieri. Al contrario, il consigliere forzista Cesaro si è detto sorpreso dalla discussione e contrario al rinvio, ritenendo esaustiva la discussione fatta in commissione e necessaria una rapida votazione. Messa, quindi, in votazione la mozione di rinvio della consigliera Tizi, è stata respinta con 20 voti contrari (maggioranza), 11 favorevoli (i consiglieri Pd, Idee Persone Peruia e M5S) e 1 astensione (Giubilei).
L’assemblea è passata quindi alla discussione della pratica relativa all’Aeroporto internazionale dell’ Umbria – Progetto per la realizzazione di polo di formazione aeronautica in variante al PRG. Delega per partecipazione in conferenza di servizi ai sensi dell’ art. 3 del D.P.R. 383/1994, illustrata dalla stessa presidente della III Commissione Casaioli, che ha anche ricordato come la stessa sia stata licenziata con 13 voti a favore e due astenuti.
Nell’atto -ha ricordato Casaioli- si evidenzia che la società “19-01 Holding s.r.l.” ha presentato alla S.A.S.E. (gestore) e all’ENAC un progetto per la realizzazione e la gestione di un “polo di formazione professionale a vocazione aeronautica”, presso l’Aeroporto “San Francesco d’Assisi”. Il progetto ricade nella parte occidentale del sedime aeroportuale ed interessa un’area pianeggiante di circa 10 ettari posta a nord dell’aerostazione. E’ prevista la realizzazione di nove edifici principali aventi una superficie utile totale di circa mq 46.500.
Un giudizio positivo di compatibilità ambientale è stato espresso dal Ministro dell’Ambiente nel 2001 nell’ambito del Piano di Sviluppo Aeroportuale mentre, a seguito trasmissione degli atti da parte di Enac, il ministero delle infrastrutture e trasporti ha convocato la conferenza di servizi per una prima seduta il 3 febbraio 2020.
L’area interessata dall’intervento è ricompresa interamente nel territorio del Comune di Perugia ed è classificata dal vigente PRG quale area destinata ad “aeroporti ed eliporti”. All’art. 3 del piano si prevede che “nell’area del sedime aeroportuale è consentito realizzare esclusivamente le opere e/o gli impianti necessari per l’adeguamento, lo sviluppo e il funzionamento della struttura aeroportuale”.
Nel corso della prima riunione della conferenza di servizi, tenutasi il 3 febbraio 2020, è emerso che l’intervento non risulta direttamente strumentale alla funzionalità dell’aeroporto, né è previsto dal P.P.E. di iniziativa regionale, pur essendo le opere progettate da ritenersi attinenti allo sviluppo complessivo della struttura aeroportuale. Pertanto l’approvazione del progetto in parola comporta una variazione del PRG comunale.
Con questa pratica si propone alla commissione di prendere atto della soluzione progettuale, di esprimersi favorevolmente sulla localizzazione del progettato intervento all’interno del sedime aeroportuale e di delegare alla partecipazione alla prossima seduta della conferenza di servizi il dirigente Arch. Marini.
Il complesso è progettato sul modello delle “garden city”, prevedendo quindi ampie aree verdi per le attività didattiche e lo svago dei cadetti.
Punto focale del complesso sarà un piazza rotonda e ricca di verde in grado di accogliere ogni tipo di manifestazione con un diametro di poco inferiore a quello di piazza San Pietro a Roma. Gli edifici del complesso saranno posizionati a corona intorno alla piazza.
Il più importante sarà l’edificio principale, che accoglierà varie funzioni tra cui segreteria, biblioteca, distribuzione uniformi, ambulatori, bar e piccolo shop. Vi saranno poi due ali simmetriche (a destra e sinistra del main building) destinate a dormitori. Dalla parte opposta della piazza sorgerà un unico organismo costituito dalla torre destinata ad accogliere segreteria, uffici, dipartimenti scolastici e, nelle due ali adiacenti, aule didattiche ed aula magna.
