NewTuscia – VILLA SAN GIOVANNI – Riceviamo e pubblichiamo. È ormai dal lontano 30 marzo che la filiale della Banca Lazio Nord presente nel Comune di Villa san Giovanni in Tuscia ha chiuso la propria filiale, situata nella piazza principale del paese, costringendo i Sangiovannese a recarsi presso le sedi esterne di Blera, Barbarano, Vetralla, Viterbo, ecc se volessero eseguire operazioni allo sportello. Duplice smacco per la popolazione del piccolo paese della provincia della Tuscia, infatti l’intera struttura dove trova sede la filiale nel 2012/2013 è stata oggetto di profondi lavori di ristrutturazione con parziale demolizione dello stabile, nel rispetto di autorizzazione sismica controllata ed approvata dal Genio Civile di Viterbo. Sin qui tutto bene, se non che i lavori descritti dalle autorizzazioni non sono mai stati ultimati ed alla banca viene permesso di rimanere aperta al pubblico pur priva della conformità dei lavori, priva della certificazione statica e quindi priva di collaudo che ne attesti la stabilità, situazione questa fuori da ogni logica.

Il fatto più inquietante è che i lavori da eseguire per il rispetto di quanto approvato, sarebbero proprio all’interno della filiale, intervento tra l’altro di poche migliaia di euro, bazzecole per un Istituto come la Banca Lazio Nord. Questo comportamento ha però scaturito causa civile con i condomini che senza collaudo non possono disporre dei propri beni, esposti presso la Procura della Repubblica, presunte false deposizioni, diffida al Presidente della banca, Ordinanza per rendere inagibile lo stabile, ma nonostante tutto e per non lasciare i cittadini Sangiovannesi senza servizi bancari si permetteva alla filiale di rimanere aperta. Però ora cosa accade? In questo particolare momento dove viene ordinato ai cittadini di rimanere a casa, dove le uscite sono autorizzate solo per comprovata necessità, dove il non rispetto di tale regole potrebbe mettere in pericolo la salute dei cittadini, la Banca Lazio Nord chiude la filiale costringendo i cittadini Sangiovannesi a tristi e pericolosi pellegrinaggi verso altri Comuni aumentando il rischio di possibilità di contagio e quindi il rischio per la propria salute.

Il Sindaco, con un post sulla pagina facebook del Comune, augura che tramite l’intervento del Prefetto la Banca conceda l’apertura dello portello almeno un paio di giorni a settimana, ”concessione” questa che sembra essere stata rifiutata dato che lo sportello di credito sulla piazza è ancora chiuso. Chissà se quando tutto sarà finto e si tornerà alla normalità, il Prefetto ed il Sindaco permetteranno la riapertura dei locali dell’Istituto di Credito a Villa San Giovanni in Tuscia privi del collaudo della struttura necessario per il regolare utilizzo degli stessi, concessione, forse illecita, che verrebbe fatta alla Banca che in tempo di CORONAVIR-19 ha valutato di chiudere la filiale di Villa San Giovanni in Tuscia creando non pochi disagi ai cittadini, oppure, visto i fatti, pretenderanno la regolarizzazione della situazione come verrebbe richiesta a qualsiasi altro cittadino.