Alla destra del complesso di edifici a pianta circolare, troverà posto il grande edificio che conterrà i simulatori di volo, la piscina attrezzata per le esercitazioni, la palestra per l’addestramento e la zona per addestrare il personale di bordo. Sul lato sinistro, invece, sorgerà la mensa universitaria.
Nel dibattito che ne è seguito, la capogruppo di Italia Viva, Emanuela Mori, ha sottolineato che se, da un lato, il progetto potrebbe rappresentare un ottimo volano economico per il territorio, bisogna tuttavia ammettere che ai consiglieri viene richiesta una fiducia illimitata, senza chiarezza né completezza di informazioni. Mori ha espresso scetticismo rispetto al piano industriale e ha ribadito la necessità di maggiori approfondimenti, annunciando un ricorso alla V Commissione Controllo e garanzia sul tema. Ha, quindi, annunciato la sua astensione in sede di votazione della pratica.
Dal canto suo, la capogruppo Blu Renda ha ribadito l’impossibilità anche per lei di votare a favore del progetto a causa della tante domande rimaste senza risposta. “Oggi -ha ricordato- il settore del volo è in forte crisi e lo sarà ancora di più in futuro, per cui sarebbe stato opportuno rivedere il piano industriale. Senza certezze -ha concluso, annunciando la sua astensione- rischiamo di avere l’ennesima cattedrale nel deserto.”
Ha annunciato invece il voto favorevole del proprio gruppo e del centro sinistra la capogruppo Pd Bistocchi, per la quale il polo potrebbe essere più un’opportunità che un problema, a condizione che sia garantita una particolare attenzione al territorio, soprattutto sul piano ambientale.
Favorevole anche il consigliere di Progetto Perugia Puletti per il quale non andare oggi al voto o non votare favorevolmente l’atto è mancanza di lungimiranza. Dello stesso avviso anche il consigliere Pici, che ha ribadito gli aspetti positivi del progetto, dal miglioramento dell’aeroporto stesso allo sviluppo economico della regione, all’incremento dei livelli occupazionali.
“Anche se ci possono essere degli aspetti da approfondire -ha sostenuto il capogruppo Giubilei, annunciando il suo voto favorevole- il progetto è un’occasione che il nostro territorio non può lasciarsi sfuggire, che senz’altro può dare un’opportunità di sviluppo all’aeroporto e una spinta verso la modernità a tutto il territorio.”
Dello stesso avviso anche la consigliera Casaioli, per la quale “la città di Perugia ha bisogno di opportunità e il nostro compito di consiglieri è quello di facilitare tali opportunità. Non dimentichiamo -ha aggiunto- che il via al procedimento l’hanno dato altri enti, sovraordinati. Ritengo che sia giusto provare a dare il via al progetto che ci dà l’opportunità anche di sviluppare il tema dei trasporti, del turismo, dell’alta formazione per la nostra città e la regione.”
Che il progetto possa essere un’opportunità per il comparto aeronautico e aerostazione della regione lo ha sostenuto anche la consigliera FdI Giustozzi, per la quale, peraltro, il settore aeronautico, al di là della crisi temporanea legata dal Covid19, è comunque in crescita forte.
Anche l’assessore Scoccia, in chiusura di dibattito, ha ribadito che si sta approvando la partecipazione del comune ad una conferenza di servizi in cui si deciderà la realizzazione di un’opera pubblica che nasce da un protocollo a tre tra Ministero, quindi Enac, Sase e società di investimento. “È importante definire quello che è il nostro ruolo in sede di procedimento -ha spiegato- nel quale siamo chiamati alla presa d’atto e alla localizzazione del progetto all’interno del piano di sviluppo aeroportuale. Ci faremo portavoce delle necessità di ulteriori analisi in ambito ambientale, ma credo -ha aggiunto- che in questo momento sia importante favorire la rinascita della nostra economia, che deve passare anche attraverso investimenti privati. Faremo tesoro dell’esperienza fatta sia in commissione che in consiglio per portare sui vari tavoli le istanze emerse attraverso i nostri rappresentanti.”
Al termine, la pratica è stata approvata con 28 voti a favore (gruppi di maggioranza e centro-sinistra), 2 astenuti (Renda e Mori), mentre la capogruppo M5S Tizi, pur presente, non ha votato e la sua collega Morbello non ha partecipato al voto, uscendo virtualmente dalla seduta.
CONSIGLIO COMUNALE/NECESSITÀ DI PREVEDERE L’INSERIMENTO DI NUOVE ASSUNZIONI A TEMPO DETERMINATO PER AFFRONTARE IN MANIERA EFFICACE ED EFFICIENTE LA FASE POST EMERGENZA SANITARIA DOVUTA AL COVID-19: APPROVATO L’ODG DEL CONSIGLIERE MICHELE CESARO (FI)
Approvato con 20 voti a favore, 8 astenuti e 3 contrari, l’odg del Consigliere Michele Cesaro (FI) sulla necessità di prevedere l’inserimento di nuove assunzioni a tempo determinato per affrontare in maniera efficace ed efficiente la fase post emergenza sanitaria dovuta al covid-19.
Tenuto conto degli effetti dell’emergenza dovuta al Covid 19, secondo il consigliere Cesaro la cosiddetta fase 2 richiederà un passaggio essenziale, ossia dare concrete risposte con tempestività massima a tutti coloro (operatori economici, imprenditori, lavoratori autonomi, liberi professionisti) che avranno bisogno di interfacciarsi con il Comune di Perugia.
In relazione alla situazione occupazionale dell’Ente, Cesaro precisa che negli ultimi anni (anche grazie alla quota 100) il Comune di Perugia ha visto una drastica riduzione del suo personale non dirigente, passando dalle circa 1.500 unità alle circa 1.000 attuali. “Pur essendo in fieri alcuni concorsi, infatti -ha spiegato- i tempi necessari per espletarli non sono compatibili con l’emergenza sanitaria in atto. Analogamente, nel recente passato, vari Enti Locali, dopo il terremoto del 2016, hanno assunto a tempo determinato diversi profili sia tecnici che amministrativi sfruttando i finanziamenti che la Protezione Civile aveva assegnato alle Regioni, operando con procedure di selezione snelle e con risultati immediati.”
In considerazione di ciò, Cesaro impegna l’Amministrazione ad interloquire presso la Protezione Civile, la Regione Umbria e gli altri livelli sovracomunali affinché si individuino misure efficaci per dotare il Comune di Perugia degli strumenti adeguati ad affrontare la Fase 2; a individuare, compatibilmente con gli equilibri di Bilancio, percorsi per effettuare nuove assunzioni a tempo determinato mediante procedure selettive snelle, nonché a valutare la possibilità di inserire in organico, a tempo determinato, figure tecniche, amministrative, nonché Dirigenti con consolidata esperienza ed in grado di rappresentare un valore aggiunto nel garantire l’efficacia e l’efficienza dell’azione amministrativa.
Contraria alla proposta si è detta la pentastellata Morbello, secondo la quale “con un’emergenza sanitaria in corso è intollerabile chiedere denaro alle istituzioni superiori per pagare nuovi dirigenti, mentre sarebbe più opportuno spenderli per chi ha bisogno.” A ciò, a suo avviso, si dovrebbe anche aggiungere la troppo ampia discrezionalità nelle assunzioni. “Nel tempo -ha detto- si creeranno nuovi precari, e un’iniziativa del genere rischierebbe di trasformarsi in un’altra ingiustizia per i tanti precari che ancora lavorano per il comune.” La soluzione, secondo Morbello non è, dunque, l’appesantimento della macchina comunale, ma la sua riorganizzazione e innovazione anche grazie allo smart working sperimentato in questo periodo di pandemia e semmai, accelerando i concorsi già in fase di svolgimento.
In replica, il proponente ha evidenziato che la proposta non si pone in antitesi con il programma delle assunzioni del comune, ma nella stessa linea, con l’idea di porre attenzione a uffici e servizi che oggi sono già in profonda difficoltà e che la situazione creatasi con la pandemia ha messo ulteriormente in difficoltà bloccando i concorsi. “Nell’attesa che il comune abbia il modo di inserire figure a tempo indeterminato -ha precisato- questa azione ci darebbe la possibilità di dare risposte immediate e rapide, con procedure trasparenti, previste per legge, per affrontare questa fase di difficoltà.”
D’accordo si è detto anche l’assessore Merli, che ha ribadito la necessità della ricostruzione di un organico che soddisfi a pieno le esigenze dell’amministrazione.
L’atto è stato approvato con 20 voti a favore (maggioranza), 2 contrari (Mori, Tizi e Morbello) e 8 astenuti (centro sinistra).
CONSIGLIO COMUNALE/RITIRATA LA RICHIESTA DI INTRODUZIONE DEL SERVIZIO DI ASPORTO PER LE ATTIVITÀ DI RISTORAZIONE PRESENTI NEL TERRITORIO PRESENTATA DALLA II COMMISSIONE CONSILIARE BILANCIO
È stato ritirato al momento della discussione l’odg della II Commissione sull’introduzione del servizio da asporto per le attività di ristorazione del Comune di Perugia, la cui proposta era stata presentata inizialmente dai consiglieri Valigi (Lega), Mencaglia (FdI) e Mattioni (Lega) quindi fatta propria dalla commissione nel corso della seduta del 29 aprile, con approvazione unanime.
Come è stato precisato dal consigliere Valigi e poi dal presidente della commissione Fioroni, l’atto viene ritirato, in seguito all’avvio dell’asporto come modalità per bar e ristoranti. “Il servizio da asporto, -ha ricordato Valigi- per quanto insufficiente al fine di contenere le perdite di esercizio, sarebbe comunque un modo per dare ossigeno alle attività di ristorazione fortemente provate dalla chiusura forzata.” Critico sulle modalità di gestione del ritiro si è mostrato il consigliere Zuccherini, che ha considerato l’intervento di Valigi strumentale alle polemiche politiche.
CONSIGLIO COMUNALE/RITIRATO L’ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO DAL GRUPPO FRATELLI D’ITALIA E DAL CONSIGLIERE LUCA VALIGI (LEGA) SU “TOELETTATURA PER ANIMALI- RICHIESTA AD A.N.C.I. PER AUTORIZZARE LO SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO DA PARTE DELLE ATTIVITÀ SPECIALIZZATE
Ritirato anche l’ordine del giorno a firma del gruppo Fratelli d’Italia e consigliere Valigi (Lega) che chiede all’amministrazione di farsi portavoce presso Anci Umbria, Anci nazionale e Regione dell’Umbria, affinché, a loro volta, rappresentino agli organi centrali dello Stato l’esigenza della fruibilità del servizio di toelettatura per gli animali da compagnia perché si consenta tale attività nel rispetto delle norme di sicurezza e igiene, dal momento che l’attività è stata riaperta come richiesto. Soddisfazione è stata espressa sia dal consigliere Befani a nome del gruppo di FdI, sia del consigliere Valigi che ha tenuto a ricordare come, purtroppo, in questo periodo, il numero degli abbandoni di animali da compagnia sia aumentato a causa della erronea convinzione che cani e gatti possano essere veicolo di contagio da Covid 19. “Su questo -ha detto- non vi è nessuna evidenza epidemiologica.”
CONSIGLIO COMUNALE/PROGETTO SMART WORKING: APPROVATO L’ODG DEL GRUPPO PROGETTO PERUGIA
Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno presentato dal gruppo consiliare di Progetto Perugia con il quale si invita l’amministrazione a elaborare e attuare, laddove possibile, un progetto che preveda l’applicazione lavorativa “smart working” in modo da favorire la conciliazione tra tempo vita privata/lavoro in relazione alla presenza di figli minori e/o familiari anziani, alla luce di questa particolare emergenza sanitaria che la Nazione si trova ad affrontare. Il lavoro agile, infatti, rappresenta una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzato dall’assenza di vincoli orari o spaziali e un’organizzazione per fasi, cicli e obiettivi, stabilita mediante accordo tra dipendente e datore di lavoro, nel rispetto dei decreti e delle direttive ministeriali, sia per quanto riguarda il Comune di Perugia, sia per le società partecipate. Si chiede inoltre di elaborare e attivare laddove possibile, agevolazioni tributarie alle aziende private che adottino predetti modelli organizzativi.
Alla luce dei DPMC emanati dal governo per far fronte a questa emergenza, nonché di altra normativa nazionale, dell’Agenda 2030 e, non ultimo, del piano delle politiche familiari del Comune stesso e al fatto che il Comune di Perugia è family friendly -ha spiegato Volpi- che ci dicono, di fatto, che lo sviluppo economico e il lavoro devono essere dignitosi e favorire la conciliazione vita-lavoro, si ritiene che sia da incentivare la modalità di lavoro agile, senza considerare peraltro i benefici in termini di traffico e di inquinamento che esso comporterebbe. Secondo i risultati “dell’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano” il 58% delle grandi imprese ha già introdotto iniziative concrete. Tra i risultati più interessanti dell’ultimo anno emerge l’aumento della diffusione dello Smart Working nelle PMI italiane: i progetti strutturati sono passati dall’8% al 12% attuale, quelli informali dal 16% al 18%. Anche la PA nell’ultimo anno ha fatto grandi passi in avanti verso un modello di lavoro “smart”: oggi il 16% delle pubbliche amministrazioni ha progetti strutturati di lavoro agile (nel 2018 era l’8% e nel 2017 il 5%), l’1% ha attivato iniziative informali e un altro 8% prevede progetti dal prossimo anno.
L’ordine del giorno, come è stato ricordato, è stato già approvato all’unanimità anche dalla IV Commissione consiliare nella sua seduta del 4 maggio scorso.
A seguito di mozione d’ordine del Consigliere Mattioni, approvata con 20 voti favorevoli e 11 astensioni, la seduta è stata interrotta alle ore 19, come proposto già in conferenza capigruppo.
SCUOLA DI VOLO ALL’AEROPORTO: PERCHÉ ABBIAMO VOTATO A FAVORE/COMUNICATO STAMPA DEL GRUPPO CONSILIARE PROGETTO PERUGIA
Progetto Perugia ha votato favorevolmente in Consiglio Comunale sul progetto di realizzazione di una scuola di volo presso l’aeroporto di Perugia in variante urbanistica al PRG e sulla partecipazione di un dirigente del Comune alla conferenza di servizi che dovrà valutare tecnicamente il progetto.
In merito alla costruzione degli edifici per la scuola, Progetto Perugia ha fatto inserire un emendamento all’atto presentato dalla Giunta in cui s’impegna il nostro rappresentante a porre come condizione che gli edifici della scuola siano realizzati con certificazione di sostenibilità ambientale secondo il protocollo internazionale LEED (efficienza energetica e tutela ecologica).
Più in generale, sull’opportunità di creare una scuola di volo a Sant’Egidio, siamo stati assicurati che l’attività della scuola non avrà un impatto negativo sulle potenzialità di sviluppo commerciale dell’aeroporto. La pista del nostro aeroporto è, infatti, omologata per ospitare fino a 12 decolli all’ora. Il progetto prevede che le attività della scuola impegneranno la pista con circa 3.800 decolli all’anno, quindi circa 10/12 al giorno, cioè una parte ridotta dell’operatività possibile nell’arco di una giornata. Inoltre negli aeroporti dove coesistono voli commerciali e di scuola, questi ultimi sono subordinati a quelli commerciali. Comunque finora il nostro aeroporto ha ospitato, nei momenti migliori, poche decine di voli… a settimana!
La scuola di volo internazionale s’inserirebbe poi perfettamente nel contesto della nostra città, che è caratterizzata dalla presenza di enti di alta formazione (Università degli studi, Università per stranieri, Accademia, Conservatorio e altri enti di formazione privati).
È evidente, infine, che l’arrivo di centinaia di giovani aspiranti piloti dall’Italia e dall’esterno avrebbe una ricaduta positiva sull’economia e la notorietà della nostra città e del suo aeroporto.
Spetterà alla Conferenza dei servizi valutare gli aspetti tecnico-giuridici ed economico-finanziari della fattibilità del progetto, ma politicamente noi abbiamo valutato che, per quanto compete al Comune di Perugia, questa sia un’opportunità importante di sviluppo del territorio che non vada persa.
SCUOLA DI VOLO AEROPORTO/COMUNICATO STAMPA DELLA CAPOGRUPPO BLU RENDA
Vorrei votare a favore di questo progetto -ha sottolineato la capogruppo Renda- perché lo sviluppo di questa città sta a cuore al gruppo BLU, ma, dopo attente analisi non abbiamo trovato risposta a tanti interrogativi, che pure ho sottoposto alla commissione.
Sarebbe stato opportuno un rinvio in commissione per fare un’attenta valutazione, visto che è un progetto da 75 milioni di euro. Sarebbe opportuno parteciparlo alla cittadinanza e a tutte le associazioni e non ad una sola di esse. Noi consiglieri -ha proseguito- siamo chiamati a esprimere voto in merito a un progetto dove non c’è stato fornito un piano finanziario. Ci sono state fatte vedere solo slides, che nemmeno ci sono state allegate fra la documentazione.
Oggi il settore del volo è in forte crisi, non paragonabile a quella dell’11 settembre. La IATA ritiene che le compagnie aeree vedranno ridursi i loro ricavi di 314 miliardi di dollari, stimando che si perderanno 25 milioni di posti di lavoro. Per citare alcune compagnie: Ryanair ha annunciato tagli su piloti e personale di bordo; Emirates e Etihad, affermano che l’85% delle compagnie mondiali rischia la bancarotta. Alitalia sospende il volo Roma New York e mette in cassa integrazione 6.828 lavoratori pari al 61% del suo organico . Chiude Avianca storica compagnia colombiana che è nel settore da oltre 100 anni. Inoltre, Flight Safety la più grande scuola di volo al mondo licenzia 70 addetti. Alcuni dicono che questo settore dovrebbe riprendere tra due anni, ce lo auguriamo, ma sappiamo bene che non sarà cosi. Vista la profonda crisi del settore sarebbe stato opportuno che i proponenti ci avessero fornito un piano rivisto.
Questi non sono gli unici elementi non chiari. Le società che dovrebbero fare questo investimento da 75 milioni la Mondo Volo e la Holding 01 risultano inattive e con un esiguo capitale sociale. Mi chiedo, perchè il Dr. Sacchetti, amministratore delegato della Mondovolo, non rende noto a questa istituzione quali sono gli investitori dietro questa operazione. Chiedo come può fare una domanda a Cassa Depositi e Prestiti senza avere chiarezza sugli investitori. Noi non siamo i suoi amici che incontra al bar a cui racconta il progetto, siamo un istituzione, siamo il Consiglio Comunale del capoluogo di regione.
Vorrei far presente che se ci fossero operazioni poco chiare dietro, la SASE rischierebbe di essere interdetta e il nostro aeroporto rischierebbe la chiusura.
Il protocollo d’intesa su cui poggia tutta l’operazione che si può scaricare sul sito del ministero risulta firmato solo da Sase. Il gruppo BLU ha chiesto più volte una copia firmata da Enac e non ci è stata fornita. Mi chiedo dunque se esista?
Non c’è certezza che la scuola di volo non impatterà sui voli commerciali, perché non c’è stato un perito che lo ha accertato.
Senza queste certezze rischieremo di avere l’ennesima cattedrale nel deserto, o peggio.
A differenza di quanto affermato da miei colleghi consiglieri, il gruppo Blu che io rappresento -ha concluso Renda- crede che il nostro aeroporto non sia un morto che cammina, ma un opportunità per la ripartenza per il turismo. I progetti per essere valutati devono essere approfonditi in tutti gli aspetti. Noi consiglieri siamo chiamati a dare un voto, dunque ad assumerci la responsabilità di un progetto cosi grande difronte ai cittadini che noi rappresentiamo senza avere informazioni essenziali e non procrastinabili.
Proprio per l’impossibilità di valutare nella sua interezza la scuola di volo a nome di BLU il movimento che io rappresento ha annunciato il voto di astensione sulla pratica.
ORDINE DEL GIORNO SU PROGETTO “SMART WORKING”/COMUNICATO STAMPA DEL CONSIGLIERE NICOLA VOLPI
Nel contesto di questa particolare emergenza sanitaria, ci è parso subito opportuno stimolare l’amministrazione comunale ad elaborare e attuare un progetto che preveda l’applicazione del lavoro in “smart working”, in modo da favorire la conciliazione tra tempi di lavoro e vita privata, soprattutto in relazione alla presenza di figli minori e/o familiari anziani. Il lavoro agile, infatti, rappresenta una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro caratterizzato dall’assenza di vincoli orari o spaziali e un’organizzazione per fasi, cicli e obiettivi, stabilita mediante accordo tra dipendente e datore di lavoro, nel rispetto dei decreti e delle direttive ministeriali.
Le normative nazionali, l’Agenda 2030 e, soprattutto, il piano delle politiche familiari del Comune di Perugia, divenuto family friendly, inducono a incentivare la modalità di lavoro agile, certamente per favorire la sicurezza in questo momento e per venire incontro alle esigenze familiari dei dipendenti, ma anche generando tutta una serie di benefici in termini di razionalizzazione delle risorse e risparmio per l’Ente, nonché di generale riduzione del traffico e del tasso d’inquinamento.
Secondo i risultati dell’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano, il 58% delle grandi imprese ha già introdotto iniziative concrete. Tra i risultati più interessanti dell’ultimo anno emerge l’aumento della diffusione dello Smart Working nelle PMI italiane: i progetti strutturati sono passati dall’8% al 12% attuale, quelli informali dal 16% al 18%. Anche la PA nell’ultimo anno ha fatto grandi passi in avanti verso un modello di lavoro “smart”: oggi il 16% delle pubbliche amministrazioni ha progetti strutturati di lavoro agile (nel 2018 era l’8% e nel 2017 il 5%), l’1% ha attivato iniziative informali e un altro 8% prevede progetti dal prossimo anno.
Indubbiamente l’emergenza ha dato un’accelerata al processo, ma è bene tenerne presente i benefici anche quando tale situazione rientrerà nella normalità.
Un plauso agli informatici del Comune, che in poco tempo hanno attivato oltre 500 dipendenti in smart working, rendendolo così uno dei primi in Italia, considerando anche che alcuni servizi non possono essere svolti in questa modalità. Un ringraziamento particolare a tutti i Consiglieri del mio gruppo che hanno voluto firmare congiuntamente questo atto, che oggi ha visto l’approvazione in Consiglio Comunale a conferma del riconoscimento dell’efficacia di questa progettualità lavorativa, che può quindi ora svilupparsi appieno a beneficio dell’intera attività amministrativa